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Cracking Art – Nascita di un’avanguardia.
In questa importante occasione, verrà presentato un centinaio di opere recenti, sia eseguite collettivamente dal gruppo sia individualmente dai suoi partecipanti
Comunicato stampa
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Sabato 10 settembre, alle ore 18 presso gli spazi espositivi della Galleria Civica d’Arte Moderna - Palazzo Collicola (piazza Collicola) a Spoleto verrà inaugurata la mostra antologica del gruppo Cracking Art. Nascita di un’avanguardia, a cura di Martina Corgnati.
In questa importante occasione, verrà presentato un centinaio di opere recenti, sia eseguite collettivamente dal gruppo sia individualmente dai suoi partecipanti (Omar Ronda, William Sweetlowe, Renzo Nucara, Marco Veronese, Alex Angi, Carlo Rizzetti e Kicco).
Le prime sono naturalmente tutte in plastica, il materiale su cui il gruppo ha fondato la propria poetica, deducendone anche il nome (il cracking catalitico è infatti il processo tecnologico che trasforma la sostanza organica in sintetica, quindi il petrolio in plastica), inteso dai Cracking come la cultura fondamentale della vita, il residuo limitato e non rinnovabile di ciò che è stato vivo. Un materiale, quindi, non cattivo in sé stesso, ma ambiguo: infatti è senza dubbio il più inquinante e meno distruttibile del pianeta ma suscettibile di prestarsi a un uso buono, come quello che ne fanno i Cracking, entusiasti sostenitori della plastica riciclata, con cui hanno realizzato fra l’altro i mille, memorabili delfini d’oro appesi a Milano in piazza del Duomo nel 1996.
Per Spoleto, i Cracking hanno prodotto una serie di fiammanti pinguini rossi in formato gigante, che si affacciano dalle finestre della splendida facciata di Palazzo Collicola (uno da ciascuna finestra). Le sale dello spazio espositivo sono invece dedicate alle opere dei singoli artisti: quadri e ritratti frozen di Omar Ronda, ottenuti con conglomerati plastici; immagini e oggetti siliconati dai colori sgargianti di Kikko; strutture e plastiche antiform di Alex Angi, veri e propri grumi tridimensionali (più che sculture) di materiale plastico coloratissimo; ironici totem e Nature morte di Carlo Rizzetti, che occhieggiano ai generi artistici tradizionali, oppure sontuose composizioni di fiori di plastica dall’aspetto insieme stucchevole e vagamente sepolcrale; interferenze plastico-fotografiche di Marco Veronese, che predilige l’immagine di creature marine, celenterati o molluschi; collages di Renzo Nucara, di stile vario e multiforme, complicato dall’uso di nastri di acetato trasparente a creare suggestioni di profondità; e infine gli oggetti e gli animali in resina di William Sweetlove, ironiche memorie della clonazione e dell’artificio che assedia la natura, il corpo e le specie. Molte di queste opere vengono esposte oggi per la prima volta.
Il gruppo internazionale Cracking Art nasce il 30 maggio 1993 con la firma del manifesto detto “ di fine millennio “, manifesto che ne sancisce la filosofia e gli intenti.
Ideologo e fondatore del movimento è Omar Ronda (1947 – Biella / Italia) e firmatari del documento: William Sweetlowe ( 1948 – Ostenda / Belgio), Renzo Nucara ( 1955 – Crema / Italia), Marco Veronese (1962 – Biella / Italia), Alex Angi (1965 – Cannes / Francia), Carlo Rizzetti (1969 Bruxelles – Belgio), Kicco ( 1969 Biella / Italia ).
