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Cracked Culture?/ The Quest for Identity in Contemporary Chinese Art
Gli artisti, tredici cinesi e due italiani, si confrontano sul tema dell’identità nazionale e locale in due spazi inediti e squisitamente veneziani nel cuore della città
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cracked Culture?/ The Quest for Identity in Contemporary Chinese Art
Evento Collaterale della 54. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di
Venezia
La mostra Cracked Culture?/ The Quest for Identity in Contemporary Chinese
Art, curata dal critico cinese Wang Lin e dalla storica e critica d'arte italiana Gloria
Vallese, sarà inaugurata il 3 giugno e si svolgerà sotto l’egida della Biennale di Venezia.
Gli artisti, tredici cinesi e due italiani che si confrontano sul tema dell'identità
nazionale e locale in due spazi inediti e squisitamente veneziani nel cuore della città,
sono:
Ma Liang Ma Han Shi Jindian Jiao Xingtao Han Zijian
Wang Xiaosong Wang Chengyun Resi Girardello Ying Tianqi
He Gong Liu Guofu Gao Yang Huang Gang Ferruccio Gard
Le opere esposte comprendono varie tipologie fra cui dipinti, sculture, video e
installazioni. Nel corso dell'evento, otto artisti cinesi terranno conferenze presso
l’Istituto Confucio di Venezia.
La mostra è stata organizzata dal Guangdong Museum of Art, con il patrocinio
di: The Author Gallery di Shanghai, Jiapu China International Culture and
Art Development di Pechino, Istituto Italiano di Cultura di Pechino,
Associazione degli Studiosi Cinesi rientrati dall’estero – Sezione Italianistica,
Istituto Confucio presso l'Università di Venezia “Ca' Foscari', Liceo Artistico
Statale di Venezia, 53.mo Museo d'Arte di Guangzhou,
Museo d’Arte
Contemporanea del Dipartimento di Chongqing Yangtze.
La mostra si terrà presso il Palazzo Giustinian-Recanati (Dorsoduro 1012,Venezia),
sede del Liceo Artistico di Venezia, che aprirà per l'occasione i suoi laboratori dando
vita, coi suoi maestri e allievi, alla parallela esposizione Eastern Border.
L’edificio, con bellissimo giardino esterni, fu costruito nel XVII secolo nei pressi del
Canal Grande e si trova vicino alle Gallerie dell’Accademia, il museo che conserva
alcuni fra i maggiori tesori della grande scuola pittorica veneziana, da Bellini,
Giorgione e Tiziano, fino a Tiepolo.
L’altra sede espositiva è l'ex Convento dello Spirito Santo (Dorsoduro 460,
Venezia) risalente al XV-XVI secolo, che si trova presso Punta della Dogana,
recentemente convertita in centro d’arte contemporanea e diventata un punto nodale
d’attrazione turistica in città.
Le due sedi espositive, non distanti l’una dall’altra, sono a poche decine di metri
dalla fermata Zattere delle linee 51-61, che collegano la stazione ferroviaria e Piazzale
Roma con la Biennale.
La vernice della mostra è prevista per il 3 giugno, mentre l’inaugurazione avverrà
il 4 giugno, in concomitanza con l’inaugurazione ufficiale della Biennale. Durante
il periodo di apertura saranno tenute conferenze e altre attività di scambio culturale
incentrate sulle tendenze dell’arte cinese d'oggi e sui contatti con l’arte internazionale,
in modo da far emergere il volto reale della cultura e dell’arte cinese contemporanee.
La speranza è che i visitatori di tutto il mondo possano vedere un volto più nuovo e
meno conosciuto dell' arte cinese.
