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Cri Piccoli – Astratta mente
La ricerca dell’equilibrio compositivo tra atmosfere di colori velati, imponenti e pervasivi, attraversati da flussi di parole, pensieri, che come mantra si ripetono dando voce ad immagini dell’inconscio. L’interesse si concentra sui flussi mentali, sui passaggi da uno stato psichico all’altro, sugli incroci di pensieri, frasi, sensazioni che si sperimentano mescolandosi agli altri nella comunicazione collettiva verbale e non verbale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cri Piccoli
Il mio lavoro ha molto a che fare con la psicologia e lo studio dei
processi mentali, attinge da varie fonti filosofiche sia occidentali
che orientali e incentra l'attenzione sulla mente e i suoi processi.
Le forme che appaiono sulle tele e sui vari tessuti che utilizzo
sono una trasposizione di immagini rappresentative che affollano la
mente nelle fasi di pensiero meditativo, contemplativo e concentrativo.
L'intenzione è di ricreare l' immagine mentale proprio durante il
processo del flusso di pensieri e quindi sensazioni, come se si
potesse aprire una finestra al nostro interno osservando tali
percorsi mentali.
Le parole sono una parte fondamentale del pensiero umano e per questo
sono indispensabili nella rappresentazione che cerco di descrivere.
Nei miei lavori non appaiono parole scelte a caso bensì una stessa
frase ripetuta all'infinito. Il motivo di questa scelta è perchè sono
interessata a queste fasi mentali precise in qui la mente è in uno
stato diverso dal solito, in queste circostanze cerca di raggiungere
dei livelli concentrativi superiori e di conquistare una maggiore
capacità di lucidità, chiarezza e calma mentale.
Ripetendo la stessa frase si focalizza l'attenzione sull'immagine che
la frase evoca e grazie a questo si può sottoporre la mente ad uno
stato positivo alterato. (Sono stati fatti molti studi scientifici su
questo argomento che ne accertano la veridicità). Un altro aspetto
fondamentale del lavoro è l'azione in sé: nello scrivere una stessa
frase io stessa entro nella fase mentale di cui parlavo e chi osserva
il lavoro finito percepisce a livello inconscio il messaggio
subliminale di rimando e delle frasi scritte e inserite tra gli
elementi.
(lo sfondo rappresenta gli elementi cosmici e di conseguenza umani
con cui siamo costituiti e con i quali ci mescoliamo e scontriamo.)
La frase, dal significato positivo, potrà essere individuata
dall'osservatore scrutando l'opera. E' anche una sorta di gioco.
L’happening/Mostra “Girotondo …un giro per la pace” vorrebbe essere promotrice della cultura che si fa spazio attraverso la passione per l’arte e per i messaggi di pace, permettendo alle persone coinvolte nel progetto di tessere nuove possibili trame relazionali nella città come già è avvenuto in passato con altri interventi propositivi, interessanti e proficui che hanno visto protagonisti gli artisti, i cittadini e con loro l’arte contemporanea.
GIROTONDO… UN GIRO PER LA PACE
Questo progetto nasce dall’esigenza di trasmettere un messaggio di pace alla comunità entrando in connessione diretta con gli individui attraverso semplici gesti che ci rimandano ad un vissuto “infantile” quando in ognuno di noi era così forte e chiaro l’impulso giocoso e il bisogno di condividere con gli altri, a prescindere dalla loro condizione.
L’energia dei bambini è inesauribile, possono interagire con chiunque gli si presenti e non hanno barriere linguistiche che tengano, perché se l’intento è di conoscere e condividere un’esperienza, la mente guida i loro gesti rendendo tutto più diretto e comprensibile…
La giostra nasce da un disegno cosmico e percorre un movimento circolare che è già insito in noi stessi perché proprio dell’universo che abitiamo. E’ un movimento naturale, spontaneo, che proviene dai moti dei corpi celesti e quindi dalla natura terrestre stessa.
Nel compiere questo giro, camminandoci intorno, ricalchiamo un percorsco “terrestre celeste” che ci mette in relazione con ciò di quanto più arcaico la nostra mente possa immaginare, sentire, è la storia della nostra esistenza.
