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Cosmin Moldovan – Fragments of red memories
Si e’ inaugurata a Rieti la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea ‘MACHINA’, Associazione culturale che opéra negli spazi restaurati delle Officine Varrone sotto l’egida della Fondazione Varrone.
Comunicato stampa
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i e’ inaugurata a Rieti la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea ‘MACHINA’, Associazione culturale che opéra negli spazi restaurati delle Officine Varrone sotto l’egida della Fondazione Varrone.
La prima Mostra in programma: ‘Fragments of red memories del giovane scultore romeno Cosmin Moldovan ha suscitato un discreto interesse nelle autorità politiche, nelle personalità del mondo culturale ed artistico e nel numeroso publico intervenuto alla inaugurazione. Si allegano il catalogo della Mostra con una presentazione del Direttore della Galleria, Claudio Scorretti ed alcune foto della inaugurazione e delle opere. La mostra restera’ aperta sino al 15 settembre.
Introduzione alla Galleria
La mission della Galleria è quella di promuovere artisti emergenti o affermati sul territorio (Rieti) e di presentare un panorama internazionale delle nuove tendenze dell’arte contemporanea, con particolare riguardo ai paesi emergenti della East Europe (Romania, Ungheria, Bulgaria, Rep. Moldova, Ucraina etc). Le finalità della galleria non saranno quelle di ‘vendere’ arte moderna e contemporanea ma di promuoverla sia localmente che per quanti (collezionisti, investitori, istituzioni) vorranno avvalersi dell’expertise di ‘art advisor’ della galleria per approfondire il mercato dell’arte nella sua duplice valenza artistica e come bene da collezione e da investimento, soprattutto per quanto riguarda i mercati emergenti.
Introduzione a Cosmin Moldovan e alla Mostra (dalla brochure)
‘…. Non a caso, Cosmin si lamenta che l’avvento del West – quasi fosse la ripetizione di un’epopea - abbia travolto e seppellito il rosso brillante ed il giallo incandescente della sua sognante ed elementare infanzia comunista. La valanga di forme variegate e di colori rutilanti sopravvenuti con il West non solo ha cancellato i colori della memoria ma ha anche appiedato i protagonisti a cavallo di un’epopea. Cosmin rimette in movimento la sua giostra di ‘cavalli di Troia’ che portano a cassetta – e non nella pancia – i poetici e sognanti protagonisti d’un tempo: i combattenti per gli ideali ed i reduci stupiti delle officine e degli altiforni. Una ‘working class’ d’antan passata – se non spremuta - attraverso la cruna dei sogni.
Rispetto agli ‘oggetti d’affezione’ di Man Ray o al ready made duchampiano, alla ricca stagione della Pop Art americana e dell’arte povera italiana, la componente concettuale del ‘recupero’ dei torsi di legno di Moldovan e’ piu pacata mentre marcato risulta il gioco linguistico e la costruzione poetica dei titoli (che, non ostentatamente, abbiamo voluto rendere in quattro lingue).
L’ars combinatoria assegnata ai materiali segue una pratica neo-dadaista o social-dadaista in chiave ironica, dove il riciclaggio e la centrifuga dei simboli e degli oggetti rappresenta per intero anche una societa’ – come quella romena - rimasta povera nell’offerta dei consumi di massa. Cosi’ l’oggetto-scultura non risulta smagliante o dissacratorio ma vuole offrire una sella o un balcone basilare ai vari don Chisciotte che Cosmin chiama, di volta in volta, ad interpretare da protagonisti le proprie memorie.’
La prima Mostra in programma: ‘Fragments of red memories del giovane scultore romeno Cosmin Moldovan ha suscitato un discreto interesse nelle autorità politiche, nelle personalità del mondo culturale ed artistico e nel numeroso publico intervenuto alla inaugurazione. Si allegano il catalogo della Mostra con una presentazione del Direttore della Galleria, Claudio Scorretti ed alcune foto della inaugurazione e delle opere. La mostra restera’ aperta sino al 15 settembre.
Introduzione alla Galleria
La mission della Galleria è quella di promuovere artisti emergenti o affermati sul territorio (Rieti) e di presentare un panorama internazionale delle nuove tendenze dell’arte contemporanea, con particolare riguardo ai paesi emergenti della East Europe (Romania, Ungheria, Bulgaria, Rep. Moldova, Ucraina etc). Le finalità della galleria non saranno quelle di ‘vendere’ arte moderna e contemporanea ma di promuoverla sia localmente che per quanti (collezionisti, investitori, istituzioni) vorranno avvalersi dell’expertise di ‘art advisor’ della galleria per approfondire il mercato dell’arte nella sua duplice valenza artistica e come bene da collezione e da investimento, soprattutto per quanto riguarda i mercati emergenti.
Introduzione a Cosmin Moldovan e alla Mostra (dalla brochure)
‘…. Non a caso, Cosmin si lamenta che l’avvento del West – quasi fosse la ripetizione di un’epopea - abbia travolto e seppellito il rosso brillante ed il giallo incandescente della sua sognante ed elementare infanzia comunista. La valanga di forme variegate e di colori rutilanti sopravvenuti con il West non solo ha cancellato i colori della memoria ma ha anche appiedato i protagonisti a cavallo di un’epopea. Cosmin rimette in movimento la sua giostra di ‘cavalli di Troia’ che portano a cassetta – e non nella pancia – i poetici e sognanti protagonisti d’un tempo: i combattenti per gli ideali ed i reduci stupiti delle officine e degli altiforni. Una ‘working class’ d’antan passata – se non spremuta - attraverso la cruna dei sogni.
Rispetto agli ‘oggetti d’affezione’ di Man Ray o al ready made duchampiano, alla ricca stagione della Pop Art americana e dell’arte povera italiana, la componente concettuale del ‘recupero’ dei torsi di legno di Moldovan e’ piu pacata mentre marcato risulta il gioco linguistico e la costruzione poetica dei titoli (che, non ostentatamente, abbiamo voluto rendere in quattro lingue).
L’ars combinatoria assegnata ai materiali segue una pratica neo-dadaista o social-dadaista in chiave ironica, dove il riciclaggio e la centrifuga dei simboli e degli oggetti rappresenta per intero anche una societa’ – come quella romena - rimasta povera nell’offerta dei consumi di massa. Cosi’ l’oggetto-scultura non risulta smagliante o dissacratorio ma vuole offrire una sella o un balcone basilare ai vari don Chisciotte che Cosmin chiama, di volta in volta, ad interpretare da protagonisti le proprie memorie.’
20
luglio 2012
Cosmin Moldovan – Fragments of red memories
Dal 20 luglio al 15 settembre 2012
arte contemporanea
Location
MACHINA
Rieti, Piazza San Giorgio, (Rieti)
Rieti, Piazza San Giorgio, (Rieti)
Autore