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Corrado Bonomi – Sardine 2000
Tutti sanno (più o meno) chi sono i grandi giovani che hanno promosso, secondo la vulgata mediatica, l’attuale movimento delle Sardine ma fino ad ora non si sapeva chi ne era o ne sarebbe il “Grande Vecchio”. La mostra svela che sarebbe Lino Baldini storico gallerista piacentino, fondatore e gestore per anni della Galleria Placentia Arte che ha promosso molti giovani talenti.
Comunicato stampa
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Sabato 7 Dicembre alle ore 18 si inaugura presso lo Studio Baldini art gallery in via Scalabrini 122 a Piacenza la mostra “Sardine 2000” (7 dicembre 2019-8 febbraio 2020)
Tutti sanno (più o meno) chi sono i grandi giovani che hanno promosso, secondo la vulgata mediatica, l’attuale movimento delle Sardine ma fino ad ora non si sapeva chi ne era o ne sarebbe il “Grande Vecchio”.
L’attuale mostra “Sardine 2000“ oggi ci disvela che il grande vecchio altri non sarebbe che Lino Baldini storico gallerista piacentino (fondatore e gestore per anni della Galleria Placentia Arte che ha promosso molti giovani talenti).
E’ lui infatti che in tempi non sospetti ha prodotto e realizzato nel 1995 la mostra “Mille e non più Mille” ad Arte Fiera di Bologna (Bologna, si badi bene, città dove è nato l’attuale movimento… tutto ritorna… tutto si tiene…) in cui l’artista Corrado Bonomi ha esposto 1000 scatolette di sardine semiaperte dal cui fondo occhieggiava il simpatico pesce (multicolore nella finzione creativa di ieri e di oggi).
A conferma che l’opera d’arte ha spesso un carattere polisemico, cioè assume significati anche diversi soggettivamente nello sguardo del fruitore ed oggettivamente nel suo interagire con la realtà e con lo sviluppo temporale, questo lavoro che nel 1995 ci parlava della imminente soglia del nuovo secolo e delle speranze riposte in un radioso progresso che questa scadenza portava con sé (speranze in gran parte frustrate) e contemporaneamente delle paure di un futuro incognito (paure poi concretizzatesi anche più dell’immaginabile) oggi immergersi nella Wunderkammer allestita nello spazio di via Scalabrini si hanno sensazioni simili ed al tempo diverse.
In un primo momento si è piacevolmente colpiti dal fatto di essere circondati-accolti nell’insieme di queste allegre creature che finalmente possono emergere dalla loro scatoletta-prigione che qualcuno ha aperto a metà. Ma contemporaneamente si è colti dal pensiero-incubo che quelle stesse scatolette possano presto rinchiudersi, anche su di noi.
Chi ha in mano le redini di quella Società Liquida magistralmente teorizzata da Zygmunt Bauman ha imparato che si possono tollerare (fino a che rimangono liquidi) anche movimenti di opposizioni agli interessi consolidati purché siano controllabili con l’uso manipolatorio degli strumenti mass media e social media e purché la chiave della scatoletta sia in mano a LORO e possano usarla quando lo ritengano necessario.
Forse l’attuale mostra ci parla anche di questo: della speranza che noi fruitori-attori coltiviamo di potere aprire completamente le scatolette esposte e della nostra paura che siano invece LORO ad avere il potere di richiuderle.
Professor Benjamin Walker
University of Camberra
Tutti sanno (più o meno) chi sono i grandi giovani che hanno promosso, secondo la vulgata mediatica, l’attuale movimento delle Sardine ma fino ad ora non si sapeva chi ne era o ne sarebbe il “Grande Vecchio”.
L’attuale mostra “Sardine 2000“ oggi ci disvela che il grande vecchio altri non sarebbe che Lino Baldini storico gallerista piacentino (fondatore e gestore per anni della Galleria Placentia Arte che ha promosso molti giovani talenti).
E’ lui infatti che in tempi non sospetti ha prodotto e realizzato nel 1995 la mostra “Mille e non più Mille” ad Arte Fiera di Bologna (Bologna, si badi bene, città dove è nato l’attuale movimento… tutto ritorna… tutto si tiene…) in cui l’artista Corrado Bonomi ha esposto 1000 scatolette di sardine semiaperte dal cui fondo occhieggiava il simpatico pesce (multicolore nella finzione creativa di ieri e di oggi).
A conferma che l’opera d’arte ha spesso un carattere polisemico, cioè assume significati anche diversi soggettivamente nello sguardo del fruitore ed oggettivamente nel suo interagire con la realtà e con lo sviluppo temporale, questo lavoro che nel 1995 ci parlava della imminente soglia del nuovo secolo e delle speranze riposte in un radioso progresso che questa scadenza portava con sé (speranze in gran parte frustrate) e contemporaneamente delle paure di un futuro incognito (paure poi concretizzatesi anche più dell’immaginabile) oggi immergersi nella Wunderkammer allestita nello spazio di via Scalabrini si hanno sensazioni simili ed al tempo diverse.
In un primo momento si è piacevolmente colpiti dal fatto di essere circondati-accolti nell’insieme di queste allegre creature che finalmente possono emergere dalla loro scatoletta-prigione che qualcuno ha aperto a metà. Ma contemporaneamente si è colti dal pensiero-incubo che quelle stesse scatolette possano presto rinchiudersi, anche su di noi.
Chi ha in mano le redini di quella Società Liquida magistralmente teorizzata da Zygmunt Bauman ha imparato che si possono tollerare (fino a che rimangono liquidi) anche movimenti di opposizioni agli interessi consolidati purché siano controllabili con l’uso manipolatorio degli strumenti mass media e social media e purché la chiave della scatoletta sia in mano a LORO e possano usarla quando lo ritengano necessario.
Forse l’attuale mostra ci parla anche di questo: della speranza che noi fruitori-attori coltiviamo di potere aprire completamente le scatolette esposte e della nostra paura che siano invece LORO ad avere il potere di richiuderle.
Professor Benjamin Walker
University of Camberra
07
dicembre 2019
Corrado Bonomi – Sardine 2000
Dal 07 dicembre 2019 all'otto febbraio 2020
arte contemporanea
Location
STUDIO BALDINI ART GALLERY
Piacenza, Via Giovanni Battista Scalabrini, 122/C, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Battista Scalabrini, 122/C, (Piacenza)
Orario di apertura
da martedi a sabato 16-19
Vernissage
7 Dicembre 2019, Ore 18
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico