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Corrado Agricola / Horst Beyer / Alessandro Secci – Trame
L’esposizione, nell’ambito del programma Vivi Lucca 2023, trae spunto dalla tradizione storica della città lucchese, come “crocevia” della millenaria via della seta per impostare un dialogo tra passato e presente attraverso tre artisti che lavorano con filati, fili elettrici, filamenti cromatici.
Comunicato stampa
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L’esposizione, organizzata dall’Associazione per le arti contemporanee Sincresis di Empoli, presso Villa Bottini a Lucca, con il patrocinio del Comune di Lucca, si inserisce tra gli eventi presentati nell’ambito del bando Vivi Lucca 2023, e trae spunto dalla tradizione storica della città lucchese, come “crocevia” della millenaria via della seta. L’intento del progetto è valorizzare le arti del tessuto, attribuendo rilievo ai filati e ai colori, utilizzati nel mondo medioevale, per impostare un dialogo tra passato e presente, tra la storia socioeconomica di una comunità e l’arte contemporanea, attraverso le opere di tre artisti di diversa origine, che vivono e lavorano nel territorio toscano. Corrado Agricola. Horst Beyer, Alessandro Secci lavorano, rispettivamente, con filati di seta, fili elettrici colorati, filamenti cromatici per elaborare composizioni che possono situarsi lungo il versante dell’astrazione. Concepiscono l’opera nel suo valore strutturale inducendo l’osservatore alla riflessione sul fare arte e sui mezzi che diventano non solo componenti del lavoro, ma che assumono tenuta autonoma.
Le textures di Corrado Agricola diventano “griglie” preziose che comportano di alimentare suggestioni nelle trame raffinate e vibranti che debordano dalla pura astrazione geometrica, giocando su continue variazioni come nei “corpi cosmici”, grumi di filo, di materia luminescente installati come forme globulari, leggere molecole levitanti nello spazio che riflettono, amplificando, la luce naturale e artificiale.
Le opere di Horst Beyer implicano un lavoro di ricerca volto a cogliere l’anima in rame del filo elettrico, conduttore di energia, a riscoprire il flusso naturale della vita nel momento in cui, annullandone la funzionalità e decontestualizzandolo, ne toglie la “pelle” e gli attribuisce valore artistico tramite il gesto manuale, ne modula il “tessuto” fitto in cui emergono “ferite”, aperture simili a voragini che dialogano con il supporto pittorico e assumono la densità di risonanze interiori.
Le installazioni di Alessandro Secci indagano il segno secondo trame in attesa di un ordito in cui talora emerge uno scarto che invita a percorrere con lo sguardo i “fili – segni” tracciati per un itinerario che procede al di là dei limiti della superficie preparata, al di là di schemi prestabiliti o di simbolici cifrari per percepire instabilità e relazioni inconsuete, congiunzioni impreviste, per calarsi nel fondo e intessere nuove trame all’infinito.
Ognuno degli artisti volge la propria ricerca attraversando lo spazio totale in cui lasciare una traccia, un segno come testimonianza di sé, che rivela l’intenzionalità creativa intenta ad intessere un ordito in cui interviene l’accident controllato che rivela la presenza di un sommesso lirismo.
Corrado Agricola, nato a Rosolini (Siracusa) nel 1968, vive e lavora a Firenze. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Sperimenta linguaggi diversi, come la pittura, la fotografia, l’installazione, il video. Ha esposto in numerose personali e collettive nazionali.
Horst Beyer, nato in Germania nel 1960, vive e lavora a Botinaccio, in provincia di Firenze. Come autodidatta ha creato nel corso degli anni installazioni artistiche sperimentando nuove tecniche. Ha esposto in mostre personali e collettive in Cina, Germania, Italia, Slovacchia.
Alessandro Secci vive e lavora a Firenze, dove è nato nel 1965. Utilizza vari media espressivi, come il disegno, la pittura, la scultura. Ha esposto in personali e collettive nazionali e in fiere d’arte.
Le textures di Corrado Agricola diventano “griglie” preziose che comportano di alimentare suggestioni nelle trame raffinate e vibranti che debordano dalla pura astrazione geometrica, giocando su continue variazioni come nei “corpi cosmici”, grumi di filo, di materia luminescente installati come forme globulari, leggere molecole levitanti nello spazio che riflettono, amplificando, la luce naturale e artificiale.
Le opere di Horst Beyer implicano un lavoro di ricerca volto a cogliere l’anima in rame del filo elettrico, conduttore di energia, a riscoprire il flusso naturale della vita nel momento in cui, annullandone la funzionalità e decontestualizzandolo, ne toglie la “pelle” e gli attribuisce valore artistico tramite il gesto manuale, ne modula il “tessuto” fitto in cui emergono “ferite”, aperture simili a voragini che dialogano con il supporto pittorico e assumono la densità di risonanze interiori.
Le installazioni di Alessandro Secci indagano il segno secondo trame in attesa di un ordito in cui talora emerge uno scarto che invita a percorrere con lo sguardo i “fili – segni” tracciati per un itinerario che procede al di là dei limiti della superficie preparata, al di là di schemi prestabiliti o di simbolici cifrari per percepire instabilità e relazioni inconsuete, congiunzioni impreviste, per calarsi nel fondo e intessere nuove trame all’infinito.
Ognuno degli artisti volge la propria ricerca attraversando lo spazio totale in cui lasciare una traccia, un segno come testimonianza di sé, che rivela l’intenzionalità creativa intenta ad intessere un ordito in cui interviene l’accident controllato che rivela la presenza di un sommesso lirismo.
Corrado Agricola, nato a Rosolini (Siracusa) nel 1968, vive e lavora a Firenze. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Sperimenta linguaggi diversi, come la pittura, la fotografia, l’installazione, il video. Ha esposto in numerose personali e collettive nazionali.
Horst Beyer, nato in Germania nel 1960, vive e lavora a Botinaccio, in provincia di Firenze. Come autodidatta ha creato nel corso degli anni installazioni artistiche sperimentando nuove tecniche. Ha esposto in mostre personali e collettive in Cina, Germania, Italia, Slovacchia.
Alessandro Secci vive e lavora a Firenze, dove è nato nel 1965. Utilizza vari media espressivi, come il disegno, la pittura, la scultura. Ha esposto in personali e collettive nazionali e in fiere d’arte.
15
giugno 2023
Corrado Agricola / Horst Beyer / Alessandro Secci – Trame
Dal 15 giugno al 09 luglio 2023
arte contemporanea
Location
VILLA BOTTINI
Lucca, Via Elisa, 9, (Lucca)
Lucca, Via Elisa, 9, (Lucca)
Orario di apertura
da giovedì a domenica ore 16,30 - 19
Vernissage
15 Giugno 2023, 18 - 20
Sito web
Autore
Curatore
Patrocini