Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Corpo Elettronico
Una grande mostra con sedici realtà artistiche italiane che si muovono tra video, cinema digitale e processi installativi. Corpo Elettronico svelerà immaginari che coniugano arte e scienza, tecnologia e realtà, sperimentazione e documento, approfondendo linguaggi e tematiche di rilevante attualità e complessa natura concettuale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CORPO ELETTRONICO
Videoarte italiana tra materia, segno e sogno
Alessandro AMADUCCI, Matteo BASILÈ, Alessandro BAVARI, BIANCO-VALENTE, Luca BOLOGNESI,
CANECAPOVOLTO, Giuseppe COLONESE, Salvo CUCCIA, Theo ESHETU, Ehab HALABI ABO KHER, MASBEDO,
Antonello MATARAZZO, Andrej MUSSA, STUDIO AZZURRO, Gianni TOTI, ZIMMERFREI
a cura di Gianluca Marziani e Andrea La Porta
COMPLESSO MONUMENTALE DEL SAN GIOVANNI - CATANZARO
CORPO ELETTRONICO
Una grande mostra con sedici realtà artistiche italiane che si muovono tra video, cinema digitale e processi installativi.
Corpo Elettronico svelerà immaginari che coniugano arte e scienza, tecnologia e realtà, sperimentazione e documento,
approfondendo linguaggi e tematiche di rilevante attualità e complessa natura concettuale.
STORIA E POSIZIONAMENTO DEL VIDEO
La vera storia del video comincia dopo il 1965, anno fatidico in cui la Sony lancia sul mercato statunitense il “portapak”
(videoregistratore portatile con telecamera), diffuso poi in tutto il mondo a partire dal 1967. Due gli artisti che riescono subito
ad appropriarsene: Nam June Paik, grazie a una sovvenzione della Fondazione Rockfeller, e Les Levine. I primi video da
loro realizzati sono emblematici perché indicano le differenti direzioni su cui si avvierà poi il video: pura sperimentazione
linguistica o ricerca linguistica abbinata a preoccupazioni documentarie. Il video, che ancora oggi, a circa cinquant’anni dalla
sua nascita, fa discutere e divide le opinioni tanto dei teorici quanto degli stessi operatori, è un medium particolare, poliedrico
per natura, impossibile da definire in termini univoci. Nato dall’incrocio di scienza, tecnologia e comunicazione, è un mezzo di
potere ma anche di resistenza al potere; incarna uno strumento di controllo ma produce anche informazione; è un “processo”
ma è anche un “prodotto”; designa uno strumento e pratiche tra loro diversificate; si avvale di materiali instabili, soggetti
a rapido decadimento, e si basa su tecnologie in continua evoluzione che impongono un progressivo avvicendamento di
mezzi. Effimero e riproducibile per costituzione, il video rappresenta una sfida alle istituzioni dell’arte, poiché resiste alle
catalogazioni degli storici, sfugge ai canoni museali, si sottrae ai normali criteri di valutazione del mercato. Rimane un corpo
imprendibile e mutante per sua attitudine genetica.
VIDEOARTE ITALIANA TRA MATERIA, SEGNO E SOGNO
La mostra in oggetto affronta molteplici aspetti linguistici e tematici, mescolando esponenti storici della sperimentazione
italiana con artisti più giovani che hanno scelto il video quale medium espressivo. Corpo Elettronico. Videoarte italiana fra
materia, segno e sogno è un evento unico nel suo genere, un tentativo di sintesi storica che indaga le valenze linguistiche
e strutturali del mezzo, la relazione tra il linguaggio video e i materiali reali, le molteplici possibilità tematiche, narrative
e sensoriali che lo strumento narrativo offre. Si passerà da proiezioni monocanale e complesse installazioni interattive,
attraversando spazi espositivi che saranno tappe dinamiche di una vera immersione espositiva.
LO SPAZIO
Il Complesso Monumentale del San Giovanni, dopo consistenti lavori di restauro, è stato di recente restituito alla città
di Catanzaro e rappresenta il cuore della zona storica. La riapertura ufficiale è avvenuta nel febbraio 2011 in occasione
della mostra La Costante Cosmologica, primo evento espositivo della neonata Fondazione Rocco Guglielmo. A un anno
dall’apertura, il San Giovanni diventa oggi il luogo ideale per una mostra sulla videoarte; due piani e una molteplicità di stanze
dalle dimensioni variabili, un percorso per zone delimitate in cui lasciarsi trasportare dal flusso immaginifico, in cui potersi
immergere nelle opere di ogni singolo artista dentro universi visuali che diventano immaginari dai molteplici confini.