Sin dalla prima mostra “ EPOCALE “, a Milano nel 1993 a cura del Prof. Tommaso Trini, si evidenzia l’intenzione del gruppo di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale ed ambientale e l’uso rivoluzionario ed innovativo di materie plastiche diverse ed evocative di un rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale. Seguono centinaia di mostre ed eventi in tutto il mondo che danno al gruppo una notorietà internazionale, ne citiamo alcune: 1994 Chiostro del Brunelleschi – Santa Maria degli Angeli ( Firenze ). 1994 S.O.S. Crackingmaremuore – Mole Vanvitelliana ( Ancona ). 1996 Mille delfini a Milano – Piazza del Duomo, Arengario di Palazzo Reale – assessore alla cultura, Prof. Philippe Daverio. 1998 Pop, Graffiti, cracking Art – La Posteria ( Milano ) e Galleria Pananti ( Firenze ). 1999 Andy Warhol e Cracking Art – Galleria Pananti ( Firenze ). 2000 L’arte, correnti, artisti e società dal 700 ai giorni nostri – libro di testo adottato dal sistema pedagogico istituzionale Italiano, a cura dei Prof. Piero Adorno e Adriana Mastrangelo. 2001 Invito ufficiale e partecipazione alla 49° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia – curator, Prof. Harald Szeemann. 2001 Città di Arezzo e per Twin Tower Found di Rudolph Giuliani – Ambasciata Americana in Italia. 2001 Tutto l’odio del mondo, Palazzo Reale ( Milano ) a cura di Alessandro Riva. 2001 Città di Vilnius – a cura dell’Istituto Italiano di Cultura ( Lituania ). 2002 inaugurazione del Centro Studi e Documentazioni Cracking Art ( Biella ). 2002 Denaro e Valori – Bienne – a cura del Prof. Harald Szeemann ( Svizzera ). 2003 Beaufort – Triennale D’arte del Belgio, a cura dei Prof. Willy Van den Bussche, Klaus Bussmann, Rudi Fuchs, Jean-Hubert Martin. 2003 Plastica d’Artista – Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, a cura del Prof. Tommaso Trini ( Milano ). 2003 Guy Pieters Gallery – a cura del Prof. Willy Van den Bussche. 2004 Arte stupefacente dai Dadà alla Cracking Art. Edizioni Mazzotta (Milano) testi di Philippe Daverio. 2005 Sul filo della lana – Biella a cura del Prof. Philippe Daverio.
Decine sono i libri e cataloghi pubblicati dai principali editori Italiani e migliaia i testi critici e gli articoli divulgati in tutto il mondo.
Ulteriori notizie e immagini sui siti: www.crackingart.com www.omarronda.com
La mostra sarà accompagnata da un’ampia monografia, edita da Mazzotta, che documenta l’intera storia del gruppo sin dagli esordi, ricostruendo dettagliatamente anche i percorsi individuali dei singoli artisti.
In questa importante occasione, verrà presentato un centinaio di opere recenti, sia eseguite collettivamente dal gruppo sia individualmente dai suoi partecipanti (Omar Ronda, William Sweetlowe, Renzo Nucara, Marco Veronese, Alex Angi, Carlo Rizzetti e Kicco).
Le prime sono naturalmente tutte in plastica, il materiale su cui il gruppo ha fondato la propria poetica, deducendone anche il nome (il cracking catalitico è infatti il processo tecnologico che trasforma la sostanza organica in sintetica, quindi il petrolio in plastica), inteso dai Cracking come la cultura fondamentale della vita, il residuo limitato e non rinnovabile di ciò che è stato vivo. Un materiale, quindi, non cattivo in sé stesso, ma ambiguo: infatti è senza dubbio il più inquinante e meno distruttibile del pianeta ma suscettibile di prestarsi a un uso buono, come quello che ne fanno i Cracking, entusiasti sostenitori della plastica riciclata, con cui hanno realizzato fra l’altro i mille, memorabili delfini d’oro appesi a Milano in piazza del Duomo nel 1996.
Per Spoleto, i Cracking hanno prodotto una serie di fiammanti pinguini rossi in formato gigante, che si affacciano dalle finestre della splendida facciata di Palazzo Collicola (uno da ciascuna finestra). Le sale dello spazio espositivo sono invece dedicate alle opere dei singoli artisti: quadri e ritratti frozen di Omar Ronda, ottenuti con conglomerati plastici; immagini e oggetti siliconati dai colori sgargianti di Kikko; strutture e plastiche antiform di Alex Angi, veri e propri grumi tridimensionali (più che sculture) di materiale plastico coloratissimo; ironici totem e Nature morte di Carlo Rizzetti, che occhieggiano ai generi artistici tradizionali, oppure sontuose composizioni di fiori di plastica dall’aspetto insieme stucchevole e vagamente sepolcrale; interferenze plastico-fotografiche di Marco Veronese, che predilige l’immagine di creature marine, celenterati o molluschi; collages di Renzo Nucara, di stile vario e multiforme, complicato dall’uso di nastri di acetato trasparente a creare suggestioni di profondità; e infine gli oggetti e gli animali in resina di William Sweetlove, ironiche memorie della clonazione e dell’artificio che assedia la natura, il corpo e le specie. Molte di queste opere vengono esposte oggi per la prima volta.
