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Corrado Abate / Giuseppe Spagnulo
Studio Maffei Milano ha il piacere di presentare la mostra Giuseppe Spagnulo | Corrado Abate. L’esposizione presenta una selezione delle opere di due scultori: un affermato e pluricelebrato artista, Giuseppe Spagnulo e un giovane in via di affermazione, Corrado Abate.
Comunicato stampa
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La mostra mette a confronto due artisti diversi e simili.
Giuseppe Spagnulo, dai suoi esordi negli anni ’60, spezza forme d’acciaio di geometrie definite liberandole dalla staticità e dalla chiusura. Partendo dal dibattito tra Figurativo e Astrattismo sviluppa una scultura che ingloba lo Spazio attraverso il gesto, non meramente gestuale, ma sintesi di una decisione e del suo atto finale. Le lacerazioni, le torsioni e gli squarci che l’artista infligge all’acciaio imprigionano il gesto, che sospeso nella materia, genera un risultato espressivo di dinamismo plastico che prescinde dalla forma. La ricerca intellettuale della quantità di spazio su cui un corpo può avere influenza dipende dallo sforzo fisico e materiale di trasformazione delle masse di cui Spagnulo segue in prima persona i diversi stadi fin dall’origine. Si determina così un rapporto viscerale tra la scultura e l’artista che, dominando i volumi con un senso epico dell’impresa, imprime l’idea di forza alle sue opere.
Corrado Abate agisce sul legno come in un dialogo con un alter ego: ascolta, osserva, assimila tutto ciò che la materia ha da raccontare per poi intervenire ed estrinsecarne l’intima essenza. Il gesto del creare è per l’artista un processo quasi alchemico e sperimentale che utilizza i principi della Chimica e della Fisica per interpretare delle realtà intrinseche. Le spaccature, le bruciature, le penetrazioni sono azioni inflitte a una materia ancora viva, che quindi reagisce e metabolizza nel tempo portandone i segni. Il violento sforzo fisico dell’intervento di Abate compiuto sul legno come entità altra da sé si rivela una forma di autolesionismo: un tentativo di percepire la propria esistenza e ricercare un equilibrio. Si avverte così un legame intenso e profondo dell’artista con le opere: ognuna è il racconto di un rapporto stretto, un’osmosi che imprime nella materia una forte energia e trasmette la sensazione di una connessione con il Tutto.
Il rapporto dei due artisti con la materia prima, acciaio o legno, fatto di gesti forti, violenti e faticosi, porta da un lato Spagnulo a un maturo dominio della ricerca intellettuale sul dinamismo plastico delle forme nello spazio e dall’altro Abate a svelare l’intimo valore spirituale della materia attraverso la concretezza di reazioni chimiche e fisiche.
Giuseppe Spagnulo nasce a Grottaglie nel 1936. Dopo gli studi all’Istituto di Ceramica di Faenza, si trasferisce a Milano dove attraverso Nini Valentini incontra e frequenta importanti artisti tra i quali Lucio Fontana e Arnaldo Pomodoro. A partire dagli anni Settanta espone in Italia e all’estero: XXVI Biennale di Venezia (1972), X Quadriennale di Roma (1973), Newport Harbor Art Museum (1977), Neue Nationalgalerie, Staatliche Museum, Berlino (1981), Biennale di Venezia (1986), installazione di Campo sospeso a Castello di Burio, Asti. All’inizio degli anni Novanta gli viene affidata una cattedra di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Stoccarda. Nel 2000 è stato insignito del Premio Faenza alla carriera e nel 2005 espone al Guggenheim Museum di Venezia. Nel 2006 gli viene dedicato “Omaggio a Giuseppe Spagnulo” nell’ambito della XXIV Biennale di Gubbio. Tra le opere in spazi pubblici vanno ricordate Scogliere di fronte al Teatro degli Arcimboldi a Milano, La foresta d’acciaio al Parco Schuster Ildefonso a Roma e la Porta della Luce nel Duomo di Prato.
Corrado Abate nasce a Biella nel 1977. Il suo rapporto con la natura e il legno nasce proprio dal contesto in cui l’artista è cresciuto: a contatto con gli alberi dei boschi e il legno della falegnameria. Dopo un periodo di sperimentazione di espressioni artistiche tradizionali, raggiunge la consapevolezza creativa nel scegliere il legno come materia per i suoi lavori. Nel 2008 partecipa alla collettiva Exiled on man street, presso le Studio Maffei, Milano; nel 2009 espone a Torino presso Ex Uovo Magazine; Nel 2010 partecipa alla VII edizione di KunStart, Bolzano e alla collettiva Studio Maffei Milano is proud to support its local artists presso Environment, New York; nel 2011 partecipa al Moca e Arte Laguna Prize e alla VI Biennale di Soncino.
