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Costantino Di Renzo – Praticamente… frammenti
“Piccole” storie in chiave metafisica e surreale, riproposte con una vena di profonda ironia ed un pizzico di cinismo: la mostra seleziona le opere di Costantino Di Renzo che hanno questa cifra visiva e narrativa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Costantino Di Renzo guarda, nella sua formazione, l’arte del passato ed una maggiore attenzione la dedica
alla pittura di Vermeer.
L’artista, da una prima adesione alla pittura iperrealista (1974), spazia nella scultura e nella scenografia per
poi tornare a pieno titolo verso la pittura ipermanierista e citazionista che gli permette di accostarsi alla
mitologia, rielaborandone visioni e nuove storie, una sorta di nuova mitologia da ventesimo secolo.
Subentra anche la necessità della scrittura e, forse, anche quest’ultima spinge Di Renzo a guardare l’attualità
e le storie cambiano: diventano quotidiane e ci investono. La sua pittura scava nei meandri nascosti
della mente, nelle bassezze umane, nella follia, nella perversione e nelle debolezze della società attuale.
“Piccole” storie in chiave metafisica e surreale, riproposte con una vena di profonda ironia ed un pizzico di
cinismo.
PRATICAMENTE… frammenti è la mostra che seleziona le opere che hanno questa cifra visiva e narrativa.
“FOGLIO IN STATO DEPRESSIVO
Accartocciai il bianco foglio che avevo di fronte, appena solcato da una sinuosa linea nera, e lo gettai nel
fuoco. Lo guardai annerirsi lentamente, poi la fiamma lo avvolse, illuminando per un attimo la stanza di
una luce primordiale, che proiettava inquiete ombre danzanti sulle pareti bianche, tappezzate di ricordi
della mia vita. La mia vita... Cosa aveva di così diverso la mia vita da quelle degli altri uomini? Non molto in
effetti. La mia superbia mi spingeva spesso a credere di essere uno dei pochi esseri pensanti, che calcano
questa terra. La mia superbia era vana, così come la primordiale luce che andava scemando. Del mio foglio
non rimaneva che cenere. Cenere... Anche di me non sarebbe rimasto che quella... Ecco perchè continuavo
a far correre la mia matita, per inseguire su ogni foglio disegnato l’immortalità, quell’immortalità che solo
pochi, prima di me, avevano raggiunto. Quella magra consolazione ad una vita che è piattezza e noia, come
un vasto mare di silenzio a volte, solcato da brevi onde gioiose e intense depressioni tra di esse... Un mare
di vuoto... Come quel foglio bianco che osservo disperato... Avrei dato tutto me stesso per riempirlo, per
inventare, per esprimere ciò che avevo dentro... Ma la matita rimaneva distesa sul tavolo, e il foglio immacolato,
riluceva della vicina luce del fuoco, quasi a sfidarlo. Quel senso d’impotenza lasciò spazio a vuota
rassegnazione, al gelo di un passato troppo grande per me. Pura follia. E’ terrificante vedere che, tutto ciò
che dipingo, tutti quei segni che riempiono i miei fogli una volta candidi, tutti quei colori sulle tele; sono
pensieri già espressi, strade già battute e che, il mio desiderio di essere diverso, si schianta ogni volta contro
il muro del passato... E non mi resta che dipingere, della mia incapacità di dipingere.... Sempre che qualcuno
non l’abbia già fatto”. *
* Costantino Di Renzo
alla pittura di Vermeer.
L’artista, da una prima adesione alla pittura iperrealista (1974), spazia nella scultura e nella scenografia per
poi tornare a pieno titolo verso la pittura ipermanierista e citazionista che gli permette di accostarsi alla
mitologia, rielaborandone visioni e nuove storie, una sorta di nuova mitologia da ventesimo secolo.
Subentra anche la necessità della scrittura e, forse, anche quest’ultima spinge Di Renzo a guardare l’attualità
e le storie cambiano: diventano quotidiane e ci investono. La sua pittura scava nei meandri nascosti
della mente, nelle bassezze umane, nella follia, nella perversione e nelle debolezze della società attuale.
“Piccole” storie in chiave metafisica e surreale, riproposte con una vena di profonda ironia ed un pizzico di
cinismo.
PRATICAMENTE… frammenti è la mostra che seleziona le opere che hanno questa cifra visiva e narrativa.
“FOGLIO IN STATO DEPRESSIVO
Accartocciai il bianco foglio che avevo di fronte, appena solcato da una sinuosa linea nera, e lo gettai nel
fuoco. Lo guardai annerirsi lentamente, poi la fiamma lo avvolse, illuminando per un attimo la stanza di
una luce primordiale, che proiettava inquiete ombre danzanti sulle pareti bianche, tappezzate di ricordi
della mia vita. La mia vita... Cosa aveva di così diverso la mia vita da quelle degli altri uomini? Non molto in
effetti. La mia superbia mi spingeva spesso a credere di essere uno dei pochi esseri pensanti, che calcano
questa terra. La mia superbia era vana, così come la primordiale luce che andava scemando. Del mio foglio
non rimaneva che cenere. Cenere... Anche di me non sarebbe rimasto che quella... Ecco perchè continuavo
a far correre la mia matita, per inseguire su ogni foglio disegnato l’immortalità, quell’immortalità che solo
pochi, prima di me, avevano raggiunto. Quella magra consolazione ad una vita che è piattezza e noia, come
un vasto mare di silenzio a volte, solcato da brevi onde gioiose e intense depressioni tra di esse... Un mare
di vuoto... Come quel foglio bianco che osservo disperato... Avrei dato tutto me stesso per riempirlo, per
inventare, per esprimere ciò che avevo dentro... Ma la matita rimaneva distesa sul tavolo, e il foglio immacolato,
riluceva della vicina luce del fuoco, quasi a sfidarlo. Quel senso d’impotenza lasciò spazio a vuota
rassegnazione, al gelo di un passato troppo grande per me. Pura follia. E’ terrificante vedere che, tutto ciò
che dipingo, tutti quei segni che riempiono i miei fogli una volta candidi, tutti quei colori sulle tele; sono
pensieri già espressi, strade già battute e che, il mio desiderio di essere diverso, si schianta ogni volta contro
il muro del passato... E non mi resta che dipingere, della mia incapacità di dipingere.... Sempre che qualcuno
non l’abbia già fatto”. *
* Costantino Di Renzo
14
dicembre 2019
Costantino Di Renzo – Praticamente… frammenti
Dal 14 dicembre 2019 al 02 febbraio 2020
arte contemporanea
Location
MUSEOLABORATORIO
Città Sant'angelo, Vico Lupinato, 1, (Pescara)
Città Sant'angelo, Vico Lupinato, 1, (Pescara)
Orario di apertura
da giovedì a sabato 17:30 – 19:30;
domenica 11:00 – 13:00
Vernissage
14 Dicembre 2019, h 19
Sito web
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