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Cracking Art Group – Pink snail
Ai piedi dell’edificio emblema dell’Eur e dell’anima moderna della città, Gloria Porcella e Lamberto Petrecca hanno curato l’installazione di Pink Snails, 5 grandi chiocciole fucsia in plastica riciclabile firmate dal Cracking Art Group e inserite nel Progetto REgeneration.
Comunicato stampa
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Galleria Ca’ D’Oro ed EUR S.p.A., dopo il successo di “Awakening” (“Risveglio”, opera di Seward Johnson posizionata sotto l’obelisco di piazza Guglielmo Marconi), tornano a collaborare e scelgono il Palazzo della Civiltà del Lavoro come nuovo luogo-simbolo dell’incontro tra Roma e l’arte contemporanea. Ai piedi dell’edificio emblema dell’Eur e dell’anima moderna della città, Gloria Porcella e Lamberto Petrecca hanno curato l’installazione di Pink Snails, 5 grandi chiocciole fucsia in plastica riciclabile firmate dal Cracking Art Group e inserite nel Progetto REgeneration.
Ancora una volta, dunque, l’arte si fa portatrice di un messaggio sociale. Come “Awakening”, che in occasione del ventennale della caduta del Muro di Berlino esortava a un “risveglio” civile, così le chiocciole del Cracking Art Group vogliono sensibilizzare istituzioni e cittadini sui temi della tutela ambientale e della ricerca di nuovi equilibri sostenibili. Un’installazione dinamica che porta con sé un messaggio ambientalista: le chiocciole sono in plastica riciclabile e questo vuol dire lasciare una traccia artistica sul territorio metropolitano in favore di un approccio all’ambiente eticamente responsabile. “Sono il simbolo del lento riappropriarsi della qualità della vita e guida verso una ripresa sia etica che economica”, questo è l’auspicio degli artisti. È “rigenerazione di se stessi attraverso l’imitazione dei lenti processi della vita”.
La Galleria Ca’ D’Oro ha scelto il cuore della city di Roma per lanciare uno spunto di riflessione sui ritmi frenetici della vita moderna, affidandosi alla forza comunicativa delle gigantesche chiocciole fucsia (lunghe 3,20 metri e alte oltre 2 metri), che nel linguaggio dell’arte contemporanea rappresentano tre metafore: la prima riguarda l’ascolto per via della “forma” delle chiocciole che ricorda l’orecchio umano; la seconda l’abitare perché questo simpatico animale si porta con sé la propria casa; il terzo concerne l’attualità tecnologica del segno grafico che rimanda alle comunicazioni in Rete.
Dall’Eur, inoltre, le chiocciole partiranno simbolicamente per un lungo viaggio che le porterà negli Stati Uniti. Dal 18 novembre 2010 al 10 gennaio 2011, infatti, altre 45 chiocciole in plastica fucsia invaderanno Miami Beach.
“Con questa iniziativa intendiamo infrangere diversi stereotipi e dimostrare che l’Italia non solo produce talenti ed eventi di prestigio nel campo dell’arte contemporanea ma è anche in grado di esportare all’estero i suoi prodotti migliori ed essere competitiva”, dichiarano Gloria Porcella e Lamberto Petrecca, curatori anche dell’installazione di Miami.
GALLERIA CA’ D’ORO
La Galleria Ca’ D'Oro opera nel campo della cultura e dell'arte da oltre quarant'anni, organizzando mostre di importanti artisti italiani e stranieri come Giorgio de Chirico, Renato Guttuso e Renzo Vespignani, prima nella sede di Via Condotti e poi in quella attuale di Piazza di Spagna a Roma.
Tutti i più grandi artisti contemporanei hanno esposto le loro opere nelle sale della Galleria Ca’ D'Oro tra gli altri ricordiamo: Carlo Carrà, Sergio Vacchi, Giacomo Manzù, Salvador Dalì, Alberto Sughi, Bruno Caruso, Alberto Savinio, Corrado Cagli.
La Galleria Ca’ D’Oro dal maggio 2000 ha aperto una filiale nella città di Berlino prima nella Friedrichstrasse ed attualmente in Hackesher Markt.
Il 2010 è l'anno degli Usa. Galleria sbarca oltre Oceano e apre una sede a Miami, Florida. L’obiettivo è di proiettare il talento e il fermento artistico italiano, dimostrando che il Belpaese non è soltanto sinonimo di design, moda, gastronomia ma anche centro nevralgico da cui s’innescano nuove avanguardie nel campo dell’arte contemporanea. Ma l’obiettivo di Gloria Porcella e Lamberto Petrecca, responsabili della Galleria, non è semplicemente esportare l’eccellenza italiana nel settore della produzione culturale. La Galleria Ca’ D’Oro intende ancorare l’arte all’attualità e alle grandi questioni su scala globale, per fare degli artisti un gancio tra creatività e impegno sociale.