L’azione di far girare la giostra… Girotondo… diviene una presa di coscienza di tutto questo, un modo arcaico e destinato a durare per sempre, proprio perché parte di noi stessi e del nostro modo di comunicare, per dire qualcosa… e se la giostra, ribattezzata "Girotondo", riporta nelle sue trame un invito alla pace, tanto meglio…ecco che allora i due universi si uniscono… anche se lo sono sempre stati.
Idealmente il “Girotondo” percorre un giro per la pace ogni volta che lo si fa ruotare su se stesso, memore delle promesse di pace inscritte al suo interno, come se ogni qual volta che lo si fa girare prendessero voce e si ripetessero come una preghiera, un mantra che ci ipnotizza riponendo un pò di queste parole nei nostri pensieri e ricordi.
Attingendo da un linguaggio “infantile” si può creare un messaggio di pace… poi la mente adulta e consapevole riordina se stessa e riprende ciò che di buono le ha lasciato la storia… l’infanzia e l’evoluzione… il segreto più forte è trovare la pace …tutte le culture più autentiche ce lo hanno insegnato …i bambini ce lo insegnano giorno per giorno… e la natura ce lo dimostra… se usiamo la pace ciò che produciamo e riceviamo sarà un’effetto pacifico… ed è proprio questo quello di cui sento il bisogno di parlare…
Installazione di Cri Piccoli: “Girotondo”, 80 X 80 X 125 cm, materiali vari, 2008.
Parole
La ricerca dell’equilibrio compositivo tra atmosfere di colori velati, imponenti e pervasivi, attraversati da flussi di parole, pensieri, che come mantra si ripetono dando voce a immagini dell’inconscio. L’interesse si concentra sui flussi mentali, sui passaggi da uno stato psichico all’altro, sugli incroci di pensieri, frasi, sensazioni che si sperimentano mescolandosi agli altri nella comunicazione collettiva verbale e non verbale.
Nei lavori si sviluppano cinque tematiche: le Fiamme, i Percorsi, le Macro, i Puzzle e gli Incroci. In tutti la scrittura partecipa attivamente nel confluire all’immagine finale uno spaccato di percorsi stilistici fatti di pieni e di vuoti, di andamenti morbidi e spigolosi, di tonalità lievi e forti. L’atto dello scrivere diviene una forma di comunicazione tra esterno e interno, una sorta d’induzione mentale che, grazie all’uso di parole dal significato preciso, pongono in relazione biunivoca l’artista e l’osservatore. Nell’installazione Incroci n°4 l’impiego di diversi materiali, luci e movimento, donano alla struttura un aspetto spazio/temporale mutevole e ciclico scandito dal perpetuo andamento rotatorio dal perno centrale. Dietro questa figura conica tridimensionale si cela una metafora sulla continua trasformazione psicofisica insita in noi stessi e in tutto ciò che ci circonda, regolata dai ritmi della natura cosmica, la quale si
fa macro al nostro esterno e micro all’interno, ma pur sempre rispondendo alle medesime leggi fisiche.
Critica
Cri Piccoli crea una sorta di grafia dell’anima, una composizione in cui la pittura tende a conquistare lo spazio. Il colore non riproduce solo l’apparenza cromatica delle cose, ma viene assunto in quanto materia, per cui, più che come effetto pittorico, si ripropone in tutta la sua storia vissuta. Nei suoi lavori si ripresentano cinque tematiche: “Fiamme”,” Percorsi”, “Macro”, “Puzzle”, “Incroci”, dove si può pensare in modo inequivocabile , come il colore non sia nelle cose, ma dentro di noi e il nostro sguardo, ogni giorno, debba dipingere un mondo di per sé incolore. (Alessandra Possamai Vita e Ines Thomas de IL GAZZETTINO)
Dimensioni e caratteristiche delle opere
Opere bidimensionali quali tele e pannelli di compensato con supporti di cornici in legno.
Opere tridimensionali: L’installazione “Incroci N°4” è costituita da materiali vari assemblati e distinti che formano due oggetti diversi e separati che vengono inseriti l’uno nell’altro.
