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Cosimo Terlizzi
Quella con Terlizzi è una collaborazione fervida grazie alla molteplicità di linguaggi adottati dall’artista fino a rendere il suo lavoro sempre rinnovato e carico di spunti
Comunicato stampa
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Il 1 marzo inaugura, presso l’Associazione Cenacolo Felice Casorati in Campidoglio, la personale dell’artista Cosimo Terlizzi.
Quella con Terlizzi è una collaborazione fervida grazie alla molteplicità di linguaggi adottati dall'artista fino a rendere il suo lavoro sempre rinnovato e carico di spunti. Gli strumenti utilizzati da Terlizzi vanno dalla fotografia al video sino alla messa in scena di performance che hanno lo scopo di indagare temi profondamente connessi al linguaggio del corpo. Un esempio è dato dalla performace “Dicei modi di arredenrsi”, curata da delia Gianti e che venne presentata dalla Provincia di Torino come “compedio” al dibattito
Il percorso espositivo della personale, che inaugura il 1 marzo, è costituito da una serie di immagini fotografiche dove ambienti, oggetti e corpi creano un contesto unico spesso espresso attraverso i contrasti. Riportiamo di seguito una dichiarazione dello stesso Terlizzi che inende chiarire gli intenti di questa mostra:
“Gli interni sono disseminati di oggetti di uso quotidiano e di presenze umane in simbiosi col tutto. Il tutto è un miscuglio di plastiche, vetri e carne in forma di consumo, prodotti, nature morte che si riflettono nel ritratto umano.
Ogni oggetto parla del tempo; ogni oggetto è mediatore dell'estasi e del torpore.
Le presenze degli scatti fotografici sono colti in un momento di sollevazione verso un orizzonte incombente e sconosciuto.
I prodotti industriali sono affiancati alla natura in un confronto che c'é, ma pare diventare surreale”.
Quella con Terlizzi è una collaborazione fervida grazie alla molteplicità di linguaggi adottati dall'artista fino a rendere il suo lavoro sempre rinnovato e carico di spunti. Gli strumenti utilizzati da Terlizzi vanno dalla fotografia al video sino alla messa in scena di performance che hanno lo scopo di indagare temi profondamente connessi al linguaggio del corpo. Un esempio è dato dalla performace “Dicei modi di arredenrsi”, curata da delia Gianti e che venne presentata dalla Provincia di Torino come “compedio” al dibattito
Il percorso espositivo della personale, che inaugura il 1 marzo, è costituito da una serie di immagini fotografiche dove ambienti, oggetti e corpi creano un contesto unico spesso espresso attraverso i contrasti. Riportiamo di seguito una dichiarazione dello stesso Terlizzi che inende chiarire gli intenti di questa mostra:
“Gli interni sono disseminati di oggetti di uso quotidiano e di presenze umane in simbiosi col tutto. Il tutto è un miscuglio di plastiche, vetri e carne in forma di consumo, prodotti, nature morte che si riflettono nel ritratto umano.
Ogni oggetto parla del tempo; ogni oggetto è mediatore dell'estasi e del torpore.
Le presenze degli scatti fotografici sono colti in un momento di sollevazione verso un orizzonte incombente e sconosciuto.
I prodotti industriali sono affiancati alla natura in un confronto che c'é, ma pare diventare surreale”.
01
marzo 2007
Cosimo Terlizzi
Dal primo al 20 marzo 2007
arte contemporanea
Location
CENACOLO FELICE CASORATI
Torino, Via Balme, 20, (Torino)
Torino, Via Balme, 20, (Torino)
Autore
Curatore