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CRATere: Habitus / Habitat (evento online)
Qui e altrove, in attesa di verificare la fattibilità degli eventi, mantiene la sua programmazione e si configura come pro-getto, laboratorio, luogo di condivisione di idee e pratiche che avrà un momento cardine, la tavola rotonda del 23 maggio 2020: HABITUS, HABITAT (abitare e ri-abitare). Su Zoom Meeting “HABITUS, HABITAT”:
https://us02web.zoom.us/j/86201604778?pwd=Qno4Z0FEMG9taHNMVzhGekVSaXFzQT09
Meeting ID: 862 0160 4778 – Password: ON DEMAND
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel mese di maggio 2020 ritorna CRATere, rassegna di teatro, arte e umanità con la direzione e la regia di Nazario Zambaldi.
CRATere fonda le sue radici su una ricerca artistica e teatrale che muove dal contesto socio-educativo: dopo l’edizione dello scorso anno intitolata della verità, il tema di quest’anno, qui e altrove, assume un significato particolare nella sospensione attuale delle coordinate spazio-temporali. La possibilità per il teatro e le arti di costruire relazioni e inter-connettere umanità, infatti, è al centro della produzione più recente “POLIS the city is no longer” a cura di Nazario Zambaldi, avviato attraverso laboratori esperienziali e relazionali presso i centri richiedenti asilo, con il coinvolgimento di scuole e università, presentato a dicembre 2019 al MACRO Museo di Arte Contemporanea di Roma e arricchito da numerose azioni in collaborazione con Cittadellarte Fondazione Pistoletto e con Mamadou Dioume, attore e pedagogista.
qui e altrove, in attesa di verificare la fattibilità logistica degli eventi, mantiene la programmazione annunciata nel mese di marzo e si configura come pro-getto, laboratorio, luogo di condivisione di idee e pratiche che avrà un momento cardine, la tavola rotonda del 23 maggio 2020: HABITUS, HABITAT (abitare e ri-abitare).
Alla tavola rotonda, che viene trasmessa in streaming, intervengono Mamadou Dioume, cui si deve il titolo dell’edizione 2020, Barbara Weigel da Berlino con il suo contributo video e drammaturgico per POLIS; Daiana Tripodi e la sua Medea - o meglio “Intr'a Medea” - allo spazio Macello di Bolzano; Ateliersi con Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi da Bologna per il progetto condiviso nelle scuole “Inquietudini”; il Teatro delle Balate dal rione Ballarò di Palermo con Dario Ferrari per gli spettacoli da Buzzati e Dürrenmatt; Sara Fabbri da Milano con la graphic novel “Il Re di Bangkok”; Alessio Kogoj e I Teatri Soffiati con la nuova co-produzione Teatro Pratiko; Alex Marchi attore bolzanino dall’Inghilterra per uno spettacolo su Primo Levi; Flora Sarrubbo, attrice e regista, sul suo percorso e in particolare “Habitat”; Sabina Langer e il progetto di cittadinanza europea “Inter-azioni”; Giulia Cantaluppi e Tempo Riuso sulla valorizzazione degli spazi e il fare comunità; Davide Grotta e Manuel Canelles per le rispettive produzioni Keimzeit – il tempo della germinazione e Cantami o Diva, l’associazione ASTO di Patrasso in Grecia; altri progetti a tema e produzioni in fieri con Gianpaolo Chiriacò, Stephanie Hausdorf, Emiliano Defrancesco, Sara Parziani, il nuovo bando triennale “Bene Comune” per l’utilizzo creativo dello spazio Macello a Bolzano; infine un ospite simbolo del “qui e altrove”, César Brie, maestro del teatro, autoesiliatosi dall’Argentina in Italia negli anni settanta, fondatore del Teatro de los Andes in Bolivia.
In preparazione anche le testimonianze in video degli invitati qui e altrove: le tracce audio di “Babel City”, una versione radiofonica in collaborazione con Stefano Bernardi per POLIS insieme agli attori Federica Garavaglia e Mauro Milone coinvolti in residenza con il progetto POLAROID insieme a Gabriele Scarpino.