Il primo oggetto è un cono (base 80 x altezza 215 cm c.a.) con base aperta di plastica rigida rivestita di stoffa, appesa ad un perno metallico rotante, questo a sua volta collegato ad un motorino posizionato su di una base di legno. Il motorino è collegato dalla base, tramite filo di nylon, ad un anello che pende dal soffitto; L’effetto visivo è un cono sollevato da terra (5 cm c.a.) che ruota su se stesso compiendo un giro al minuto.
Il secondo oggetto è un cilindro (base 40 x altezza 65 cm c.a.) con base di legno e pareti di carta da forno traforata dove sono state ritagliate delle lettere. Le pareti sono supportate da 4 paletti metallici. Il cilindro è aperto sulla circonferenza superiore. Al centro della base lignea del cilindro è posizionata una lampada che proietta luce sulle pareti traforate dello stesso e la trasferisce a sua volta sulle pareti del cono di stoffa essendo quest’ultimo posizionato simmetricamente sopra il primo (effetto matrioska); L’effetto visivo è un cono rotante sollevato da terra, con le lettere di luce proiettate sulla sua superficie di stoffa che per via del suo continuo ruotare cambia sempre il suo effetto cromatico.
Cri Piccoli
Nata a Cittadella Padova nel 1975
Via Grassi 10/A 35129 Padova
Tel. 049 80 77 859 cell. 340 27 56 840
mail: crispazio@yahoo.it
Studi conseguiti
Diploma Liceo Artistico sez. Architettura
conseguito nel 1995 presso "Amedeo Modigliani" di Padova
Diploma 5° anno integrativo Liceo Artistico conseguito nel 1999 presso "Arcangeli" di Bologna
Diplomata in Decorazione conseguito nel 2000 presso Accademia di Belle Arti di Bologna.
Diploma Master annuali di Filosofia e Psicologia Buddhista Tibetana conseguiti nel 2003 e 2004 presso Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (PI).
Nel 2001 ha lavorato come assistente fotografica, gestione archivio fotografico e assistente stylist a servizi di moda per una testata femminile (ALLURE AL) a Bologna.
Dal 2002 al 2005 ha lavorato per la Casa Editrice Chiara Luce Edizioni e collaborato in vari progetti di decorazione d'interno presso Ville Antiche Venete.
Attualmente espone nelle Gallerie CD Studio D’Arte e Velis Gallery di Padova e Fabrika xx.9.12 di Piombino Dese.
Mostre Collettive
1998, Nova Era, Accademia di Belle Arti di Bologna, Docente cattedra Decorazione Prof. Rosi.
1999, Collettiva Polivalente Alternata, Accademia di Belle Arti di Bologna, Docente cattedra Decorazione Prof. Rosi
2002, Nel Caos, Centro Musica di Trento, Dott.ssa Francesca Zannuccoli.
2004, Percorsi Alterni, Sala Espositiva Chiara Luce Edizioni, Pomaia (PI), Dott.ssa Laura Catalano.
2005, 2° Biennale Ass. Blu di Prussia, Galleria Città di Padova, Ass. Blu di Prussia.
2007, 6Arte I Lions per l’arte contemporanea, Ex Macello, Padova, a cura dell’ass.to Alle Politiche Culturali del Comune di Padova, Dott.ssa Mirella Cisotto Nalon.2007, ART FOR DHARMA, Evento collaterale alla vista di Sua Santità Il XIV Dalai Lama del Tibet, Teatro Nuovo di Udine a Udine, Dott. Laudato.
2008, xx.9.12 ARCHIVIO VINILE progetto IN PROGRESS a cura di Adolfina De Stefani e XX.9.12 FABRIKArte Villa Simion - Biblioteca Comunale di Spinea – Venezia
Mostre Personali
2007, Parole - Le Creazioni di Cri Piccoli, Sherwood open live, Padova.
2009, Astrazioni - La Limonaia di Villa Vogel, Firenze a cura di Anna Conti e Pres. Giuseppe D’Eugenio.
Happening
2008, 4 Ottobre, Giro tondo, un giro per la pace.. Piazza Palazzo Moroni, evento "La settimana della non violenza" promosso dal Comune di Padova, Assessorato alle Politiche Sociali e Assessorato alla Cultura.