Giuseppe Spagnulo, dai suoi esordi negli anni ’60, spezza forme d’acciaio di geometrie definite liberandole dalla staticità e dalla chiusura. Partendo dal dibattito tra Figurativo e Astrattismo sviluppa una scultura che ingloba lo Spazio attraverso il gesto, non meramente gestuale, ma sintesi di una decisione e del suo atto finale. Le lacerazioni, le torsioni e gli squarci che l’artista infligge all’acciaio imprigionano il gesto, che sospeso nella materia, genera un risultato espressivo di dinamismo plastico che prescinde dalla forma. La ricerca intellettuale della quantità di spazio su cui un corpo può avere influenza dipende dallo sforzo fisico e materiale di trasformazione delle masse di cui Spagnulo segue in prima persona i diversi stadi fin dall’origine. Si determina così un rapporto viscerale tra la scultura e l’artista che, dominando i volumi con un senso epico dell’impresa, imprime l’idea di forza alle sue opere.
Corrado Abate agisce sul legno come in un dialogo con un alter ego: ascolta, osserva, assimila tutto ciò che la materia ha da raccontare per poi intervenire ed estrinsecarne l’intima essenza. Il gesto del creare è per l’artista un processo quasi alchemico e sperimentale che utilizza i principi della Chimica e della Fisica per interpretare delle realtà intrinseche. Le spaccature, le bruciature, le penetrazioni sono azioni inflitte a una materia ancora viva, che quindi reagisce e metabolizza nel tempo portandone i segni. Il violento sforzo fisico dell’intervento di Abate compiuto sul legno come entità altra da sé si rivela una forma di autolesionismo: un tentativo di percepire la propria esistenza e ricercare un equilibrio. Si avverte così un legame intenso e profondo dell’artista con le opere: ognuna è il racconto di un rapporto stretto, un’osmosi che imprime nella materia una forte energia e trasmette la sensazione di una connessione con il Tutto.
Il rapporto dei due artisti con la materia prima, acciaio o legno, fatto di gesti forti, violenti e faticosi, porta da un lato Spagnulo a un maturo dominio della ricerca intellettuale sul dinamismo plastico delle forme nello spazio e dall’altro Abate a svelare l’intimo valore spirituale della materia attraverso la concretezza di reazioni chimiche e fisiche.
Giuseppe Spagnulo nasce a Grottaglie nel 1936. Dopo gli studi all’Istituto di Ceramica di Faenza, si trasferisce a Milano dove attraverso Nini Valentini incontra e frequenta importanti artisti tra i quali Lucio Fontana e Arnaldo Pomodoro. A partire dagli anni Settanta espone in Italia e all’estero: XXVI Biennale di Venezia (1972), X Quadriennale di Roma (1973), Newport Harbor Art Museum (1977), Neue Nationalgalerie, Staatliche Museum, Berlino (1981), Biennale di Venezia (1986), installazione di Campo sospeso a Castello di Burio, Asti. All’inizio degli anni Novanta gli viene affidata una cattedra di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Stoccarda. Nel 2000 è stato insignito del Premio Faenza alla carriera e nel 2005 espone al Guggenheim Museum di Venezia. Nel 2006 gli viene dedicato “Omaggio a Giuseppe Spagnulo” nell’ambito della XXIV Biennale di Gubbio. Tra le opere in spazi pubblici vanno ricordate Scogliere di fronte al Teatro degli Arcimboldi a Milano, La foresta d’acciaio al Parco Schuster Ildefonso a Roma e la Porta della Luce nel Duomo di Prato.
Corrado Abate nasce a Biella nel 1977. Il suo rapporto con la natura e il legno nasce proprio dal contesto in cui l’artista è cresciuto: a contatto con gli alberi dei boschi e il legno della falegnameria. Dopo un periodo di sperimentazione di espressioni artistiche tradizionali, raggiunge la consapevolezza creativa nel scegliere il legno come materia per i suoi lavori. Nel 2008 partecipa alla collettiva Exiled on man street, presso le Studio Maffei, Milano; nel 2009 espone a Torino presso Ex Uovo Magazine; Nel 2010 partecipa alla VII edizione di KunStart, Bolzano e alla collettiva Studio Maffei Milano is proud to support its local artists presso Environment, New York; nel 2011 partecipa al Moca e Arte Laguna Prize e alla VI Biennale di Soncino.
12
maggio 2011
Corrado Abate / Giuseppe Spagnulo
Dal 12 al 20 maggio 2011
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
STUDIO MAFFEI MILANO
Milano, Viale Bligny, 39, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 39, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 15-20
Vernissage
12 Maggio 2011, ore 19.00
Autore