Secondo appuntamento espositivo da Impresa Valore ad Acquaviva delle Fonti per l’edizione 2005 di Corporarte - Collezione in azienda: progetto pilota avviato nel 2003 (e premiato nello stesso anno con il prestigioso Premio Impresa e Cultura), che vede più aziende private nella creazione in progress di una collezione d’arte contemporanea da esporre al pubblico all’interno delle rispettive sedi. Insieme ad Impresa Valore, quest’anno sono coinvolte Calia Italia di Matera, che ha inaugurato la rassegna con Francesco Arena, e Fantini Scianatico di Terlizzi, che esordirà in marzo con Luca Trevisani.
Venerdì 16 dicembre, alle 20,30, verrà invece presentato il grande dipinto ad olio su lino “Tempo 63” ( cm.110 x 178) realizzato da Andrea Chiesi appositamente per Impresa Valore, società di consulenza aziendale con sede ad Acquaviva e a Matera.
Andrea Chiesi è tra gli artisti più importanti in Italia della sua generazione. Nato a Modena nel 1966, persegue da oltre dieci anni una personale ricerca pittorica concentrata sulla trasfigurazione mentale di spazi architettonici metropolitani, edifici industriali abbandonati, luoghi vuoti e marginali. Per Corporarte la location d’indagine si è trasferita in Puglia. Chiesi ha fatto diversi sopralluoghi nelle nostre aree industriali (tra ex Stanic e Italsider), prendendo “appunti” con la macchina fotografica. Il suo interesse si è poi focalizzato su una struttura sospesa di ferri, tubi e cavi disposti ad arco lungo l’autostrada Bari-Taranto. Nella rielaborazione pittorica questa immagine si è trasformata in una sorta di grande ponte proteso sul vuoto, che proietta una lunghissima ombra misteriosa sull’orizzonte infinito. Una dimensione parallela cristallina eppure inquietante, in cui è alterata la percezione ordinaria dello spazio e del tempo.
In mostra l’esposizione del quadro prodotto da Impresa Valore sarà accompagnato dalla presentazione delle immagini dei sopralluoghi realizzati insieme a Bice Perrini, che documenta le fasi preliminari del progetto: dalla ricognizione delle aree industriali pugliesi, al forum tenuto da Chiesi con dipendenti dell’azienda per presentare il proprio metodo di lavoro e focalizzare reciproche analogie teoriche e progettuali.


ANDREA CHIESI

Gli esordi di Andrea Chiesi [Modena, 1966] risalgono ai taccuini stipati di corpi in tumulto, una celebrazione della carne che presto soccomberà al metallo; le viscere della fine dei ’90 sono quindi quelle degli edifici e dei cantieri in abbandono. Dapprima gli inchiostri su carta sfaldano le forme, dopodiché la capziosa pittura ad olio su tela restituisce limpidità e rigore alle geometrie. Nel 2002 la vertigine della sintesi: parcheggi o pensiline ridotte all’essenza, un preludio al baratro, al senso del vuoto. Ne consegue l’inevitabile caduta verso la figurazione più esplicita, nasce il ciclo de La Casa (2003-2004), Nero (2004) e Tempo (2005).