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Cremona che ride: i numeri unici e i giornali satirici dall’Unità d’Italia alla Liberazione
La mostra racconta la storia del nostro paese attraverso l’avventura di una grande tradizione culturale colta e popolare insieme, poco conosciuta dal grande pubblico, come quella dei giornali satirici e dei numeri unici
Comunicato stampa
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Una mostra evento per i 150 anni dell’Unità d’Italia. ‘Cremona che ride, i numeri unici e i giornali satirici dall’Unità d’Italia alla Liberazione’, a cura di Giorgio Casamatti e Guido Conti, racconta la storia del nostro paese attraverso l’avventura di una grande tradizione culturale colta e popolare insieme, poco conosciuta dal grande pubblico, come quella dei giornali satirici e dei numeri unici.
La mostra, che si inaugura presso le sale espositive del Museo Civico di Cremona il 13 maggio, in occasione de La Notte dei Musei, è un evento da non perdere che racconta uno degli aspetti più gioiosi e vitali della tradizione culturale e letteraria cremonese e italiana. Tra Otto e Novecento in Italia, ma soprattutto in molte città della pianura padana, sono sorti e prosperati una miriade di settimanali e numeri unici umoristico-satirici. Queste pubblicazioni, caratterizzate da una forte passione politica, sono state un importante e singolare fenomeno storico-culturale: hanno diffuso il genere internazionale dell'Umorismo aprendo la strada allo sviluppo di una originale comicità all’italiana; sono stati una palestra di scrittura e il banco di prova di grafici, vignettisti, scrittori, giornalisti e registi di fama mondiale; hanno costituito una forma di letteratura e comunicazione indipendente rispetto ai media canonici e ufficiali, e sono stati importanti per l'unificazione linguistica e l'apprendimento dell'italiano anche nelle classi sociali meno abbienti. Spesso si trattava di “fogli” e settimanali scritti, disegnati e impaginati da giovani autori che si divertivano a scherzare sugli eventi locali e ad ironizzare sulle personalità illustri della città. L’esposizione di queste pubblicazioni propone una modalità inedita e anticonformista per riscoprire sia la storia del territorio di Cremona in rapporto con le città limitrofe (Casalmaggiore, Crema, Lodi e Piacenza) e Milano (capoluogo di ricca tradizione pubblicistica satirica) sia con il resto d'Italia e di Europa. La mostra avrà un ricco e articolato percorso.
Dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale I giornali umoristici in Italia nascono nel 1848 e il 1948 segna la nascita della Repubblica Italiana nel dopoguerra con le prime elezioni libere, anche se noi abbiamo scelto il 1961 come data da cui partire per raccontare l'Unità d'Italia attraverso i giornali satirici: In mostra saranno visibili alcune testate originali di quegli anni da “Il Fischietto”di Torino, a “Il lampione” di Firenze, fondato da Carlo Collodi, “La strega” di Genova, “Il pappagallo” di Bologna e le splendide tavole a colori de “La rana” che raccontano il nostro Risorgimento prima dell'Unità d'Italia con i personaggi politici dell’epoca in maniera divertita e irriverente. In particolar modo, nella mostra di Cremona sarà visibile una ricca galleria di personaggi e avvenimenti del nostro Risorgimento guardato attraverso le testate europee.
I giornali satirici cremonesi Per la prima volta vengono fatti uno studio e una ricerca mirata sui giornali satirici e umoristici cremonesi. Per i giornali cremonesi saranno in mostra testate come “Diavoletto” (1874) con splendide tavole in bianco e nero sui fatti di cronaca politica e nazionale che riguardano Cremona negli anni del 1868; “El Somaro. Giornale semi-serio, organo semi-serio di un circolo di ignoranti” (1880-81); “Bou! Abbaia al sabato” (1887-88); “Papà Bonsenso. giornale per il popolo” (1887-1890); “Il fulmine, giornale letterario, commerciale, politico, amministrativo illustrato” (1890); “La cavallina. Giornale politico, amministrativo, letterario, commerciale, agricolo” (1894); “Il moscone. Giornale umoristico illustrato” (1895-1896); fino a quello che ha segnato per un paio di decenni la storia di Cremona, “El va..el Birocc degli anni Venti, e “La Biscioneide” del 1950. Con oltre duecento tra disegni, testate originali e raccolte, saranno in mostra rari esempi di giornali satirici francesi, tedeschi e spagnoli selezionati con immagini che raccontano i personaggi della politica a partire dall’Unità d’Italia e in particolar modo l’Italia, disegnata come una donna turrita, filo conduttore di tutta questa complessa e articolata mostra.
I giornali satirici della Prima guerra mondiale al Fascismo Nelle ampie sale del Museo di Cremona, si potranno ammirare le vignette dei giornali satirici usciti in occasione della Prima guerra mondiale: un modo diverso di raccontare la prima grande tragedia della Guerra mondiale, con giornali come “La baionetta” italiana a “La baionette” francese. Per poi passare ai giornali satirici che hanno fatto la storia d’Italia come “L’asino” di Galantare e Podrecca, “Il 420” di Mario Nerbini, dove collaborerà anche Federico Fellini, “Il Guerin Meschino”, “Il Travaso”, “Il Mulo” "Numero" e molte altre testate che raccontano cento anni di storia attraverso la vignetta, l’umorismo feroce e dissacrante di una Italia che cerca faticosamente di trovare un’unità e un’idea di nazione.
L’Italia disegnata di Giovannino Guareschi 1946-1968: Una mostra nella mostra La mostra si chiude con una esposizione di oltre sessanta disegni originali di Giovannino Guareschi, che per oltre vent’anni ha disegnato l’Italia come una donna turrita protagonista delle sue vignette satiriche specialmente del dopoguerra sul settimanale milanese "Candido". Gli originali, provenienti dalle collezioni dell’Archivio del Club dei Ventitré di Giovannino Guareschi e della Fondazione Mondadori, sono raccolte nei musei di Cremona per la prima volta. Un evento nell’evento che dimostra lo sforzo e la passione che ha messo il Comune di Cremona per la realizzazione di questo progetto. Una mostra che chiude l'esposizione ma che riapre, per la prima volta, il discorso sul lavoro grafico di Giovannino in relazione con la tradizione dei giornali umoristici nazionali e internazionali.
La mostra è realizzata dal Museo Civico Ala Ponzone del Comune di Cremona grazie alla collaborazione della Regione Lombardia, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Corriere della Sera, Club dei Ventitré di Roncole Verdi, Museo della Satira di Forte dei Marmi, Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona e l’apporto essenziale di alcuni collezionisti privati. Main sponsor del progetto CremonaPo-Centro Commerciale.
13
maggio 2011
Cremona che ride: i numeri unici e i giornali satirici dall’Unità d’Italia alla Liberazione
Dal 13 maggio al 31 luglio 2011
disegno e grafica
Location
MUSEO CIVICO ALA PONZONE
Cremona, Via Ugolani Dati, 4, (Cremona)
Cremona, Via Ugolani Dati, 4, (Cremona)
Biglietti
euro 7-5
Orario di apertura
mar-sab 9-18, dom e festivi 10-18, chiuso lunedì
Curatore