Il mio lavoro ha molto a che fare con la psicologia e lo studio dei
processi mentali, attinge da varie fonti filosofiche sia occidentali
che orientali e incentra l'attenzione sulla mente e i suoi processi.
Le forme che appaiono sulle tele e sui vari tessuti che utilizzo
sono una trasposizione di immagini rappresentative che affollano la
mente nelle fasi di pensiero meditativo, contemplativo e concentrativo.
L'intenzione è di ricreare l' immagine mentale proprio durante il
processo del flusso di pensieri e quindi sensazioni, come se si
potesse aprire una finestra al nostro interno osservando tali
percorsi mentali.
Le parole sono una parte fondamentale del pensiero umano e per questo
sono indispensabili nella rappresentazione che cerco di descrivere.
Nei miei lavori non appaiono parole scelte a caso bensì una stessa
frase ripetuta all'infinito. Il motivo di questa scelta è perchè sono
interessata a queste fasi mentali precise in qui la mente è in uno
stato diverso dal solito, in queste circostanze cerca di raggiungere
dei livelli concentrativi superiori e di conquistare una maggiore
capacità di lucidità, chiarezza e calma mentale.
Ripetendo la stessa frase si focalizza l'attenzione sull'immagine che
la frase evoca e grazie a questo si può sottoporre la mente ad uno
stato positivo alterato. (Sono stati fatti molti studi scientifici su
questo argomento che ne accertano la veridicità). Un altro aspetto
fondamentale del lavoro è l'azione in sé: nello scrivere una stessa
frase io stessa entro nella fase mentale di cui parlavo e chi osserva
il lavoro finito percepisce a livello inconscio il messaggio
subliminale di rimando e delle frasi scritte e inserite tra gli
elementi.
(lo sfondo rappresenta gli elementi cosmici e di conseguenza umani
con cui siamo costituiti e con i quali ci mescoliamo e scontriamo.)
La frase, dal significato positivo, potrà essere individuata
dall'osservatore scrutando l'opera. E' anche una sorta di gioco.
L’happening/Mostra “Girotondo …un giro per la pace” vorrebbe essere promotrice della cultura che si fa spazio attraverso la passione per l’arte e per i messaggi di pace, permettendo alle persone coinvolte nel progetto di tessere nuove possibili trame relazionali nella città come già è avvenuto in passato con altri interventi propositivi, interessanti e proficui che hanno visto protagonisti gli artisti, i cittadini e con loro l’arte contemporanea.
GIROTONDO… UN GIRO PER LA PACE
Questo progetto nasce dall’esigenza di trasmettere un messaggio di pace alla comunità entrando in connessione diretta con gli individui attraverso semplici gesti che ci rimandano ad un vissuto “infantile” quando in ognuno di noi era così forte e chiaro l’impulso giocoso e il bisogno di condividere con gli altri, a prescindere dalla loro condizione.
L’energia dei bambini è inesauribile, possono interagire con chiunque gli si presenti e non hanno barriere linguistiche che tengano, perché se l’intento è di conoscere e condividere un’esperienza, la mente guida i loro gesti rendendo tutto più diretto e comprensibile…
La giostra nasce da un disegno cosmico e percorre un movimento circolare che è già insito in noi stessi perché proprio dell’universo che abitiamo. E’ un movimento naturale, spontaneo, che proviene dai moti dei corpi celesti e quindi dalla natura terrestre stessa.
Nel compiere questo giro, camminandoci intorno, ricalchiamo un percorsco “terrestre celeste” che ci mette in relazione con ciò di quanto più arcaico la nostra mente possa immaginare, sentire, è la storia della nostra esistenza.
L’azione di far girare la giostra… Girotondo… diviene una presa di coscienza di tutto questo, un modo arcaico e destinato a durare per sempre, proprio perché parte di noi stessi e del nostro modo di comunicare, per dire qualcosa… e se la giostra, ribattezzata "Girotondo", riporta nelle sue trame un invito alla pace, tanto meglio…ecco che allora i due universi si uniscono… anche se lo sono sempre stati.
