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Corporarte – Collezioni in azienda: una rete museale per l’arte contemporanea
Gli artisti che espongono da Impresa Valore ad Acquaviva sono: Karin Andersen, Pierluca Cetera , Ryan Mendoza ed Alex Pinna.
Il percorso è allestito nelle stanze/ufficio di un’ antica villa, da poco ristrutturata.
Comunicato stampa
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Venerdì 12 dicembre, alle ore 19,30, nella nuova sede di Impresa Valore ad Acquaviva delle Fonti (Ba), s’inaugura il quarto appuntamento espositivo del progetto CORPORARTE - “Collezioni in azienda: una rete museale per l’arte contemporanea”( vincitore del prestigioso premio nazionale “Impresa e Cultura” 2003, “per il progetto più innovativo”). L’iniziativa - che si avvale della direzione artistica di Antonella Marino - vede consorziate quattro imprese private operanti tra Puglia e Basilicata (oltre ad Impresa Valore, Calia Salotti di Matera, Pastificio Ambra di Bari e De Carlo Infissi di Mottola-Ta), nella realizzazione di una collezione di artisti italiani emergenti, da sistemare nelle rispettive sedi ma da aprire al pubblico esterno. In questa primo anno ogni azienda ha acquistato quattro lavori (per un totale di sedici opere), che vengono presentati nell’ambito di quattro mostre della durata di un mese, tra luglio e dicembre.
Gli artisti che espongono da Impresa Valore ad Acquaviva sono: Karin Andersen, Pierluca Cetera , Ryan Mendoza ed Alex Pinna.
Il percorso è allestito nelle stanze/ufficio di un’ antica villa, da poco ristrutturata.
Karin Andersen (Burghausen, Germania 1966. Vive a Bologna) presenta alcune tele del recente ciclo degli “Insettoidi”. Ibridi teriomorfi, strane creature aliene nate dall’innesto (genetico?) tra uomo e insetto, svolazzano tranquillamente nella metropolitana di Napoli e nella galleria Vittorio Emanuele di Milano. Realizzate con un laborioso processo di montaggio fotografico al computer ed interventi pittorici su stampa digitale, queste ambientazioni da fantascienza soft appaiono più spiazzanti che inquietanti. Ma sollecitano una riflessione sui confini troppo stretti dell’universo antropocentrico e un’ apertura verso nuovi mondi possibili.
Pierluca Cetera (Taranto 1969, vive a Castellaneta) espone invece alcuni quadri dell’ultima serie “Condensed” (il progetto completo, ancora in progress, ne prevede trenta). Su superfici dipinte ad olio e vernici trasparenti si dispiega un campionario sfocato di personaggi dallo sguardo in estasi e la bocca socchiusa, come se stessero alitando su un vetro.
Ambiguità e goffaggine, fusione di modelli alti tratti dalle rappresentazioni sacre della storia dell’arte ( Leonardo, Michelangelo, Caravaggio…) e pratiche “basse” - tra prelievi da siti porno, fumetto e disegno infantile- si mescolano come sempre in questa ricerca: offrendoci con più matura svolta, il ritratto cinico di un’umanità alienata e grottesca.
Icone tragiche e intense della contemporaneità, sono anche le figure in bilico di Ryan Mendoza ( New York 1971, vive a Napoli). Precoce star dell’arte internazionale, l’artista americano dal ’95 ha scelto Napoli come sua città d’elezione. In mostra è rappresentato da due disegni recenti e da due grandi tele che scandagliano soggetti borderline, in situazioni di violenza o depravazione. Un’atmosfera misteriosa, velata da aloni nostalgici connota la sua pittura: che trae ispirazione da vecchie foto, ritagli di giornali, immagini da Internet, e fonde molteplici riferimenti ad altri autori ( da Basquiat, a Clemente, Freud, Alex Katz…) in una personalissima sintesi evocativa.
