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Cosa si prova ad avere un suono in testa? Prima traccia: Spostamenti e ridefinizioni
C’era uno spazio in disuso e c’era l’interesse per il suono, i segni e l’impero del linguaggio.
Li abbiamo messi insieme pensando alla transitorietà di questo luogo, ex sede della Galleria
Romberg ora in destinazione d’uso, e alla sua attuale natura di passaggio.
Abbiamo riflettuto sui diversi tipi di linguaggi e sulla possibilità, non solo di contaminarsi a
vicenda, ma di cedersi il passo.
Accade così che da vibrazioni sonore si generino incisioni (Alessandro Fornaci), che un corpo
di donna sia elevato a strumento musicale (Silvia Giambrone), che la parola ridefinisca il
reale (Alessandro De Francesco), che flussi esterni, anche suoni piccoli ed insignificanti, desoggettivati
e rielaborati ci calino in nuove prospettive sensoriali dell’esistente (Roberto
Pugliese)…
Cosa si prova ad avere un suono in testa? Prima traccia: Spostamenti e ridefinizioni
Roma, Piazza De' Ricci, 127, (Roma)