La rassegna si affaccia anche sul progetto in corso Munari in Movimento www.munarinmovimento.com, aperto a febbraio con una mostra presso il Centro Trevi di Bolzano, che, nell’impossibilità dovuta alla pandemia di realizzare i laboratori nelle scuole e la conseguente mostra al Centro per la Cultura di Merano, si proporrà al pubblico nel mese di luglio come un sistema di proiezioni video dei vetrini di Bruno Munari, diffuse sulle case della città.
L’associazione culturale TEATRO PRATIKO dal 2000 avvia l’attività teatrale in spazi aperti e luoghi non convenzionalmente teatrali, ospitando a Merano il Teatro Nucleo di Ferrara con Horacio Czertok e Cora Herrendorf e O Thiasos di Roma con Sista Bramini. Dal 2003 la direzione di Nazario Zambaldi - precedentemente coinvolto in ruolo di attore, poi di curatore del convegno e del volume “Teatroeducazione” e della rassegna MONDI presso il Centro culturale Trevi di Bolzano - si concentra dal 2004 sul progetto Teatro Casa Basaglia in ambito psichiatrico con produzioni ospitate in festival come Pergine Spettacolo Aperto, nella stagione de La Soffitta del DMS dell’Università di Bologna e al Teatro Metastasio di Prato. Dal 2007 le attività presso il Centro per la Cultura di Merano, sede dell’associazione, sono denominate Centro Teatro e si aprono con una collaborazione con il maestro Jurij Alscitz che prosegue negli anni in cinque seminari intensivi residenziali. Dal 2010 il Centro Teatro come CRAT Centro Ricerca Artistica Teatrale organizza la rassegna CRATere, da cui si sviluppano progetti di attivazione della comunità a partire da spazi in abbandono, dal 2012 il Babylon OPEN Atelier nel quartiere Piani di Bolzano, dal 2014 il NoN festival al passo Mendola, dal 2015 Macello co-working space ai Piani di Bolzano. Tra i progetti culturali più recenti “Quale Bellezza?” in collaborazione con Cittadellarte Fondazione Pistoletto e il maestro dell’Arte Povera; attualmente in corso “Munari in Movimento” con opere di Bruno Munari e azioni sul territorio.
CRATere fonda le sue radici su una ricerca artistica e teatrale che muove dal contesto socio-educativo: dopo l’edizione dello scorso anno intitolata della verità, il tema di quest’anno, qui e altrove, assume un significato particolare nella sospensione attuale delle coordinate spazio-temporali. La possibilità per il teatro e le arti di costruire relazioni e inter-connettere umanità, infatti, è al centro della produzione più recente “POLIS the city is no longer” a cura di Nazario Zambaldi, avviato attraverso laboratori esperienziali e relazionali presso i centri richiedenti asilo, con il coinvolgimento di scuole e università, presentato a dicembre 2019 al MACRO Museo di Arte Contemporanea di Roma e arricchito da numerose azioni in collaborazione con Cittadellarte Fondazione Pistoletto e con Mamadou Dioume, attore e pedagogista.
qui e altrove, in attesa di verificare la fattibilità logistica degli eventi, mantiene la programmazione annunciata nel mese di marzo e si configura come pro-getto, laboratorio, luogo di condivisione di idee e pratiche che avrà un momento cardine, la tavola rotonda del 23 maggio 2020: HABITUS, HABITAT (abitare e ri-abitare).
