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Corrado Bonomi & Gianni Cella – Perché svegliarsi?
una serie di opere recenti dei due artisti, affiancate da un lavoro fatto a quattro mani
Comunicato stampa
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La galleria Arte ed Altro di Gattinara presenta Perché svegliarsi?, la doppia personale di Corrado Bonomi e Gianni Cella (curata da Chiara Argenteri). In mostra, dal 9 giugno al 7 luglio, una serie di opere recenti dei due artisti, affiancate da un lavoro fatto a quattro mani.
Gianni Cella: Perché Svegliarsi? è un’opera in cui ci riconosciamo pienamente, entrambi. Io faccio le testine tutte colorate che poggiano sulle sue nuvole, eteree e rarefatte.
Corrado Bonomi: Riproduce un aspetto della nostra personalità di questi ultimi anni, una dimensione tra lo sveglio e l’addormentato, il cercare qualcosa che assomiglia a un nirvana, a un’oasi di pace e tranquillità. Deve essere un desiderio, conscio o inconscio che sia, che abbiamo entrambi. E in quest’opera, finalmente, i due amici si trovano e si ritagliano un piccolo posto dove riposarsi, un angolo di sospensione, l’oblio, dove lasciarsi andare veramente tra le braccia di Morfeo.
La scelta artistica di conoscere il mondo attraverso i sensi di un bambino non è una novità per la ricerca. Però è un dato di fatto che tale approccio alla realtà abbia conquistato gli onori delle cronache e sia andato costituendo un movimento, una necessità espressiva, forse solo durante gli ultimi vent’anni. Questo probabilmente a causa del galoppante infantilismo dell’intera società, dove le logiche che regolano i comportamenti e i rapporti sembrano più legate a desideri, reazioni e istinti immaturi. Dalle top model che aspettano l’ora di ricreazione per rifugiarsi in discoteche stile Gardaland ai ragazzotti che strepitano per un giocattolone rosso da 300 cavalli, dalle liti isteriche per un nonnulla alla Playstation acquistata per il bambino, che la chiedeva in continuazione, ma che non riesce mai a trovarla libera. Il mondo occidentale sta tornando indietro, ai primi anni di vita. Forse per non sentirsi caricato delle terribili responsabilità che ha ora sulle sorti del pianeta, o magari perché nell’era della tecnologia fac-totum si sente maggiormente il bisogno di risvegliare antiche emozioni, pulsioni. Gli artisti, che anticipano e rispondono alle sollecitazioni del mondo, questi bisogni li hanno sentiti per tempo.
Corrado Bonomi e Gianni Cella vivono in un mondo fatto di giochi, sproporzioni, personaggi surreali. Tutti, chi più, chi meno, possiedono ancora delle pulsioni adolescenziali. Loro le verificano e freddamente le traducono in opere d’arte. I loro lavori possiedono del sarcasmo, una forte componente di cinismo. Hanno qualcosa della comicità sferzante e demenziale alla Monthy Pyton, fatta di sproloqui surreali e sovversivi alla Groucho marx. Ricordano tanto una tendenza tutta italiana che ha in Maurizio Cattelan la punta dell’iceberg. Cercano di spiazzare, di proporre la realtà sotto altri punti di vista. Anche i bambini sono cinici, ma lo fanno in maniera involontaria. Bonomi e Cella agiscono invece consciamente: è sempre la ragione che predomina nella traduzione, nel passaggio dalla pulsione adolescenziale al mondo adulto. I due artisti giocano con l’arte, sono attratti dal paradosso, dall’assurdità. Inseriscono distorsioni in un sistema che tutti conoscono. Le loro opere assomigliano a ready made recuperati nel patrimonio, nell’immaginario collettivo, per un’arte che è a portata di tutti.
Gianni Cella: Perché Svegliarsi? è un’opera in cui ci riconosciamo pienamente, entrambi. Io faccio le testine tutte colorate che poggiano sulle sue nuvole, eteree e rarefatte.
Corrado Bonomi: Riproduce un aspetto della nostra personalità di questi ultimi anni, una dimensione tra lo sveglio e l’addormentato, il cercare qualcosa che assomiglia a un nirvana, a un’oasi di pace e tranquillità. Deve essere un desiderio, conscio o inconscio che sia, che abbiamo entrambi. E in quest’opera, finalmente, i due amici si trovano e si ritagliano un piccolo posto dove riposarsi, un angolo di sospensione, l’oblio, dove lasciarsi andare veramente tra le braccia di Morfeo.
La scelta artistica di conoscere il mondo attraverso i sensi di un bambino non è una novità per la ricerca. Però è un dato di fatto che tale approccio alla realtà abbia conquistato gli onori delle cronache e sia andato costituendo un movimento, una necessità espressiva, forse solo durante gli ultimi vent’anni. Questo probabilmente a causa del galoppante infantilismo dell’intera società, dove le logiche che regolano i comportamenti e i rapporti sembrano più legate a desideri, reazioni e istinti immaturi. Dalle top model che aspettano l’ora di ricreazione per rifugiarsi in discoteche stile Gardaland ai ragazzotti che strepitano per un giocattolone rosso da 300 cavalli, dalle liti isteriche per un nonnulla alla Playstation acquistata per il bambino, che la chiedeva in continuazione, ma che non riesce mai a trovarla libera. Il mondo occidentale sta tornando indietro, ai primi anni di vita. Forse per non sentirsi caricato delle terribili responsabilità che ha ora sulle sorti del pianeta, o magari perché nell’era della tecnologia fac-totum si sente maggiormente il bisogno di risvegliare antiche emozioni, pulsioni. Gli artisti, che anticipano e rispondono alle sollecitazioni del mondo, questi bisogni li hanno sentiti per tempo.
Corrado Bonomi e Gianni Cella vivono in un mondo fatto di giochi, sproporzioni, personaggi surreali. Tutti, chi più, chi meno, possiedono ancora delle pulsioni adolescenziali. Loro le verificano e freddamente le traducono in opere d’arte. I loro lavori possiedono del sarcasmo, una forte componente di cinismo. Hanno qualcosa della comicità sferzante e demenziale alla Monthy Pyton, fatta di sproloqui surreali e sovversivi alla Groucho marx. Ricordano tanto una tendenza tutta italiana che ha in Maurizio Cattelan la punta dell’iceberg. Cercano di spiazzare, di proporre la realtà sotto altri punti di vista. Anche i bambini sono cinici, ma lo fanno in maniera involontaria. Bonomi e Cella agiscono invece consciamente: è sempre la ragione che predomina nella traduzione, nel passaggio dalla pulsione adolescenziale al mondo adulto. I due artisti giocano con l’arte, sono attratti dal paradosso, dall’assurdità. Inseriscono distorsioni in un sistema che tutti conoscono. Le loro opere assomigliano a ready made recuperati nel patrimonio, nell’immaginario collettivo, per un’arte che è a portata di tutti.
09
giugno 2007
Corrado Bonomi & Gianni Cella – Perché svegliarsi?
Dal 09 giugno al 07 luglio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTE & ALTRO
Gattinara, Piazza Italia, 24, (Vercelli)
Gattinara, Piazza Italia, 24, (Vercelli)
Vernissage
9 Giugno 2007, ore 18
Autore
Curatore