Idealmente il “Girotondo” percorre un giro per la pace ogni volta che lo si fa ruotare su se stesso, memore delle promesse di pace inscritte al suo interno, come se ogni qual volta che lo si fa girare prendessero voce e si ripetessero come una preghiera, un mantra che ci ipnotizza riponendo un pò di queste parole nei nostri pensieri e ricordi.
Attingendo da un linguaggio “infantile” si può creare un messaggio di pace… poi la mente adulta e consapevole riordina se stessa e riprende ciò che di buono le ha lasciato la storia… l’infanzia e l’evoluzione… il segreto più forte è trovare la pace …tutte le culture più autentiche ce lo hanno insegnato …i bambini ce lo insegnano giorno per giorno… e la natura ce lo dimostra… se usiamo la pace ciò che produciamo e riceviamo sarà un’effetto pacifico… ed è proprio questo quello di cui sento il bisogno di parlare…
Installazione di Cri Piccoli: “Girotondo”, 80 X 80 X 125 cm, materiali vari, 2008.
Parole
La ricerca dell’equilibrio compositivo tra atmosfere di colori velati, imponenti e pervasivi, attraversati da flussi di parole, pensieri, che come mantra si ripetono dando voce a immagini dell’inconscio. L’interesse si concentra sui flussi mentali, sui passaggi da uno stato psichico all’altro, sugli incroci di pensieri, frasi, sensazioni che si sperimentano mescolandosi agli altri nella comunicazione collettiva verbale e non verbale.
Nei lavori si sviluppano cinque tematiche: le Fiamme, i Percorsi, le Macro, i Puzzle e gli Incroci. In tutti la scrittura partecipa attivamente nel confluire all’immagine finale uno spaccato di percorsi stilistici fatti di pieni e di vuoti, di andamenti morbidi e spigolosi, di tonalità lievi e forti. L’atto dello scrivere diviene una forma di comunicazione tra esterno e interno, una sorta d’induzione mentale che, grazie all’uso di parole dal significato preciso, pongono in relazione biunivoca l’artista e l’osservatore. Nell’installazione Incroci n°4 l’impiego di diversi materiali, luci e movimento, donano alla struttura un aspetto spazio/temporale mutevole e ciclico scandito dal perpetuo andamento rotatorio dal perno centrale. Dietro questa figura conica tridimensionale si cela una metafora sulla continua trasformazione psicofisica insita in noi stessi e in tutto ciò che ci circonda, regolata dai ritmi della natura cosmica, la quale si
fa macro al nostro esterno e micro all’interno, ma pur sempre rispondendo alle medesime leggi fisiche.
Critica
Cri Piccoli crea una sorta di grafia dell’anima, una composizione in cui la pittura tende a conquistare lo spazio. Il colore non riproduce solo l’apparenza cromatica delle cose, ma viene assunto in quanto materia, per cui, più che come effetto pittorico, si ripropone in tutta la sua storia vissuta. Nei suoi lavori si ripresentano cinque tematiche: “Fiamme”,” Percorsi”, “Macro”, “Puzzle”, “Incroci”, dove si può pensare in modo inequivocabile , come il colore non sia nelle cose, ma dentro di noi e il nostro sguardo, ogni giorno, debba dipingere un mondo di per sé incolore. (Alessandra Possamai Vita e Ines Thomas de IL GAZZETTINO)
Dimensioni e caratteristiche delle opere
Opere bidimensionali quali tele e pannelli di compensato con supporti di cornici in legno.
Opere tridimensionali: L’installazione “Incroci N°4” è costituita da materiali vari assemblati e distinti che formano due oggetti diversi e separati che vengono inseriti l’uno nell’altro.
Il primo oggetto è un cono (base 80 x altezza 215 cm c.a.) con base aperta di plastica rigida rivestita di stoffa, appesa ad un perno metallico rotante, questo a sua volta collegato ad un motorino posizionato su di una base di legno. Il motorino è collegato dalla base, tramite filo di nylon, ad un anello che pende dal soffitto; L’effetto visivo è un cono sollevato da terra (5 cm c.a.) che ruota su se stesso compiendo un giro al minuto.