E’ noto che quest'anno il Comitato organizzatore della Biennale di Venezia ha
ricevuto più di cinquemila richieste di partecipazione come mostre collaterali, mentre
l'approvazione definitiva è stata concessa solo a 37 eventi, ovvero a meno dell'un
per cento dei richiedenti. Il progetto di mostra dal nome “Cracked Culture?/ The
Quest for Identity in Contemporary Chinese Art” è entrato a far parte degli eventi
collaterali alla Biennale quando, dopo tre mesi di ricerche, screening e impegno delle
varie parti coinvolte, il 21 febbraio 2011 ha ricevuto la lettera d’approvazione da parte
del Presidente e Direttore Artistico della Biennale, reperendo anche un sito espositivo
nel cuore della città lagunare, ricco di caratteristici connotati storici locali.
Il titolo della mostra “Cracked Culture?/ The Quest for Identity in
Contemporary Chinese Art” si riferisce a fatto che oggi l'artista si trova a
fronteggiare una realtà culturale e storica che appare frammentata e multipla. Questo
tipo di contraddizione è molto evidente nell’arte cinese contemporanea che, immersa
nei vari conflitti culturali fra Asia e Occidente, antico e moderno, élite e massa,
presenta un aspetto molto impulsivo e caotico, e d'altronde anche grande vivacità e
fermento. Le riflessioni sulla cultura contemporanea sono ormai molto diffuse fra gli
artisti cinesi, alla ricerca di una propria identità personale e della libertà di espressione
individuale.
In ambito internazionale, l’arte contemporanea cinese è spesso sottoposta alle forze
del mercato; ne consegue una rappresentazione superficiale che esprime solo molto
sommariamente la cultura cinese d'oggi, allontanandosi dalla reale esperienza estetica
individuale dell’artista, e amplificando la sua difficoltà a esprimere la vita reale e la
problematicità della cultura contemporanea.
Questa mostra vuole incentrare l'attenzione su figure di artisti che fanno della libertà
individuale il fulcro della propria ricerca spirituale, e indagare sul loro legame con la
storia e l'eredità culturale.
Il dubbio individuale sulla realtà culturale in atto ingloba il più generale interrogativo
umano di fondo sul valore e il significato dell’esistenza.
Evento Collaterale della 54. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di
Venezia
La mostra Cracked Culture?/ The Quest for Identity in Contemporary Chinese
Art, curata dal critico cinese Wang Lin e dalla storica e critica d'arte italiana Gloria
Vallese, sarà inaugurata il 3 giugno e si svolgerà sotto l’egida della Biennale di Venezia.
Gli artisti, tredici cinesi e due italiani che si confrontano sul tema dell'identità
nazionale e locale in due spazi inediti e squisitamente veneziani nel cuore della città,
sono:
Ma Liang Ma Han Shi Jindian Jiao Xingtao Han Zijian
Wang Xiaosong Wang Chengyun Resi Girardello Ying Tianqi
He Gong Liu Guofu Gao Yang Huang Gang Ferruccio Gard
Le opere esposte comprendono varie tipologie fra cui dipinti, sculture, video e
installazioni. Nel corso dell'evento, otto artisti cinesi terranno conferenze presso
l’Istituto Confucio di Venezia.
La mostra è stata organizzata dal Guangdong Museum of Art, con il patrocinio
di: The Author Gallery di Shanghai, Jiapu China International Culture and
Art Development di Pechino, Istituto Italiano di Cultura di Pechino,
Associazione degli Studiosi Cinesi rientrati dall’estero – Sezione Italianistica,
Istituto Confucio presso l'Università di Venezia “Ca' Foscari', Liceo Artistico
Statale di Venezia, 53.mo Museo d'Arte di Guangzhou,
Museo d’Arte
Contemporanea del Dipartimento di Chongqing Yangtze.
La mostra si terrà presso il Palazzo Giustinian-Recanati (Dorsoduro 1012,Venezia),
sede del Liceo Artistico di Venezia, che aprirà per l'occasione i suoi laboratori dando
vita, coi suoi maestri e allievi, alla parallela esposizione Eastern Border.