Alla tavola rotonda, che viene trasmessa in streaming, intervengono Mamadou Dioume, cui si deve il titolo dell’edizione 2020, Barbara Weigel da Berlino con il suo contributo video e drammaturgico per POLIS; Daiana Tripodi e la sua Medea - o meglio “Intr'a Medea” - allo spazio Macello di Bolzano; Ateliersi con Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi da Bologna per il progetto condiviso nelle scuole “Inquietudini”; il Teatro delle Balate dal rione Ballarò di Palermo con Dario Ferrari per gli spettacoli da Buzzati e Dürrenmatt; Sara Fabbri da Milano con la graphic novel “Il Re di Bangkok”; Alessio Kogoj e I Teatri Soffiati con la nuova co-produzione Teatro Pratiko; Alex Marchi attore bolzanino dall’Inghilterra per uno spettacolo su Primo Levi; Flora Sarrubbo, attrice e regista, sul suo percorso e in particolare “Habitat”; Sabina Langer e il progetto di cittadinanza europea “Inter-azioni”; Giulia Cantaluppi e Tempo Riuso sulla valorizzazione degli spazi e il fare comunità; Davide Grotta e Manuel Canelles per le rispettive produzioni Keimzeit – il tempo della germinazione e Cantami o Diva, l’associazione ASTO di Patrasso in Grecia; altri progetti a tema e produzioni in fieri con Gianpaolo Chiriacò, Stephanie Hausdorf, Emiliano Defrancesco, Sara Parziani, il nuovo bando triennale “Bene Comune” per l’utilizzo creativo dello spazio Macello a Bolzano; infine un ospite simbolo del “qui e altrove”, César Brie, maestro del teatro, autoesiliatosi dall’Argentina in Italia negli anni settanta, fondatore del Teatro de los Andes in Bolivia.
In preparazione anche le testimonianze in video degli invitati qui e altrove: le tracce audio di “Babel City”, una versione radiofonica in collaborazione con Stefano Bernardi per POLIS insieme agli attori Federica Garavaglia e Mauro Milone coinvolti in residenza con il progetto POLAROID insieme a Gabriele Scarpino.
La rassegna si affaccia anche sul progetto in corso Munari in Movimento www.munarinmovimento.com, aperto a febbraio con una mostra presso il Centro Trevi di Bolzano, che, nell’impossibilità dovuta alla pandemia di realizzare i laboratori nelle scuole e la conseguente mostra al Centro per la Cultura di Merano, si proporrà al pubblico nel mese di luglio come un sistema di proiezioni video dei vetrini di Bruno Munari, diffuse sulle case della città.
L’associazione culturale TEATRO PRATIKO dal 2000 avvia l’attività teatrale in spazi aperti e luoghi non convenzionalmente teatrali, ospitando a Merano il Teatro Nucleo di Ferrara con Horacio Czertok e Cora Herrendorf e O Thiasos di Roma con Sista Bramini. Dal 2003 la direzione di Nazario Zambaldi - precedentemente coinvolto in ruolo di attore, poi di curatore del convegno e del volume “Teatroeducazione” e della rassegna MONDI presso il Centro culturale Trevi di Bolzano - si concentra dal 2004 sul progetto Teatro Casa Basaglia in ambito psichiatrico con produzioni ospitate in festival come Pergine Spettacolo Aperto, nella stagione de La Soffitta del DMS dell’Università di Bologna e al Teatro Metastasio di Prato. Dal 2007 le attività presso il Centro per la Cultura di Merano, sede dell’associazione, sono denominate Centro Teatro e si aprono con una collaborazione con il maestro Jurij Alscitz che prosegue negli anni in cinque seminari intensivi residenziali. Dal 2010 il Centro Teatro come CRAT Centro Ricerca Artistica Teatrale organizza la rassegna CRATere, da cui si sviluppano progetti di attivazione della comunità a partire da spazi in abbandono, dal 2012 il Babylon OPEN Atelier nel quartiere Piani di Bolzano, dal 2014 il NoN festival al passo Mendola, dal 2015 Macello co-working space ai Piani di Bolzano. Tra i progetti culturali più recenti “Quale Bellezza?” in collaborazione con Cittadellarte Fondazione Pistoletto e il maestro dell’Arte Povera; attualmente in corso “Munari in Movimento” con opere di Bruno Munari e azioni sul territorio.
23
maggio 2020
CRATere: Habitus / Habitat (evento online)
23 maggio 2020
incontro - conferenza
Evento online
Link di partecipazione
Orario di apertura
dalle 16.00 alle 20.00
https://us02web.zoom.us/j/86201604778?pwd=Qno4Z0FEMG9taHNMVzhGekVSaXFzQT09
Meeting ID: 862 0160 4778
Password: ON DEMAND
Vernissage
23 Maggio 2020, ore 16.00
Sito web
Ufficio stampa
Melasecca PressOffice
Autore
Curatore