Costume e Costumi. Un titolo originale ed intrigante per invitare tutti a Palazzo Braschi. Dal 20 febbraio, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Culturali – Sovraintendenza ai Beni Culturali e, per quanto concerne la cura scientifica dal Museo di Roma, sarà possibile ammirare il riallestimento delle sale, nell’ambito della periodica rotazione delle opere su carta che, per ragioni di conservazione, non possono essere esposte per lungo tempo.

La sala della grafica, è dedicata al costume popolare, in particolare acquerelli, disegni e piccoli dipinti ad olio, libri e ceramiche che illustrano il costume popolare a Roma tra la fine del 700 e l’ultimo 800. Opere preziose anche per il mercato dei viaggiatori in ricordo del loro itinerario romano. Sono raffigurate scene di vita, di costume, di un tempo che appare estremamente colorato e popolato da briganti e brigantesse, da popolane e “minenti” tanto care alla cultura e alla storia popolare romana.
Di particolare rilievo, e da non dimenticare, un servizio da tavola realizzato nel 1834 in terraglia, originariamente composto da 108 pezzi.

Anche gli abiti antichi, che erano visibili nelle altre sale del Museo di Roma, sono sostituiti da una nuova selezione comprendente corpetti femminili, marsine settecentesche e abiti femminili di fine Ottocento, abiti da cerimonia per bambino, esemplari significativi della storia del gusto.
Una raccolta preziosa di immagini di una città e una cultura che, dopo il 1870, è andata rapidamente scomparendo.