Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Corpo d’artista 3 – Re/make Re/model – Refresh Vito Acconci
L’identità sessuale nei video degli artisti americani Vito Acconci, Paul McCarthy e Mike Kelley. Ovvero: il tenue discrimine che separa la performing art newyorkese dal soft porno hollywoodiano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
RE-FRESH ACCONCI
L¹identità sessuale nei video degli artisti americani Vito Acconci, Paul
McCarthy e Mike Kelley
Ovvero: il tenue discrimine tra performing art newyorkese e soft porno
hollywoodiano
Fresh Acconci
di Mike Kelley e Paul McCarthy
USA 1995, 45', col.
Gli artisti McCarthy e Kelley rimettono in scena, con una ironia e una
sensibilità decisamente californiane, alcune delle performance storiche che
Vito Acconci interpretò intorno agli anni Settanta: Claim Excerpts ('71),
Contacts ('71), Focal Points ('71), Pryings ('71), Theme Song ('73),
ribaltando la voluta sgradevolezza dell¹esibizione fisica, povertà di mezzi
e uso estenuato della dimensione temporale della video arte a cavallo del 70
(nella New York di Acconci e non solo), con la concisione di montaggio e
modelle glamorous che caratterizzeranno molta della video art futura.
Trappings
di Vito Acconci
USA 1971, 8', col.
Un corridoio di armadietti in un magazzino industriale in Germania. In uno
di questi armadi, l¹artista è accucciato, nudo, su un pavimento ricoperto di
giocattoli, stoffe e plastiche, detriti della stanza di una bambina. Acconci
parla al suo pene come se fosse una persona, abbigliandolo con i vestiti
delle bambole.
Conversions
di Vito Acconci
USA 1971, 24', (parti II e III di 3), b&n, muto
Un video diviso in tre parti, ognuna concepita come un esercizio sulla
rappresentazione illusoria dell¹identità sessuale. Acconci focalizza il
discorso sull'identità bruciandosi i peli del petto e stimolandolo per far
³crescere² un seno femminile, oppure nascondendosi il pene tra le cosce ed
esercitando il ³nuovo² corpo in azioni quotidiane. La terza parte del video,
Association, Assistance, Dependence, eseguita assieme a Kathy Dillon, è una
delle sue performance più controverse che fu accusata di sessismo, anche se
Acconci aveva inteso rifarsi all¹analisi femminista sulla costruzione
sociale del genere e sulla sua fluidità potenziale.
Open-Close
di Vito Acconci
USA 1970, 7', col., muto
In questa performance, Acconci usa il suo corpo per esplorare le nozioni di
apertura e chiusura.
Pryings
di Vito Acconci
USA 1971, 17', b&n
con: Vito Acconci, Kathy Dillon
Pryings documenta una performance tenuta alla New York University,
un¹esplorazione durissima delle dinamiche fisiche e psicologiche che
intercorrono nella relazione uomo/donna e, allo stesso tempo, uno studio sul
controllo, la violazione e la resistenza.
La videocamera riprende in maniera ravvicinata il volto Kathy Dillon mentre
Acconci prova ad aprirle gli occhi con insistenza. Bloccata in un abbraccio
muto, la lotta della coppia è violenta e appassionata; la coercizione sadica
dell¹uomo si stempera in una sinistra tenerezza. Il corpo è il veicolo con
cui si manifestano, allo stesso tempo, il desiderio di un contatto intimo e
la sua resistenza ad esso.
Brice Dellsperger
(Cannes 1972) ha iniziato a girare video nel ¹93, inaugurando poi la serie
Body Double nel 1994 quando era ancora studente díarte a Villa Arson di
Nizza. Da allora ha presentato il ciclo in molte sedi, tra cui Air de Paris,
Centre Pompidou e Palais de Tokyo a Parigi, Kodama Gallery (Osaka), Arco
(Madrid), Team Gallery (New York), Secession (Vienna), e altre. Vive e
lavora tra Nizza e Parigi.