In apparenza più leggero e favolistico è infine l’ immaginario di Alex Pinna (Imperia 1967, Vive a Torino). Visioni da “mille e una notte” riverberano ad esempio nell’installazione di tappeti volanti e lampade di Aladino, sospesa qui al soffitto ( che ripropone un intervento del 2002). La scena allude con ironia ad una realtà diversa, alla possibilità di pensare dimensioni altre, altri modi di vedere il mondo attraverso il filtro della favola o dell’allegoria. Ma nello stesso tempo produce un effetto destabilizzante: cui contribuisce la scultura con un filiforme omino di corda dentro una sfera in gesso, ennesima comparsa di una soggettività debole e fragile, tra parodia e dramma.
Gli artisti che espongono da Impresa Valore ad Acquaviva sono: Karin Andersen, Pierluca Cetera , Ryan Mendoza ed Alex Pinna.
Il percorso è allestito nelle stanze/ufficio di un’ antica villa, da poco ristrutturata.
Karin Andersen (Burghausen, Germania 1966. Vive a Bologna) presenta alcune tele del recente ciclo degli “Insettoidi”. Ibridi teriomorfi, strane creature aliene nate dall’innesto (genetico?) tra uomo e insetto, svolazzano tranquillamente nella metropolitana di Napoli e nella galleria Vittorio Emanuele di Milano. Realizzate con un laborioso processo di montaggio fotografico al computer ed interventi pittorici su stampa digitale, queste ambientazioni da fantascienza soft appaiono più spiazzanti che inquietanti. Ma sollecitano una riflessione sui confini troppo stretti dell’universo antropocentrico e un’ apertura verso nuovi mondi possibili.
Pierluca Cetera (Taranto 1969, vive a Castellaneta) espone invece alcuni quadri dell’ultima serie “Condensed” (il progetto completo, ancora in progress, ne prevede trenta). Su superfici dipinte ad olio e vernici trasparenti si dispiega un campionario sfocato di personaggi dallo sguardo in estasi e la bocca socchiusa, come se stessero alitando su un vetro.
Ambiguità e goffaggine, fusione di modelli alti tratti dalle rappresentazioni sacre della storia dell’arte ( Leonardo, Michelangelo, Caravaggio…) e pratiche “basse” - tra prelievi da siti porno, fumetto e disegno infantile- si mescolano come sempre in questa ricerca: offrendoci con più matura svolta, il ritratto cinico di un’umanità alienata e grottesca.
Icone tragiche e intense della contemporaneità, sono anche le figure in bilico di Ryan Mendoza ( New York 1971, vive a Napoli). Precoce star dell’arte internazionale, l’artista americano dal ’95 ha scelto Napoli come sua città d’elezione. In mostra è rappresentato da due disegni recenti e da due grandi tele che scandagliano soggetti borderline, in situazioni di violenza o depravazione. Un’atmosfera misteriosa, velata da aloni nostalgici connota la sua pittura: che trae ispirazione da vecchie foto, ritagli di giornali, immagini da Internet, e fonde molteplici riferimenti ad altri autori ( da Basquiat, a Clemente, Freud, Alex Katz…) in una personalissima sintesi evocativa.
In apparenza più leggero e favolistico è infine l’ immaginario di Alex Pinna (Imperia 1967, Vive a Torino). Visioni da “mille e una notte” riverberano ad esempio nell’installazione di tappeti volanti e lampade di Aladino, sospesa qui al soffitto ( che ripropone un intervento del 2002). La scena allude con ironia ad una realtà diversa, alla possibilità di pensare dimensioni altre, altri modi di vedere il mondo attraverso il filtro della favola o dell’allegoria. Ma nello stesso tempo produce un effetto destabilizzante: cui contribuisce la scultura con un filiforme omino di corda dentro una sfera in gesso, ennesima comparsa di una soggettività debole e fragile, tra parodia e dramma.
12
dicembre 2003
Corporarte – Collezioni in azienda: una rete museale per l’arte contemporanea
Dal 12 dicembre 2003 al 31 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
IMPRESA VALORE
Acquaviva Delle Fonti, Via Monsignor Laera, 93, (Bari)
Acquaviva Delle Fonti, Via Monsignor Laera, 93, (Bari)
Vernissage
12 Dicembre 2003, ore 19,30