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Cos’è il contemporaneo? 4. L’arte si racconta – Salottobuono
Il terzo incontro di Cos’è il contemporaneo? 4 ospita Salottobuono. Studio di progettazione, nasce come collettore di esperienze di indagine dello spazio urbano, alla ricerca di strategie di trasformazione.
Comunicato stampa
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Salottobuono – L'UNICA ARCHITETTURA SARÀ LA NOSTRA VITA
Alla fine degli anni Sessanta la nuova generazione di architetti porta i temi della rivolta studentesca dall’Università all’interno della pratica architettonica. Il rifiuto dell’eredità del Movimento Moderno e la contestazione al sistema nel suo complesso generano un fertile decennio di sperimentazione architettonica, poi riassunto da Germano Celant con il termine di “Architettura Radicale”. Al di là di una facile corrispondenza della parola “radicale” con un certo ambito di estremismo politico e culturale, o – su un altro piano – con un ritorno ad una forma di purezza primitiva dettata dal rifiuto della tecnologia e dalle forme di comodità contemporanea, cosa significa essere radicali in un tempo in cui ogni strada sembra già percorsa, ogni pensiero già sviscerato? Dove risiede, oggi, la
possibilità di una rivolta? Dove lo stesso pensiero di un rifiuto quando tutto è a nostra immediata disposizione? Siamo ancora capaci di pensare la vita in termini radicali?
Architetture per cerimonie sconosciute. Istruzioni per dispositivi ignoti. Atlanti per mondi inesplorati. Guide per città indecifrabili. Nuove forme di vita radicale. L'unica architettura sarà la nostra vita!
Salottobuono – portfolio
Salottobuono è uno studio di progettazione con sede a Venezia. Nasce come collettore di diverse esperienze di ricerca e produzione progettuale. Indaga lo spazio urbano alla ricerca di dispositivi in grado di innescare strategie di trasformazione: temi e programmi diventano l’occasione per analisi diagrammatiche o per l’elaborazione di visioni paradossali. L’attività di Salottobuono si articola in concorsi, attività didattica, progetti editoriali e incarichi di progettazione. Dal 2007 Salottobuono è editor della rubrica “Istruzioni per l’uso” nella rivista «Abitare». Attraverso l’analisi e l’elaborazione di disegni e diagrammi originali si intende dotare il lettore di un efficace strumento di comprensione
dei progetti pubblicati. Il lavoro di Salottobuono è stato presentato recentemente in occasione di conferenze tenute presso: Università Iuav di Venezia, Politecnico di Milano, UC Berkeley, UrbanLab – Lussemburgo, Festarch – Cagliari, Universität der Künste – Berlino, Architectural Association – London. Nel 2008 lo studio ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nella sezione “L’Italia cerca casa – Housing Italy”, all’interno del Padiglione Italiano. Nel 2010 ha pubblicato “Manual of Decolonization”, un manuale per la trasformazione degli insediamenti israeliani nella West Bank. Salottobuono è stato incaricato, in collaborazione con Francesco Librizzi, della progettazione dell’allestimento del Padiglione Italiano per la XII Biennale di Architettura di Venezia.
Alla fine degli anni Sessanta la nuova generazione di architetti porta i temi della rivolta studentesca dall’Università all’interno della pratica architettonica. Il rifiuto dell’eredità del Movimento Moderno e la contestazione al sistema nel suo complesso generano un fertile decennio di sperimentazione architettonica, poi riassunto da Germano Celant con il termine di “Architettura Radicale”. Al di là di una facile corrispondenza della parola “radicale” con un certo ambito di estremismo politico e culturale, o – su un altro piano – con un ritorno ad una forma di purezza primitiva dettata dal rifiuto della tecnologia e dalle forme di comodità contemporanea, cosa significa essere radicali in un tempo in cui ogni strada sembra già percorsa, ogni pensiero già sviscerato? Dove risiede, oggi, la
possibilità di una rivolta? Dove lo stesso pensiero di un rifiuto quando tutto è a nostra immediata disposizione? Siamo ancora capaci di pensare la vita in termini radicali?
Architetture per cerimonie sconosciute. Istruzioni per dispositivi ignoti. Atlanti per mondi inesplorati. Guide per città indecifrabili. Nuove forme di vita radicale. L'unica architettura sarà la nostra vita!
Salottobuono – portfolio
Salottobuono è uno studio di progettazione con sede a Venezia. Nasce come collettore di diverse esperienze di ricerca e produzione progettuale. Indaga lo spazio urbano alla ricerca di dispositivi in grado di innescare strategie di trasformazione: temi e programmi diventano l’occasione per analisi diagrammatiche o per l’elaborazione di visioni paradossali. L’attività di Salottobuono si articola in concorsi, attività didattica, progetti editoriali e incarichi di progettazione. Dal 2007 Salottobuono è editor della rubrica “Istruzioni per l’uso” nella rivista «Abitare». Attraverso l’analisi e l’elaborazione di disegni e diagrammi originali si intende dotare il lettore di un efficace strumento di comprensione
dei progetti pubblicati. Il lavoro di Salottobuono è stato presentato recentemente in occasione di conferenze tenute presso: Università Iuav di Venezia, Politecnico di Milano, UC Berkeley, UrbanLab – Lussemburgo, Festarch – Cagliari, Universität der Künste – Berlino, Architectural Association – London. Nel 2008 lo studio ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nella sezione “L’Italia cerca casa – Housing Italy”, all’interno del Padiglione Italiano. Nel 2010 ha pubblicato “Manual of Decolonization”, un manuale per la trasformazione degli insediamenti israeliani nella West Bank. Salottobuono è stato incaricato, in collaborazione con Francesco Librizzi, della progettazione dell’allestimento del Padiglione Italiano per la XII Biennale di Architettura di Venezia.
03
marzo 2011
Cos’è il contemporaneo? 4. L’arte si racconta – Salottobuono
03 marzo 2011
incontro - conferenza
Location
SCUDERIE DI PALAZZO MORONI
Padova, Via VIII Febbraio, (Padova)
Padova, Via VIII Febbraio, (Padova)
Vernissage
3 Marzo 2011, ore 17-19 sala Paladin
Sito web
www.fondazionemarch.org
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