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Cremaster 3
intervento di Giulio Alessandri
Comunicato stampa
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all in the present must be transformed: Matthew Barney e Joseph Beuys
Curata da Nancy Spector, curatore capo del Museo Solomon R. Guggenheim di New York, la mostra che apre al pubblico il 6 giugno vuole mettere in rilievo le affinità esistenti tra l’opera di due artisti, che, sebbene appartenenti a generazioni e geografie diverse, condividono alcuni interessi chiave sia estetici che concettuali. Sono così presi in esame l’uso metaforico dei materiali, l’attenzione per la metamorfosi, e la relazione tra l’azione e la sua documentazione nella pratica dei due artisti. Sono, inoltre, messe in luce alcune fondamentali differenze d’ordine filosofico tra Barney e Beuys—alimentate dalla divisione tra pensiero moderno e postmoderno—che, a loro volta, ampliano ulteriormente la nostra comprensione delle singole opere dei due artisti.
In preparazione alla mostra la Collezione Peggy Guggenheim organizza nel mese di maggio un ciclo di conferenze per introdurre il lavoro e la poetica dei due artisti. Gli incontri con studiosi,
curatori e critici d’arte, sono organizzati in collaborazione con la Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia e si terranno presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, in
Campo S. Stefano, a Venezia. Le lezioni sono gratuite e su prenotazione.
Giulio Alessandri è storico e critico dell’Arte contemporanea. Veneziano di nascita, ha studiato all’Università di Ca’ Foscari. Successivamente ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Venezia e alla New York University. Sin dai primi anni ‘80 affianca alle numerose pubblicazioni le esperienze curatoriali e le attività museologiche dedicate all’arte contemporanea e moderna. Tra le mostre curate, EST. Maja Bajevic, Ilya Chichkan, Christian Tomaszewski, presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia; Spazialismo a Venezia, presso la Fondazione Bevilacqua La Masa; TECHNE TRIBÙ. Continuità e sviluppi, con opere di Apsoluto, Maja Bajevic, Olivo Barbieri, Diamante Faraldo, Innocente, Mark Kostabi, Raffaella Nappo, Alma Sulievic, nell’ambito di Le tribù dell’arte, a Roma, a cura di Achille Bonito Oliva; Omuse project 1, in occasione della 50a Esposizione internazionale d'Arte della Biennale di Venezia nel 2003.
Curata da Nancy Spector, curatore capo del Museo Solomon R. Guggenheim di New York, la mostra che apre al pubblico il 6 giugno vuole mettere in rilievo le affinità esistenti tra l’opera di due artisti, che, sebbene appartenenti a generazioni e geografie diverse, condividono alcuni interessi chiave sia estetici che concettuali. Sono così presi in esame l’uso metaforico dei materiali, l’attenzione per la metamorfosi, e la relazione tra l’azione e la sua documentazione nella pratica dei due artisti. Sono, inoltre, messe in luce alcune fondamentali differenze d’ordine filosofico tra Barney e Beuys—alimentate dalla divisione tra pensiero moderno e postmoderno—che, a loro volta, ampliano ulteriormente la nostra comprensione delle singole opere dei due artisti.
In preparazione alla mostra la Collezione Peggy Guggenheim organizza nel mese di maggio un ciclo di conferenze per introdurre il lavoro e la poetica dei due artisti. Gli incontri con studiosi,
curatori e critici d’arte, sono organizzati in collaborazione con la Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia e si terranno presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, in
Campo S. Stefano, a Venezia. Le lezioni sono gratuite e su prenotazione.
Giulio Alessandri è storico e critico dell’Arte contemporanea. Veneziano di nascita, ha studiato all’Università di Ca’ Foscari. Successivamente ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Venezia e alla New York University. Sin dai primi anni ‘80 affianca alle numerose pubblicazioni le esperienze curatoriali e le attività museologiche dedicate all’arte contemporanea e moderna. Tra le mostre curate, EST. Maja Bajevic, Ilya Chichkan, Christian Tomaszewski, presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia; Spazialismo a Venezia, presso la Fondazione Bevilacqua La Masa; TECHNE TRIBÙ. Continuità e sviluppi, con opere di Apsoluto, Maja Bajevic, Olivo Barbieri, Diamante Faraldo, Innocente, Mark Kostabi, Raffaella Nappo, Alma Sulievic, nell’ambito di Le tribù dell’arte, a Roma, a cura di Achille Bonito Oliva; Omuse project 1, in occasione della 50a Esposizione internazionale d'Arte della Biennale di Venezia nel 2003.
12
maggio 2007
Cremaster 3
12 maggio 2007
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
ISTITUTO VENETO DI SCIENZE LETTERE E ARTI – PALAZZO LOREDAN
Venezia, Campo Santo Stefano, 2945, (VENEZIA)
Venezia, Campo Santo Stefano, 2945, (VENEZIA)
Vernissage
12 Maggio 2007, ore 11