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corpo|moda|mente
Dopo Garden Fashion (2001), Other Fashion (2002), Imagerie Art/Fashion (2003), il Gruppo 78 torna su questo percorso arte-moda con un nuovo progetto
Comunicato stampa
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Dopo Garden Fashion (2001), Other Fashion (2002), Imagerie Art/Fashion (2003), il Gruppo 78 torna su questo percorso arte-moda con un nuovo progetto, dai connotati però radicalmente cambiati. Già il titolo CORPO | MODA | MENTE contiene indicazioni che vanno oltre l’incontro/scontro tra i due territori dell’arte e della moda, finitimi, ma con almeno un dato di fondo contrastante, la finalità utile e commerciale della moda da un lato, l’inutilità (si fa per dire) gratuita dell’arte, dall’altro. Il sottotitolo “incursioni storiche e proiezioni future” ne inquadra la dimensione che guarda nel contempo la storia, con una carellata di opere su carta di Sonia Delaunay - un mito ormai della ricerca negli anni ‘20 del secolo scorso nel campo dell’utile con i mezzi e la cultura di un’arte di sovvertimento - e la ricerca attuale di artisti che si servono dei mezzi che la tecnologia avanzata loro fornisce. Ma in questo caso l’approfondimento sormonta la ricerca del nuovo da applicare anche in un settore non strettamente artistico, superando quei confini di competenza oggi del tutto smantellati; esso parte dall’entità del corpo, come realtà fisiologica, attorno a cui già la body-art e in particolare l’Azionismo viennese, avevano dedicato attente, a volte crudeli, analisi per una consapevole appropriazione cognitiva,ed un legame vitale con l’espressione artistica. Altri artisti oggi ne continuano l’indagine, come Franko B., analizzando la sofferenza come strumento non solo di approfondimento cognitivo a livello esistenziale, ma di intenso coinvolgimento emotivo, in un mondo in cui le emozioni, se non sono estreme, non interessano più un pubblico sempre più smagato e apparentemente incapace di sentimenti autentici. La ricerca di Franko B. curiosamente si allea con l’arte del rivestimento del corpo, attraverso la collaborazione con alcuni stilisti che per lui, nel 2000, hanno creato dei modelli, utilizzando i tessuti usati dall’artista nelle sue performances. Franko B. diviene allora un nodo cruciale di questa mostra che permette le considerazioni che essa vuole innescare. Da una parte il corpo con le sue implicanze organiche, le sue ineludibili caratteristiche vitali, dall’altra il suo abito/rivestimento con altre implicanze protettive, di natura estetico-concettuale, oltre che pratiche, e tutta una tradizione di costume e di modus vivendi alle spalle, variamente articolata sul pianeta. La mente è la componente imprescindibile nell’organizzazione di questo intreccio, che suggerisce le scelte e prospetta altre indagini oltre il semplice rapporto corpo- abito. Sul piano della creatività, l’artista che investe questo campo della relazione corpo e suo rivestimento, affronta problematiche che si dipartono in mille rivoli tra risvolti psicologici, esistenziali, aggiornamento linguistico e tecnologico dei mezzi impiegati per rendere visibile il percorso prescelto. La mostra intende dunque, partendo ancora una volta da un nucleo storico, proporre le oscillazioni tra diverse considerazioni che partono dalla realtà fisiologica del corpo, dalla sua protezione - divenuta nel tempo luogo della più sfrenata creatività - e l’attraversamento del pensiero, elaborando con diverse motivazioni il processo di relazioni che s’instaurano tra di essi e quindi tra esterno ed interno, tra apparenza e sostanza, tra corpo ed anima, tramite l’elaborazione di un abito, sfiorando senz’altro il territorio fashion, i comportamenti, l’arte del vivere. Un chiaro sorpasso dunque del concetto statico di “rivestimento”. Il nucleo storico costituito da una serie di disegni e guaches di Sonia Delaunay, forniti dalla collezione Alviani, sarà certamente un punto d’attrazione dell’iniziativa, data la fama storica del personaggio, la sua ben nota fertilità inventiva e, per i tempi, originalmente trasgressiva, nell’applicare le innovazioni dell’astrazione geometrica all’indumento come a tutta una serie di oggetti d’uso. Gli artisti che sono stati invitati a questo confronto corpo/abito/pensiero, oltre a Franko B., sono : Jessica Ogden (Giamaica/Londra), Caroline Broadhead (Londra), Alba D’Urbano (Tivoli-Roma/Lipsia), Susana Guerrero (Alicante-Spagna), Anne Liebhaberg (Bruxelles), Lieve Van Stappen (Wilrijk- Belgio), Wilma Kun (Brasile), Jemima Stehli (Londra), William West (Londra/Pavia), Giuseppe Tubi (Roma), Arlette Vermeiren (Bruxelles). Il nucleo portante della mostra - l’installazione di Franko B. assieme agli stilisti che hanno lavorato per lui - sarà ospitato nella Galleria LipanjePuntin. Gli altri artisti saranno invece accolti nello spazio magico delle Serre di Villa Revoltella. La rassegna di Sonja Delaunay sarà ospitata nella parte baronale del Museo Revoltella. La mostra si svolgerà nel periodo: 15 settembre > 16 ottobre 2005 L’iniziativa è promossa dal Gruppo 78 con la collaborazione di enti pubblici e privati. L’organizzazione è a carico del Gruppo 78, l’ideazione del progetto e la curatela è di Maria Campitelli. La mostra sarà sostenuta da un catalogo bilingue (italiano, inglese) con testo di presentazione della curatrice Maria Campitelli e contributi critici di Paola Goretti e Luciano Panella.
15
settembre 2005
corpo|moda|mente
Dal 15 settembre al 16 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
VILLA REVOLTELLA
Trieste, Via Carlo De Marchesetti, 37, (Trieste)
Trieste, Via Carlo De Marchesetti, 37, (Trieste)
Orario di apertura
10-13 e 17-19
Vernissage
15 Settembre 2005, ore 17
Sito web
www.gruppo78.it
Ufficio stampa
SAMANTHA PUNIS
Autore
Curatore