Paul McCarthy
(Salt Lake City, 1945) tra i più noti artisti contemporanei, McCarthy é
stata una figura influente nell¹ambiente dell¹arte e della performance
Californiane già molti anni prima che il suo lavoro raggiungesse il
riconoscimento internazionale. Le sue performance nei tardi anni 70 hanno
esplorato i concetti di corpo e sessualità attraverso rituali di iniziazione
sciamanistica e Dionisiaca, caratterizzandosi poi per l¹uso di archetipi
³Junghiani² moderni (Santa Claus, Pinocchio, Heidi ecc), rappresentazioni di
violenti psicodrammi familiari e fissazione infantile per i fluidi corporei,
usando materiali-feticcio come ketchup, senape e cioccolato come una sorta
di risposta tipicamente americana e Œpop¹ ai materiali-simbolo che usava
Beuys. Il video, non considerato una semplice documentazione delle
performance, e l¹installazione sono altrettanti suoi media privilegiati.
Mike Kelley
(Wayne 1954) Performer e artista visivo inizialmente influenzato da Burden e
Acconci, si è interessato particolarmente alla contaminazione tra generi e
linguaggi diversi (musica, cinema, politica, letteratura) che spesso
cortocircuitano tra loro, dissacrando la morale corrente e la prassi di fare
arte. Il suo lavoro, difficilmente classificabile, passa da agglomerati di
pupazzi di peluche a sculture di cemento grezzo con elementi sonori; ha
fatto parte dal 1974 del gruppo di punk rock-performance art Destroy All
Monsters, per poi fondare nel ¹77 i Poetics assieme a Tony Oursler (progetto
musicale-visivo, una loro installazione di quadri, video e sculture, Poetics
1977-1997, fu presenata a Documenta X di Kassel nel 97), e ha collaborato
con altri artisti di fama internazionale come Paul McCarthy ( Heidi , Family
Tyranny e Fresh Acconci), Raymond Pettibon e il gruppo rock Sonic Youth.
Vito Acconci
(New York 1940), artista-performer, inizialmente dedicatosi alla poesia, è
stato dal ¹69 al ¹74 una delle colonne portanti della body e video art negli
Usa. Con le sue performance estreme, Acconci ha messo in discussione le
convenzioni sociali sulla separazione tra dimensione pubblica e privata
usando video e performance come una forma di confessione pubblica per
rivelare i lati più riposti di se stesso senza mediazioni e al limite
dell¹esibizionismo, ed esplorando le relazioni tra corpo e spazio e tutta la
gamma dei rapporti interpersonali possibili tra spettatore e artista. Dopo
il 74 ha smesso di esibirsi in pubblico e si è dedicato a installazioni
multimediali e a interventi sculturali-architettonici pubblici.
L¹identità sessuale nei video degli artisti americani Vito Acconci, Paul
McCarthy e Mike Kelley
Ovvero: il tenue discrimine tra performing art newyorkese e soft porno
hollywoodiano
Fresh Acconci
di Mike Kelley e Paul McCarthy
USA 1995, 45', col.
Gli artisti McCarthy e Kelley rimettono in scena, con una ironia e una
sensibilità decisamente californiane, alcune delle performance storiche che
Vito Acconci interpretò intorno agli anni Settanta: Claim Excerpts ('71),
Contacts ('71), Focal Points ('71), Pryings ('71), Theme Song ('73),
ribaltando la voluta sgradevolezza dell¹esibizione fisica, povertà di mezzi
e uso estenuato della dimensione temporale della video arte a cavallo del 70
(nella New York di Acconci e non solo), con la concisione di montaggio e
modelle glamorous che caratterizzeranno molta della video art futura.
Trappings
di Vito Acconci
USA 1971, 8', col.
Un corridoio di armadietti in un magazzino industriale in Germania. In uno
di questi armadi, l¹artista è accucciato, nudo, su un pavimento ricoperto di
giocattoli, stoffe e plastiche, detriti della stanza di una bambina. Acconci
parla al suo pene come se fosse una persona, abbigliandolo con i vestiti
delle bambole.
Conversions
di Vito Acconci
USA 1971, 24', (parti II e III di 3), b&n, muto
Un video diviso in tre parti, ognuna concepita come un esercizio sulla
rappresentazione illusoria dell¹identità sessuale. Acconci focalizza il
discorso sull'identità bruciandosi i peli del petto e stimolandolo per far
³crescere² un seno femminile, oppure nascondendosi il pene tra le cosce ed
esercitando il ³nuovo² corpo in azioni quotidiane. La terza parte del video,
Association, Assistance, Dependence, eseguita assieme a Kathy Dillon, è una
delle sue performance più controverse che fu accusata di sessismo, anche se
Acconci aveva inteso rifarsi all¹analisi femminista sulla costruzione
sociale del genere e sulla sua fluidità potenziale.