Il direttore della Galleria Ca’ D’Oro Antonio Porcella è consigliere della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
CRACKING ART GROUP
La derivazione del termine "Cracking Art" deriva dal verbo inglese to crack = schioccare, scricchiolare, spaccarsi, spezzarsi, incrinarsi, cedere, crollare... "Cracking è il divario dell'uomo contemporaneo, dibattuto tra naturalità originaria e un futuro sempre più artificiale." "Cracking è il processo che serve a trasformare il petrolio in virgin nafta, base per migliaia di prodotti di sintesi, quali la plastica." Per gli artisti appartenenti a questa corrente, "Cracking è quel processo che trasforma il naturale in artificiale, l'organico in sintentico. Un procedimento drammatico, se non è controllato, una scissione che ci mette tutti di fronte a realtà nuove. "Quest'ultima contrapposizione in particolare si riflette nella scelta dei materiali (plastica riciclata) e quindi nell'impegno sociale e ambientale del movimento.
Il Cracking Art Group è attualmente composto da Renzo Nucara ( 1955 - Crema / Italia ), Carlo Rizzetti ( 1969 Bruxelles / Belgio ), Marco Veronese ( 1962 - Biella / Italia ), Alex Angi ( 1965 - Cannes / Francia ), Kicco ( 1969 Biella / Italia ), William Sweetlowe ( 1948 - Ostenda / Belgio ), 6 artisti internazionali che sin dal primo anno di nascita del movimento avvenuto nel 1993 e sancita dalla mostra " EPOCALE " a Milano, curata di Tommaso Trini e Luca Beatrice, evidenziano l'intenzione del gruppo di cambiare radicalmente la storia dell'arte attraverso un forte impegno sociale ed ambientale e l'uso rivoluzionario ed innovativo di materie plastiche diverse ed evocative di un rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale.
La plastica, frutto del Cracking catalitico (da cui il nome) che trasforma il petrolio in plastica, ha in sé le radici di una storia che dura da millenni, quella dell'uomo e del suo mondo. Una storia piena di trasformazioni e di avvenimenti, un brano culturale vastissimo e profondo, in cui natura umana, artificiale e ambientale si uniscono in una formula concettuale che ha sfidato le norme attuali dell'arte contemporanea, scegliendo una modalità espressiva che unisce le logiche del gruppo a quelle dell'indagine individuale, che si esprime per azioni performative coinvolgenti, in cui animali colorati e decisamente fuori scala invadono i luoghi più vari, da quelli deputati all'arte a quelli della vita più quotidiana, dai supermercati alle autostrade. E poi, la dimensione del gruppo non limita l'espressione individuale di questi artisti che lavorano anche come singoli interpretando, ciascuno secondo le proprie urgenze, le problematiche e le tensioni del nostro tempo, conferendo, plasticosità a tutto ciò di cui si occupano. Riciclare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l'ambiente, farne delle opere d'arte significa comunicare attraverso un linguaggio estetico innovativo ed esprimere una particolare sensibilità nei confronti della natura.
Ancora una volta, dunque, l’arte si fa portatrice di un messaggio sociale. Come “Awakening”, che in occasione del ventennale della caduta del Muro di Berlino esortava a un “risveglio” civile, così le chiocciole del Cracking Art Group vogliono sensibilizzare istituzioni e cittadini sui temi della tutela ambientale e della ricerca di nuovi equilibri sostenibili. Un’installazione dinamica che porta con sé un messaggio ambientalista: le chiocciole sono in plastica riciclabile e questo vuol dire lasciare una traccia artistica sul territorio metropolitano in favore di un approccio all’ambiente eticamente responsabile. “Sono il simbolo del lento riappropriarsi della qualità della vita e guida verso una ripresa sia etica che economica”, questo è l’auspicio degli artisti. È “rigenerazione di se stessi attraverso l’imitazione dei lenti processi della vita”.
La Galleria Ca’ D’Oro ha scelto il cuore della city di Roma per lanciare uno spunto di riflessione sui ritmi frenetici della vita moderna, affidandosi alla forza comunicativa delle gigantesche chiocciole fucsia (lunghe 3,20 metri e alte oltre 2 metri), che nel linguaggio dell’arte contemporanea rappresentano tre metafore: la prima riguarda l’ascolto per via della “forma” delle chiocciole che ricorda l’orecchio umano; la seconda l’abitare perché questo simpatico animale si porta con sé la propria casa; il terzo concerne l’attualità tecnologica del segno grafico che rimanda alle comunicazioni in Rete.
Dall’Eur, inoltre, le chiocciole partiranno simbolicamente per un lungo viaggio che le porterà negli Stati Uniti. Dal 18 novembre 2010 al 10 gennaio 2011, infatti, altre 45 chiocciole in plastica fucsia invaderanno Miami Beach.
“Con questa iniziativa intendiamo infrangere diversi stereotipi e dimostrare che l’Italia non solo produce talenti ed eventi di prestigio nel campo dell’arte contemporanea ma è anche in grado di esportare all’estero i suoi prodotti migliori ed essere competitiva”, dichiarano Gloria Porcella e Lamberto Petrecca, curatori anche dell’installazione di Miami.