L’edificio, con bellissimo giardino esterni, fu costruito nel XVII secolo nei pressi del
Canal Grande e si trova vicino alle Gallerie dell’Accademia, il museo che conserva
alcuni fra i maggiori tesori della grande scuola pittorica veneziana, da Bellini,
Giorgione e Tiziano, fino a Tiepolo.
L’altra sede espositiva è l'ex Convento dello Spirito Santo (Dorsoduro 460,
Venezia) risalente al XV-XVI secolo, che si trova presso Punta della Dogana,
recentemente convertita in centro d’arte contemporanea e diventata un punto nodale
d’attrazione turistica in città.
Le due sedi espositive, non distanti l’una dall’altra, sono a poche decine di metri
dalla fermata Zattere delle linee 51-61, che collegano la stazione ferroviaria e Piazzale
Roma con la Biennale.
La vernice della mostra è prevista per il 3 giugno, mentre l’inaugurazione avverrà
il 4 giugno, in concomitanza con l’inaugurazione ufficiale della Biennale. Durante
il periodo di apertura saranno tenute conferenze e altre attività di scambio culturale
incentrate sulle tendenze dell’arte cinese d'oggi e sui contatti con l’arte internazionale,
in modo da far emergere il volto reale della cultura e dell’arte cinese contemporanee.
La speranza è che i visitatori di tutto il mondo possano vedere un volto più nuovo e
meno conosciuto dell' arte cinese.
E’ noto che quest'anno il Comitato organizzatore della Biennale di Venezia ha
ricevuto più di cinquemila richieste di partecipazione come mostre collaterali, mentre
l'approvazione definitiva è stata concessa solo a 37 eventi, ovvero a meno dell'un
per cento dei richiedenti. Il progetto di mostra dal nome “Cracked Culture?/ The
Quest for Identity in Contemporary Chinese Art” è entrato a far parte degli eventi
collaterali alla Biennale quando, dopo tre mesi di ricerche, screening e impegno delle
varie parti coinvolte, il 21 febbraio 2011 ha ricevuto la lettera d’approvazione da parte
del Presidente e Direttore Artistico della Biennale, reperendo anche un sito espositivo
nel cuore della città lagunare, ricco di caratteristici connotati storici locali.
Il titolo della mostra “Cracked Culture?/ The Quest for Identity in
Contemporary Chinese Art” si riferisce a fatto che oggi l'artista si trova a
fronteggiare una realtà culturale e storica che appare frammentata e multipla. Questo
tipo di contraddizione è molto evidente nell’arte cinese contemporanea che, immersa
nei vari conflitti culturali fra Asia e Occidente, antico e moderno, élite e massa,
presenta un aspetto molto impulsivo e caotico, e d'altronde anche grande vivacità e
fermento. Le riflessioni sulla cultura contemporanea sono ormai molto diffuse fra gli
artisti cinesi, alla ricerca di una propria identità personale e della libertà di espressione
individuale.
In ambito internazionale, l’arte contemporanea cinese è spesso sottoposta alle forze
del mercato; ne consegue una rappresentazione superficiale che esprime solo molto
sommariamente la cultura cinese d'oggi, allontanandosi dalla reale esperienza estetica
individuale dell’artista, e amplificando la sua difficoltà a esprimere la vita reale e la
problematicità della cultura contemporanea.
Questa mostra vuole incentrare l'attenzione su figure di artisti che fanno della libertà
individuale il fulcro della propria ricerca spirituale, e indagare sul loro legame con la
storia e l'eredità culturale.
Il dubbio individuale sulla realtà culturale in atto ingloba il più generale interrogativo
umano di fondo sul valore e il significato dell’esistenza.
04
giugno 2011
Cracked Culture?/ The Quest for Identity in Contemporary Chinese Art
Dal 04 giugno al 27 novembre 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO GIUSTINIAN RECANATI – LICEO ARTISTICO STATALE
Venezia, Dorsoduro, 1012, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 1012, (Venezia)
Autore
Curatore