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Crepe (IN)visibili
Si apre martedì 16 luglio presso Villa Arrivabene “Crepe (in) visibili” mostra personale
dell’artista Giulia Rotini, per la prima volta nella città di Firenze, a cura di Giada Gasparotti.
Le creazioni dell’artista, classe 2000 sono un intimo e tangibile elogio alla fragilità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“C’è una crepa in ogni cosa ed è da li che entra la luce”
Si apre martedì 16 luglio presso Villa Arrivabene “Crepe (in) visibili” mostra personale
dell’artista Giulia Rotini, per la prima volta nella città di Firenze.
Le creazioni dell’artista, classe 2000 sono un intimo e tangibile elogio alla fragilità: in una
società, come quella contemporanea, che quasi ci impone di essere infrangibili ed
inossidabili le sue opere materiche, che offrono nella lettura tattile e non solo visiva un
secondo punto di vista, ci ricordano l’importanza di trasformare le ferite in opportunità. Rotini
ci parla di un continuo farsi e disfarsi, d’incontri e di legami e lo fa attraverso la materia: la
pasta di polvere di marmo, che caratterizza la base delle sue opere, una volta stesa sulla tela
e asciugata si rivela estremamente precaria e crolla formando cosi infinite ferite messe in
risalto da una pigmentazione talvolta accesa, talvolta tenue. Solo attraverso la passata di
resina finale tutto si immobilizza e diviene finalmente stabile. Le sue crepe cristallizzate sono
un invito a riconciliarsi con il proprio destino, rinascendo attraverso una ricostruzione del se’,
come fossimo davanti ad una lente d’ingrandimento, che rivela piccoli frammenti di
instabilità: quelli della nostra anima. E nel suo interagire con il circostante, l’approccio
gestuale di Rotini porta il Voyeur a ritrovare una dimensione che si apre a suggestioni in
divenire, totalmente personali. La sua ricerca infatti, pur nascendo da un pensiero individuale
si presta a molteplici interpretazioni; impossibile qualsiasi approdo interpretativo definitivo.
Coinvolge la sua matericità, nello sguardo e nel tatto in una creatività che si dilata sino a
fuoriuscire dalla tela, che colma i luoghi che “abita”: radici di un bianco candido etereo ci
invitano a proseguire, a spingerci “Verso altro” sono spunto per parlare di resilienza, tra
vulnerabilità e forza; all’improvviso è tutto rosso, sangue che sgorga da una ferita, l’impronta
di un corpo emerge, “urla” silenzioso “io c’ero”, io esisto. Un grido di speranza.
La mostra Crepe (IN)visibili ripercorre le sperimentazioni della giovane artista, che attraverso
linguaggi differenti esprime il suo vissuto alla ricerca di un equilibrio interiore: dalle prime
opere dominate da un tocco denso e corposo, che nella loro connotazione di pitture
“espanse” oltre la tela privilegiano una prospettiva informale- astratta, passando per le
installazioni sino ai più recenti libri d’artista. Qui molte pagine bianche sono ricoperte dalla
pigmentazione scultorea a cui Rotini ha abituati. È la nostra storia, tutto il nostro passato.
Dentro la quasi totale assenza di parole. È un invito a scriverne di nuove, ad esplorare l’ignoto,
lo spazio delle nostre aspirazioni.
Si apre martedì 16 luglio presso Villa Arrivabene “Crepe (in) visibili” mostra personale
dell’artista Giulia Rotini, per la prima volta nella città di Firenze.
Le creazioni dell’artista, classe 2000 sono un intimo e tangibile elogio alla fragilità: in una
società, come quella contemporanea, che quasi ci impone di essere infrangibili ed
inossidabili le sue opere materiche, che offrono nella lettura tattile e non solo visiva un
secondo punto di vista, ci ricordano l’importanza di trasformare le ferite in opportunità. Rotini
ci parla di un continuo farsi e disfarsi, d’incontri e di legami e lo fa attraverso la materia: la
pasta di polvere di marmo, che caratterizza la base delle sue opere, una volta stesa sulla tela
e asciugata si rivela estremamente precaria e crolla formando cosi infinite ferite messe in
risalto da una pigmentazione talvolta accesa, talvolta tenue. Solo attraverso la passata di
resina finale tutto si immobilizza e diviene finalmente stabile. Le sue crepe cristallizzate sono
un invito a riconciliarsi con il proprio destino, rinascendo attraverso una ricostruzione del se’,
come fossimo davanti ad una lente d’ingrandimento, che rivela piccoli frammenti di
instabilità: quelli della nostra anima. E nel suo interagire con il circostante, l’approccio
gestuale di Rotini porta il Voyeur a ritrovare una dimensione che si apre a suggestioni in
divenire, totalmente personali. La sua ricerca infatti, pur nascendo da un pensiero individuale
si presta a molteplici interpretazioni; impossibile qualsiasi approdo interpretativo definitivo.
Coinvolge la sua matericità, nello sguardo e nel tatto in una creatività che si dilata sino a
fuoriuscire dalla tela, che colma i luoghi che “abita”: radici di un bianco candido etereo ci
invitano a proseguire, a spingerci “Verso altro” sono spunto per parlare di resilienza, tra
vulnerabilità e forza; all’improvviso è tutto rosso, sangue che sgorga da una ferita, l’impronta
di un corpo emerge, “urla” silenzioso “io c’ero”, io esisto. Un grido di speranza.
La mostra Crepe (IN)visibili ripercorre le sperimentazioni della giovane artista, che attraverso
linguaggi differenti esprime il suo vissuto alla ricerca di un equilibrio interiore: dalle prime
opere dominate da un tocco denso e corposo, che nella loro connotazione di pitture
“espanse” oltre la tela privilegiano una prospettiva informale- astratta, passando per le
installazioni sino ai più recenti libri d’artista. Qui molte pagine bianche sono ricoperte dalla
pigmentazione scultorea a cui Rotini ha abituati. È la nostra storia, tutto il nostro passato.
Dentro la quasi totale assenza di parole. È un invito a scriverne di nuove, ad esplorare l’ignoto,
lo spazio delle nostre aspirazioni.
16
luglio 2024
Crepe (IN)visibili
Dal 16 al 25 luglio 2024
arte contemporanea
Location
VILLA ARRIVABENE
Firenze, Piazza Leon Battista Alberti, 2, (FI)
Firenze, Piazza Leon Battista Alberti, 2, (FI)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Martedì e Giovedì anche dalle 14 alle 17.
Vernissage
16 Luglio 2024, 17:00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini