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Corrado Damiani – Arte in Serra
La personale che Damiani propone al visitatore è uno spaccato della sua produzione degli ultimi quindici anni in anticipo sull’antologica che verrà
Comunicato stampa
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Sabato 22 ottobre alle ore 11.30 opening della personale di Corrado Damiani Arte in Serra, la serra è quella della Villa Revoltella in via de Marchesetti 37. La Villa, lascito del Barone alla città, domina Trieste da una collina ed è circondata da un magnifico parco nel quale tra il 1858 e il 1862 venne realizzata in stile neogotico la “Serra dei fiori”, oggi destinata a singolari appuntamenti con l’arte contemporanea.
La personale che Damiani propone al visitatore è uno spaccato della sua produzione degli ultimi quindici anni in anticipo sull’antologica che verrà.
Un percorso tra opere di grandi dimensioni, opere-installazioni, sculture e sculto-pitture, attraverso il quale l’artista delinea il corso dell’umanità in un’indagine con la materia ed il significato: colori e oggetti che si fondono e si combinano in una visione iconografica dell’esistenza. In ognuna delle opere il fruitore troverà il significato che gli è consono, ciò che vorrà vedere, il “non detto” e il “non luogo” o semplicemente la materializzazione delle idee dell’artista che ha utilizzato le tecniche più disparate e i materiali diversi per raggiungere la sua opera che rimanda ancora più tangibili i suoi messaggi.
Le composizioni di Damiani sono autonome, al di fuori di tradizionali canoni pittorici come l’assemblaggio costituito dal telaio di una finestra di una vecchia casa triestina diventa la cornice delle sue celebri calcografie-zincofusioni Le stagioni. L’artista, nell’opera-installazione, accosta l’oggetto comune senza modificarlo alla tecnica grafica Zincofusione da lui inventata negli anni Ottanta, amalgamandole con lacche policrome arricchite dall’oro foglia. Un risultato di particolare effetto visivo, un messaggio esistenziale condensato come nelle grandi opere Origine e Mondo che conducono all’Essere disintegrato, intorno temporali, l’emblematica composizione della Fenice, il Demone del Terrore, ma anche la natura: è il tempo il filo conduttore della mostra, inteso come spazio e come cicli climatici.
Dopo Venezia, nella prestigiosa Fenice Gallery, la medievale Torre Strozzi, il Museo del Divenire e la magica Serra triestina, quest’anno l’arte di Corrado Damiani sarà ospitata nel Museo dello Sharjah e a Firenze, nella Fortezza da Basso, sede abituale della prestigiosa Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea, alla sua 5° edizione, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il riconoscimento delle Nazioni Unite nel programma Dialogo fra le civiltà. La giuria guidata da John T. Spike e composta da direttori di musei internazionali e noti critici quali Barbara Rose, R. B. Bhaskaran, Julian Zugazagoitia avrà il compito di assegnare il premio Lorenzo il Magnifico tra gli oltre 800 artisti provenienti da più di 70 paesi. Corrado Damiani, che è stato invitato e rappresenterà l’Italia, allestirà nei suoi spazi alcune pitto-sculture e l’installazione pubblicata nel catalogo ufficiale della Biennale.
Patrizia Grandis
La personale che Damiani propone al visitatore è uno spaccato della sua produzione degli ultimi quindici anni in anticipo sull’antologica che verrà.
Un percorso tra opere di grandi dimensioni, opere-installazioni, sculture e sculto-pitture, attraverso il quale l’artista delinea il corso dell’umanità in un’indagine con la materia ed il significato: colori e oggetti che si fondono e si combinano in una visione iconografica dell’esistenza. In ognuna delle opere il fruitore troverà il significato che gli è consono, ciò che vorrà vedere, il “non detto” e il “non luogo” o semplicemente la materializzazione delle idee dell’artista che ha utilizzato le tecniche più disparate e i materiali diversi per raggiungere la sua opera che rimanda ancora più tangibili i suoi messaggi.
Le composizioni di Damiani sono autonome, al di fuori di tradizionali canoni pittorici come l’assemblaggio costituito dal telaio di una finestra di una vecchia casa triestina diventa la cornice delle sue celebri calcografie-zincofusioni Le stagioni. L’artista, nell’opera-installazione, accosta l’oggetto comune senza modificarlo alla tecnica grafica Zincofusione da lui inventata negli anni Ottanta, amalgamandole con lacche policrome arricchite dall’oro foglia. Un risultato di particolare effetto visivo, un messaggio esistenziale condensato come nelle grandi opere Origine e Mondo che conducono all’Essere disintegrato, intorno temporali, l’emblematica composizione della Fenice, il Demone del Terrore, ma anche la natura: è il tempo il filo conduttore della mostra, inteso come spazio e come cicli climatici.
Dopo Venezia, nella prestigiosa Fenice Gallery, la medievale Torre Strozzi, il Museo del Divenire e la magica Serra triestina, quest’anno l’arte di Corrado Damiani sarà ospitata nel Museo dello Sharjah e a Firenze, nella Fortezza da Basso, sede abituale della prestigiosa Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea, alla sua 5° edizione, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il riconoscimento delle Nazioni Unite nel programma Dialogo fra le civiltà. La giuria guidata da John T. Spike e composta da direttori di musei internazionali e noti critici quali Barbara Rose, R. B. Bhaskaran, Julian Zugazagoitia avrà il compito di assegnare il premio Lorenzo il Magnifico tra gli oltre 800 artisti provenienti da più di 70 paesi. Corrado Damiani, che è stato invitato e rappresenterà l’Italia, allestirà nei suoi spazi alcune pitto-sculture e l’installazione pubblicata nel catalogo ufficiale della Biennale.
Patrizia Grandis
22
ottobre 2005
Corrado Damiani – Arte in Serra
Dal 22 ottobre al 06 novembre 2005
arte contemporanea
Location
VILLA REVOLTELLA
Trieste, Via Carlo De Marchesetti, 37, (Trieste)
Trieste, Via Carlo De Marchesetti, 37, (Trieste)
Orario di apertura
11-13 e 14-17
Vernissage
22 Ottobre 2005, ore 11.30
Sito web
www.artedamiani.it
Autore
Curatore