GALLERIA CA’ D’ORO
La Galleria Ca’ D'Oro opera nel campo della cultura e dell'arte da oltre quarant'anni, organizzando mostre di importanti artisti italiani e stranieri come Giorgio de Chirico, Renato Guttuso e Renzo Vespignani, prima nella sede di Via Condotti e poi in quella attuale di Piazza di Spagna a Roma.
Tutti i più grandi artisti contemporanei hanno esposto le loro opere nelle sale della Galleria Ca’ D'Oro tra gli altri ricordiamo: Carlo Carrà, Sergio Vacchi, Giacomo Manzù, Salvador Dalì, Alberto Sughi, Bruno Caruso, Alberto Savinio, Corrado Cagli.
La Galleria Ca’ D’Oro dal maggio 2000 ha aperto una filiale nella città di Berlino prima nella Friedrichstrasse ed attualmente in Hackesher Markt.
Il 2010 è l'anno degli Usa. Galleria sbarca oltre Oceano e apre una sede a Miami, Florida. L’obiettivo è di proiettare il talento e il fermento artistico italiano, dimostrando che il Belpaese non è soltanto sinonimo di design, moda, gastronomia ma anche centro nevralgico da cui s’innescano nuove avanguardie nel campo dell’arte contemporanea. Ma l’obiettivo di Gloria Porcella e Lamberto Petrecca, responsabili della Galleria, non è semplicemente esportare l’eccellenza italiana nel settore della produzione culturale. La Galleria Ca’ D’Oro intende ancorare l’arte all’attualità e alle grandi questioni su scala globale, per fare degli artisti un gancio tra creatività e impegno sociale.
Il direttore della Galleria Ca’ D’Oro Antonio Porcella è consigliere della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
CRACKING ART GROUP
La derivazione del termine "Cracking Art" deriva dal verbo inglese to crack = schioccare, scricchiolare, spaccarsi, spezzarsi, incrinarsi, cedere, crollare... "Cracking è il divario dell'uomo contemporaneo, dibattuto tra naturalità originaria e un futuro sempre più artificiale." "Cracking è il processo che serve a trasformare il petrolio in virgin nafta, base per migliaia di prodotti di sintesi, quali la plastica." Per gli artisti appartenenti a questa corrente, "Cracking è quel processo che trasforma il naturale in artificiale, l'organico in sintentico. Un procedimento drammatico, se non è controllato, una scissione che ci mette tutti di fronte a realtà nuove. "Quest'ultima contrapposizione in particolare si riflette nella scelta dei materiali (plastica riciclata) e quindi nell'impegno sociale e ambientale del movimento.
Il Cracking Art Group è attualmente composto da Renzo Nucara ( 1955 - Crema / Italia ), Carlo Rizzetti ( 1969 Bruxelles / Belgio ), Marco Veronese ( 1962 - Biella / Italia ), Alex Angi ( 1965 - Cannes / Francia ), Kicco ( 1969 Biella / Italia ), William Sweetlowe ( 1948 - Ostenda / Belgio ), 6 artisti internazionali che sin dal primo anno di nascita del movimento avvenuto nel 1993 e sancita dalla mostra " EPOCALE " a Milano, curata di Tommaso Trini e Luca Beatrice, evidenziano l'intenzione del gruppo di cambiare radicalmente la storia dell'arte attraverso un forte impegno sociale ed ambientale e l'uso rivoluzionario ed innovativo di materie plastiche diverse ed evocative di un rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale.
La plastica, frutto del Cracking catalitico (da cui il nome) che trasforma il petrolio in plastica, ha in sé le radici di una storia che dura da millenni, quella dell'uomo e del suo mondo. Una storia piena di trasformazioni e di avvenimenti, un brano culturale vastissimo e profondo, in cui natura umana, artificiale e ambientale si uniscono in una formula concettuale che ha sfidato le norme attuali dell'arte contemporanea, scegliendo una modalità espressiva che unisce le logiche del gruppo a quelle dell'indagine individuale, che si esprime per azioni performative coinvolgenti, in cui animali colorati e decisamente fuori scala invadono i luoghi più vari, da quelli deputati all'arte a quelli della vita più quotidiana, dai supermercati alle autostrade. E poi, la dimensione del gruppo non limita l'espressione individuale di questi artisti che lavorano anche come singoli interpretando, ciascuno secondo le proprie urgenze, le problematiche e le tensioni del nostro tempo, conferendo, plasticosità a tutto ciò di cui si occupano. Riciclare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l'ambiente, farne delle opere d'arte significa comunicare attraverso un linguaggio estetico innovativo ed esprimere una particolare sensibilità nei confronti della natura.
19
ottobre 2010
Cracking Art Group – Pink snail
19 ottobre 2010
serata - evento
Location
VIALE DELLA CIVILTA’ DEL LAVORO
Roma, Viale Della Civiltà Del Lavoro, (Roma)
Roma, Viale Della Civiltà Del Lavoro, (Roma)
Autore
Curatore