Il secondo oggetto è un cilindro (base 40 x altezza 65 cm c.a.) con base di legno e pareti di carta da forno traforata dove sono state ritagliate delle lettere. Le pareti sono supportate da 4 paletti metallici. Il cilindro è aperto sulla circonferenza superiore. Al centro della base lignea del cilindro è posizionata una lampada che proietta luce sulle pareti traforate dello stesso e la trasferisce a sua volta sulle pareti del cono di stoffa essendo quest’ultimo posizionato simmetricamente sopra il primo (effetto matrioska); L’effetto visivo è un cono rotante sollevato da terra, con le lettere di luce proiettate sulla sua superficie di stoffa che per via del suo continuo ruotare cambia sempre il suo effetto cromatico.
Cri Piccoli
Nata a Cittadella Padova nel 1975
Via Grassi 10/A 35129 Padova
Tel. 049 80 77 859 cell. 340 27 56 840
mail: crispazio@yahoo.it
Studi conseguiti
Diploma Liceo Artistico sez. Architettura
conseguito nel 1995 presso "Amedeo Modigliani" di Padova
Diploma 5° anno integrativo Liceo Artistico conseguito nel 1999 presso "Arcangeli" di Bologna
Diplomata in Decorazione conseguito nel 2000 presso Accademia di Belle Arti di Bologna.
Diploma Master annuali di Filosofia e Psicologia Buddhista Tibetana conseguiti nel 2003 e 2004 presso Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (PI).
Nel 2001 ha lavorato come assistente fotografica, gestione archivio fotografico e assistente stylist a servizi di moda per una testata femminile (ALLURE AL) a Bologna.
Dal 2002 al 2005 ha lavorato per la Casa Editrice Chiara Luce Edizioni e collaborato in vari progetti di decorazione d'interno presso Ville Antiche Venete.
Attualmente espone nelle Gallerie CD Studio D’Arte e Velis Gallery di Padova e Fabrika xx.9.12 di Piombino Dese.
Mostre Collettive
1998, Nova Era, Accademia di Belle Arti di Bologna, Docente cattedra Decorazione Prof. Rosi.
1999, Collettiva Polivalente Alternata, Accademia di Belle Arti di Bologna, Docente cattedra Decorazione Prof. Rosi
2002, Nel Caos, Centro Musica di Trento, Dott.ssa Francesca Zannuccoli.
2004, Percorsi Alterni, Sala Espositiva Chiara Luce Edizioni, Pomaia (PI), Dott.ssa Laura Catalano.
2005, 2° Biennale Ass. Blu di Prussia, Galleria Città di Padova, Ass. Blu di Prussia.
2007, 6Arte I Lions per l’arte contemporanea, Ex Macello, Padova, a cura dell’ass.to Alle Politiche Culturali del Comune di Padova, Dott.ssa Mirella Cisotto Nalon.2007, ART FOR DHARMA, Evento collaterale alla vista di Sua Santità Il XIV Dalai Lama del Tibet, Teatro Nuovo di Udine a Udine, Dott. Laudato.
2008, xx.9.12 ARCHIVIO VINILE progetto IN PROGRESS a cura di Adolfina De Stefani e XX.9.12 FABRIKArte Villa Simion - Biblioteca Comunale di Spinea – Venezia
Mostre Personali
2007, Parole - Le Creazioni di Cri Piccoli, Sherwood open live, Padova.
2009, Astrazioni - La Limonaia di Villa Vogel, Firenze a cura di Anna Conti e Pres. Giuseppe D’Eugenio.
Happening
2008, 4 Ottobre, Giro tondo, un giro per la pace.. Piazza Palazzo Moroni, evento "La settimana della non violenza" promosso dal Comune di Padova, Assessorato alle Politiche Sociali e Assessorato alla Cultura.
30
aprile 2009
Cri Piccoli – Astratta mente
Dal 30 aprile al 17 maggio 2009
arte contemporanea
Location
SANTA MARIA DEL TORRESINO
Cittadella, (Padova)
Cittadella, (Padova)
Orario di apertura
dalle 15,00 alle 19,00 dal martedì alla domenica.
Vernissage
30 Aprile 2009, ore 19
Autore