Open-Close
di Vito Acconci
USA 1970, 7', col., muto
In questa performance, Acconci usa il suo corpo per esplorare le nozioni di
apertura e chiusura.
Pryings
di Vito Acconci
USA 1971, 17', b&n
con: Vito Acconci, Kathy Dillon
Pryings documenta una performance tenuta alla New York University,
un¹esplorazione durissima delle dinamiche fisiche e psicologiche che
intercorrono nella relazione uomo/donna e, allo stesso tempo, uno studio sul
controllo, la violazione e la resistenza.
La videocamera riprende in maniera ravvicinata il volto Kathy Dillon mentre
Acconci prova ad aprirle gli occhi con insistenza. Bloccata in un abbraccio
muto, la lotta della coppia è violenta e appassionata; la coercizione sadica
dell¹uomo si stempera in una sinistra tenerezza. Il corpo è il veicolo con
cui si manifestano, allo stesso tempo, il desiderio di un contatto intimo e
la sua resistenza ad esso.
Brice Dellsperger
(Cannes 1972) ha iniziato a girare video nel ¹93, inaugurando poi la serie
Body Double nel 1994 quando era ancora studente díarte a Villa Arson di
Nizza. Da allora ha presentato il ciclo in molte sedi, tra cui Air de Paris,
Centre Pompidou e Palais de Tokyo a Parigi, Kodama Gallery (Osaka), Arco
(Madrid), Team Gallery (New York), Secession (Vienna), e altre. Vive e
lavora tra Nizza e Parigi.
Paul McCarthy
(Salt Lake City, 1945) tra i più noti artisti contemporanei, McCarthy é
stata una figura influente nell¹ambiente dell¹arte e della performance
Californiane già molti anni prima che il suo lavoro raggiungesse il
riconoscimento internazionale. Le sue performance nei tardi anni 70 hanno
esplorato i concetti di corpo e sessualità attraverso rituali di iniziazione
sciamanistica e Dionisiaca, caratterizzandosi poi per l¹uso di archetipi
³Junghiani² moderni (Santa Claus, Pinocchio, Heidi ecc), rappresentazioni di
violenti psicodrammi familiari e fissazione infantile per i fluidi corporei,
usando materiali-feticcio come ketchup, senape e cioccolato come una sorta
di risposta tipicamente americana e Œpop¹ ai materiali-simbolo che usava
Beuys. Il video, non considerato una semplice documentazione delle
performance, e l¹installazione sono altrettanti suoi media privilegiati.
Mike Kelley
(Wayne 1954) Performer e artista visivo inizialmente influenzato da Burden e
Acconci, si è interessato particolarmente alla contaminazione tra generi e
linguaggi diversi (musica, cinema, politica, letteratura) che spesso
cortocircuitano tra loro, dissacrando la morale corrente e la prassi di fare
arte. Il suo lavoro, difficilmente classificabile, passa da agglomerati di
pupazzi di peluche a sculture di cemento grezzo con elementi sonori; ha
fatto parte dal 1974 del gruppo di punk rock-performance art Destroy All
Monsters, per poi fondare nel ¹77 i Poetics assieme a Tony Oursler (progetto
musicale-visivo, una loro installazione di quadri, video e sculture, Poetics
1977-1997, fu presenata a Documenta X di Kassel nel 97), e ha collaborato
con altri artisti di fama internazionale come Paul McCarthy ( Heidi , Family
Tyranny e Fresh Acconci), Raymond Pettibon e il gruppo rock Sonic Youth.
Vito Acconci
(New York 1940), artista-performer, inizialmente dedicatosi alla poesia, è
stato dal ¹69 al ¹74 una delle colonne portanti della body e video art negli
Usa. Con le sue performance estreme, Acconci ha messo in discussione le
convenzioni sociali sulla separazione tra dimensione pubblica e privata
usando video e performance come una forma di confessione pubblica per
rivelare i lati più riposti di se stesso senza mediazioni e al limite
dell¹esibizionismo, ed esplorando le relazioni tra corpo e spazio e tutta la
gamma dei rapporti interpersonali possibili tra spettatore e artista. Dopo
il 74 ha smesso di esibirsi in pubblico e si è dedicato a installazioni
multimediali e a interventi sculturali-architettonici pubblici.
10
giugno 2004
Corpo d’artista 3 – Re/make Re/model – Refresh Vito Acconci
10 giugno 2004
serata - evento
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Vernissage
10 Giugno 2004, ore 21.30