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Cosmesi – avvisaglie di un cedimento strutturale_terzo grado
Di Eva Geatti e Nicola Toffolini con la collaborazione tecnica di Michele Bazzana e per le sonorità di Lorenzo Commisso e Daniele Quadrelli.
Comunicato stampa
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AVVISAGLIE DI UN CEDIMENTO STRUTTURALE:
Ora possediamo un nostro spazio, immacolato ed oblungo.
Dove persone ed oggetti diventano presenze semplici, uguali e legate.
Gli oggetti posti all’interno di questo perimetro sterile ci si spiegano davanti per delimitare e caratterizzare un ambiente simbolico.
La persona, un abitante di situazioni, compone geometrie e costruisce dissonanze nello spazio, trasformandolo ed aprendolo alla decontestualizzazione.
Lo spazio è comunque limpido, senza oscurità, un luogo di certezze e di semplici sicurezze che l’abitante gestisce con disinvoltura ed in assoluta solitudine.
La routine scandisce il tempo di un’esistenza protetta e sicura fatta di movimenti precisi all’interno di un luogo perfettamente conosciuto.
Situazioni standard.
Un gradevole ed apparente stato di quiete.
Nell’attimo buio in cui tutto questo crolla, si modifica radicalmente il modo di stare ed il bisogno di appellarsi a qualcuno spinge alla parola. Tutto è grande e troppo complesso; quello che era familiare ora risulta mostruoso. Non c’è più modo di mantenere il contatto con tutto il resto.
Da questo momento gli oggetti non sono più associazione poetica di pensiero, presenze omogenee alla persona ed allo spazio, ma diventano incastri macchinosi e cattivi compagni.
AVVISAGLIE DI UN CEDIMENTO STRUTTURALE:
Il volume dell'architettura: 3000 x 4500 x 6000 mm concepita come organismo attivo che si integra allo spazio per rigenerarlo.
Creare dal nulla un ambiente è in questo caso un modo per muovere un'analisi.
Si crea fisicamente uno spazio, lo si guarda da punti diversi, in senso letterale e metaforico, e si cerca nei nuovi limiti, il modo appropriato per muoversi e vivere.
L'azione scenica si muove verso le potenzialità tecniche e tecnologiche dello spazio.
Si sfrutta un modo discreto di stare in scena, per far si che la complessità tecnica venga neutralizzata e dia corpo a un progetto formalmente semplice capace però di relazionarsi con il fruitore da oggetto vivente.
Si tratta di un tentativo, un nuovo esperimento per giocare con il limite tra azione e fruizione, in cui i gesti, le parole, le sonorità elettroniche e le macchine sfondano la “scena” per scontrarsi frontalmente ed abitare anche lo spazio deputato all'osservatore, integrandolo col processo in atto.
Produzione di Hicetnunch 2003 e del Comune di San Vito al Tagliamento.
Progetto, impianto, drammaturgia e dinamica dei suoni di Eva Geatti e Nicola Toffolini con la collaborazione tecnica di Michele Bazzana e, per le sonorità, di Lorenzo Commisso e Daniele Quadrelli.
Cosmesi: E' un progetto attivato da Eva Geatti e Nicola Toffolini nell'anno 2002.
Ora possediamo un nostro spazio, immacolato ed oblungo.
Dove persone ed oggetti diventano presenze semplici, uguali e legate.
Gli oggetti posti all’interno di questo perimetro sterile ci si spiegano davanti per delimitare e caratterizzare un ambiente simbolico.
La persona, un abitante di situazioni, compone geometrie e costruisce dissonanze nello spazio, trasformandolo ed aprendolo alla decontestualizzazione.
Lo spazio è comunque limpido, senza oscurità, un luogo di certezze e di semplici sicurezze che l’abitante gestisce con disinvoltura ed in assoluta solitudine.
La routine scandisce il tempo di un’esistenza protetta e sicura fatta di movimenti precisi all’interno di un luogo perfettamente conosciuto.
Situazioni standard.
Un gradevole ed apparente stato di quiete.
Nell’attimo buio in cui tutto questo crolla, si modifica radicalmente il modo di stare ed il bisogno di appellarsi a qualcuno spinge alla parola. Tutto è grande e troppo complesso; quello che era familiare ora risulta mostruoso. Non c’è più modo di mantenere il contatto con tutto il resto.
Da questo momento gli oggetti non sono più associazione poetica di pensiero, presenze omogenee alla persona ed allo spazio, ma diventano incastri macchinosi e cattivi compagni.
AVVISAGLIE DI UN CEDIMENTO STRUTTURALE:
Il volume dell'architettura: 3000 x 4500 x 6000 mm concepita come organismo attivo che si integra allo spazio per rigenerarlo.
Creare dal nulla un ambiente è in questo caso un modo per muovere un'analisi.
Si crea fisicamente uno spazio, lo si guarda da punti diversi, in senso letterale e metaforico, e si cerca nei nuovi limiti, il modo appropriato per muoversi e vivere.
L'azione scenica si muove verso le potenzialità tecniche e tecnologiche dello spazio.
Si sfrutta un modo discreto di stare in scena, per far si che la complessità tecnica venga neutralizzata e dia corpo a un progetto formalmente semplice capace però di relazionarsi con il fruitore da oggetto vivente.
Si tratta di un tentativo, un nuovo esperimento per giocare con il limite tra azione e fruizione, in cui i gesti, le parole, le sonorità elettroniche e le macchine sfondano la “scena” per scontrarsi frontalmente ed abitare anche lo spazio deputato all'osservatore, integrandolo col processo in atto.
Produzione di Hicetnunch 2003 e del Comune di San Vito al Tagliamento.
Progetto, impianto, drammaturgia e dinamica dei suoni di Eva Geatti e Nicola Toffolini con la collaborazione tecnica di Michele Bazzana e, per le sonorità, di Lorenzo Commisso e Daniele Quadrelli.
Cosmesi: E' un progetto attivato da Eva Geatti e Nicola Toffolini nell'anno 2002.
19
marzo 2004
Cosmesi – avvisaglie di un cedimento strutturale_terzo grado
Dal 19 al 20 marzo 2004
performance - happening
Location
DA MARISA GALLERY @ XM24
Bologna, Via Aristotile Fioravanti, 24, (Bologna)
Bologna, Via Aristotile Fioravanti, 24, (Bologna)
Vernissage
19 Marzo 2004, Venerdi 19 Marzo ore 21.00
Sabato 20 Marzo ore 22.15
Sito web
www.laboxm.org