Il gruppo internazionale Cracking Art nasce il 30 maggio 1993 con la firma del manifesto detto “ di fine millennio “, manifesto che ne sancisce la filosofia e gli intenti.
Ideologo e fondatore del movimento è Omar Ronda (1947 – Biella / Italia) e firmatari del documento: William Sweetlowe ( 1948 – Ostenda / Belgio), Renzo Nucara ( 1955 – Crema / Italia), Marco Veronese (1962 – Biella / Italia), Alex Angi (1965 – Cannes / Francia), Carlo Rizzetti (1969 Bruxelles – Belgio), Kicco ( 1969 Biella / Italia ).
Sin dalla prima mostra “ EPOCALE “, a Milano nel 1993 a cura del Prof. Tommaso Trini, si evidenzia l’intenzione del gruppo di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale ed ambientale e l’uso rivoluzionario ed innovativo di materie plastiche diverse ed evocative di un rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale. Seguono centinaia di mostre ed eventi in tutto il mondo che danno al gruppo una notorietà internazionale, ne citiamo alcune: 1994 Chiostro del Brunelleschi – Santa Maria degli Angeli ( Firenze ). 1994 S.O.S. Crackingmaremuore – Mole Vanvitelliana ( Ancona ). 1996 Mille delfini a Milano – Piazza del Duomo, Arengario di Palazzo Reale – assessore alla cultura, Prof. Philippe Daverio. 1998 Pop, Graffiti, cracking Art – La Posteria ( Milano ) e Galleria Pananti ( Firenze ). 1999 Andy Warhol e Cracking Art – Galleria Pananti ( Firenze ). 2000 L’arte, correnti, artisti e società dal 700 ai giorni nostri – libro di testo adottato dal sistema pedagogico istituzionale Italiano, a cura dei Prof. Piero Adorno e Adriana Mastrangelo. 2001 Invito ufficiale e partecipazione alla 49° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia – curator, Prof. Harald Szeemann. 2001 Città di Arezzo e per Twin Tower Found di Rudolph Giuliani – Ambasciata Americana in Italia. 2001 Tutto l’odio del mondo, Palazzo Reale ( Milano ) a cura di Alessandro Riva. 2001 Città di Vilnius – a cura dell’Istituto Italiano di Cultura ( Lituania ). 2002 inaugurazione del Centro Studi e Documentazioni Cracking Art ( Biella ). 2002 Denaro e Valori – Bienne – a cura del Prof. Harald Szeemann ( Svizzera ). 2003 Beaufort – Triennale D’arte del Belgio, a cura dei Prof. Willy Van den Bussche, Klaus Bussmann, Rudi Fuchs, Jean-Hubert Martin. 2003 Plastica d’Artista – Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, a cura del Prof. Tommaso Trini ( Milano ). 2003 Guy Pieters Gallery – a cura del Prof. Willy Van den Bussche. 2004 Arte stupefacente dai Dadà alla Cracking Art. Edizioni Mazzotta (Milano) testi di Philippe Daverio. 2005 Sul filo della lana – Biella a cura del Prof. Philippe Daverio.
Decine sono i libri e cataloghi pubblicati dai principali editori Italiani e migliaia i testi critici e gli articoli divulgati in tutto il mondo.
Ulteriori notizie e immagini sui siti: www.crackingart.com www.omarronda.com
La mostra sarà accompagnata da un’ampia monografia, edita da Mazzotta, che documenta l’intera storia del gruppo sin dagli esordi, ricostruendo dettagliatamente anche i percorsi individuali dei singoli artisti.
10
settembre 2005
Cracking Art – Nascita di un’avanguardia.
Dal 10 settembre al 09 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE – MUSEO CARANDENTE
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Orario di apertura
10,30–13 e 15,30–19 (chiuso il martedì)
Vernissage
10 Settembre 2005, ore 18
Sito web
www.crackingart.com
Editore
MAZZOTTA
Autore
Curatore