IL LIBRO
Un importante volume di circa 200 pagine, curato da Andrea La Porta e Gianluca Marziani per l’editore Giampaolo Prearo,
verrà presentato in occasione dell’apertura della mostra. Al suo interno saranno raccolti i contributi critici dei principali teorici
che si sono occupati di videoarte in Italia. Gli interventi, oltre a quelli dei due curatori, vedranno la presenza di Bruno Di
Marino, Sandra Lischi, Dacia Palmerino, Valentina Valentini.
MULTIMEDIALITA’ E DIDATTICA
Particolare attenzione verrà riservata alla fruizione dei lavori coi loro contenuti, offrendo modalità idonee di “consumo” delle
opere esposte. Una mostra è certamente una narrazione particolare, ma il modo in cui la si presenta è oggi importante quanto
i segni che la contrassegnano, ancor più pertinente se la mostra documenta le tendenze artistiche contemporanee della
videoarte, in questo caso con un focus specifico sul territorio italiano. Il sito della mostra (www.corpoelettronico.com), i social
network e i tradizionali commenti arricchiranno la discussione su ciascun artista. Una sala ospiterà il bookshop e le postazioni
multimediali. Su smartphone e strumenti portatili si potranno scaricare diversi contenuti supplementari, oltre ad avere una
serie di link che aggiungeranno preziose informazioni per il fruitore curioso. Infine, un ulteriore elemento di approfondimento
sarà un programma di seminari e appuntamenti tenuti da artisti e critici.
LA FONDAZIONE
Il 2012 sarà un anno ricco di appuntamenti per la Fondazione Rocco Guglielmo. Dopo i quindici artisti della mostra di apertura
e la monografica dedicata ad Alessandro Russo, primo artista calabrese nella sezione dedicata alle indagini sul territorio,
Corpo Elettronico rappresenta il terzo grande appuntamento negli spazi del San Giovanni. A questa sede si affianca dallo
scorso anno la Casa Della Memoria, sede naturale per progetti dedicati principalmente alla scultura. Le prime due mostre
hanno visto protagonisti Gehard Demetz e Alex Pinna. Per il 2012 sono in programma le personali di Antonio Violetta e
Cesare Berlingeri. Diversi gli appuntamenti trasversali (produzioni, una borsa di studio, mostre fuori dalla regione) affrontati
fino a oggi dalla Fondazione, così come non mancheranno altre novità per il 2012. Informazioni più dettagliate nel nuovo sito
web della Fondazione.
Videoarte italiana tra materia, segno e sogno
Alessandro AMADUCCI, Matteo BASILÈ, Alessandro BAVARI, BIANCO-VALENTE, Luca BOLOGNESI,
CANECAPOVOLTO, Giuseppe COLONESE, Salvo CUCCIA, Theo ESHETU, Ehab HALABI ABO KHER, MASBEDO,
Antonello MATARAZZO, Andrej MUSSA, STUDIO AZZURRO, Gianni TOTI, ZIMMERFREI
a cura di Gianluca Marziani e Andrea La Porta
COMPLESSO MONUMENTALE DEL SAN GIOVANNI - CATANZARO
CORPO ELETTRONICO
Una grande mostra con sedici realtà artistiche italiane che si muovono tra video, cinema digitale e processi installativi.
Corpo Elettronico svelerà immaginari che coniugano arte e scienza, tecnologia e realtà, sperimentazione e documento,
approfondendo linguaggi e tematiche di rilevante attualità e complessa natura concettuale.
STORIA E POSIZIONAMENTO DEL VIDEO
La vera storia del video comincia dopo il 1965, anno fatidico in cui la Sony lancia sul mercato statunitense il “portapak”
(videoregistratore portatile con telecamera), diffuso poi in tutto il mondo a partire dal 1967. Due gli artisti che riescono subito
ad appropriarsene: Nam June Paik, grazie a una sovvenzione della Fondazione Rockfeller, e Les Levine. I primi video da
loro realizzati sono emblematici perché indicano le differenti direzioni su cui si avvierà poi il video: pura sperimentazione
linguistica o ricerca linguistica abbinata a preoccupazioni documentarie. Il video, che ancora oggi, a circa cinquant’anni dalla
sua nascita, fa discutere e divide le opinioni tanto dei teorici quanto degli stessi operatori, è un medium particolare, poliedrico
per natura, impossibile da definire in termini univoci. Nato dall’incrocio di scienza, tecnologia e comunicazione, è un mezzo di
potere ma anche di resistenza al potere; incarna uno strumento di controllo ma produce anche informazione; è un “processo”
ma è anche un “prodotto”; designa uno strumento e pratiche tra loro diversificate; si avvale di materiali instabili, soggetti
a rapido decadimento, e si basa su tecnologie in continua evoluzione che impongono un progressivo avvicendamento di
mezzi. Effimero e riproducibile per costituzione, il video rappresenta una sfida alle istituzioni dell’arte, poiché resiste alle
catalogazioni degli storici, sfugge ai canoni museali, si sottrae ai normali criteri di valutazione del mercato. Rimane un corpo
imprendibile e mutante per sua attitudine genetica.
VIDEOARTE ITALIANA TRA MATERIA, SEGNO E SOGNO
La mostra in oggetto affronta molteplici aspetti linguistici e tematici, mescolando esponenti storici della sperimentazione
italiana con artisti più giovani che hanno scelto il video quale medium espressivo. Corpo Elettronico. Videoarte italiana fra
materia, segno e sogno è un evento unico nel suo genere, un tentativo di sintesi storica che indaga le valenze linguistiche
e strutturali del mezzo, la relazione tra il linguaggio video e i materiali reali, le molteplici possibilità tematiche, narrative
e sensoriali che lo strumento narrativo offre. Si passerà da proiezioni monocanale e complesse installazioni interattive,
attraversando spazi espositivi che saranno tappe dinamiche di una vera immersione espositiva.
LO SPAZIO
Il Complesso Monumentale del San Giovanni, dopo consistenti lavori di restauro, è stato di recente restituito alla città
di Catanzaro e rappresenta il cuore della zona storica. La riapertura ufficiale è avvenuta nel febbraio 2011 in occasione
della mostra La Costante Cosmologica, primo evento espositivo della neonata Fondazione Rocco Guglielmo. A un anno
dall’apertura, il San Giovanni diventa oggi il luogo ideale per una mostra sulla videoarte; due piani e una molteplicità di stanze
dalle dimensioni variabili, un percorso per zone delimitate in cui lasciarsi trasportare dal flusso immaginifico, in cui potersi
immergere nelle opere di ogni singolo artista dentro universi visuali che diventano immaginari dai molteplici confini.
IL LIBRO
Un importante volume di circa 200 pagine, curato da Andrea La Porta e Gianluca Marziani per l’editore Giampaolo Prearo,
verrà presentato in occasione dell’apertura della mostra. Al suo interno saranno raccolti i contributi critici dei principali teorici
che si sono occupati di videoarte in Italia. Gli interventi, oltre a quelli dei due curatori, vedranno la presenza di Bruno Di
Marino, Sandra Lischi, Dacia Palmerino, Valentina Valentini.
MULTIMEDIALITA’ E DIDATTICA
Particolare attenzione verrà riservata alla fruizione dei lavori coi loro contenuti, offrendo modalità idonee di “consumo” delle
opere esposte. Una mostra è certamente una narrazione particolare, ma il modo in cui la si presenta è oggi importante quanto
i segni che la contrassegnano, ancor più pertinente se la mostra documenta le tendenze artistiche contemporanee della
videoarte, in questo caso con un focus specifico sul territorio italiano. Il sito della mostra (www.corpoelettronico.com), i social
network e i tradizionali commenti arricchiranno la discussione su ciascun artista. Una sala ospiterà il bookshop e le postazioni
multimediali. Su smartphone e strumenti portatili si potranno scaricare diversi contenuti supplementari, oltre ad avere una
serie di link che aggiungeranno preziose informazioni per il fruitore curioso. Infine, un ulteriore elemento di approfondimento
sarà un programma di seminari e appuntamenti tenuti da artisti e critici.
LA FONDAZIONE
Il 2012 sarà un anno ricco di appuntamenti per la Fondazione Rocco Guglielmo. Dopo i quindici artisti della mostra di apertura
e la monografica dedicata ad Alessandro Russo, primo artista calabrese nella sezione dedicata alle indagini sul territorio,
Corpo Elettronico rappresenta il terzo grande appuntamento negli spazi del San Giovanni. A questa sede si affianca dallo
scorso anno la Casa Della Memoria, sede naturale per progetti dedicati principalmente alla scultura. Le prime due mostre
hanno visto protagonisti Gehard Demetz e Alex Pinna. Per il 2012 sono in programma le personali di Antonio Violetta e
Cesare Berlingeri. Diversi gli appuntamenti trasversali (produzioni, una borsa di studio, mostre fuori dalla regione) affrontati
fino a oggi dalla Fondazione, così come non mancheranno altre novità per il 2012. Informazioni più dettagliate nel nuovo sito
web della Fondazione.
11
febbraio 2012
Corpo Elettronico
Dall'undici febbraio al 25 aprile 2012
arte contemporanea
Location
COMPLESSO MONUMENTALE DEL SAN GIOVANNI
Catanzaro, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Catanzaro)
Catanzaro, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Catanzaro)
Orario di apertura
da martedì a domenica dalle 10.20 alle 20
Vernissage
11 Febbraio 2012, h 18
Editore
PREARO
Ufficio stampa
ADICORBETTA
Autore
Curatore