I luoghi della difesa

La mostra propone un itinerario attraverso infrastrutture militari dismesse, caserme e fortificazioni, basi NATO e depositi del Triveneto, svuotati di tutto ciò che rendeva questi luoghi vivibili e operativi.

Si tratta di testimonianze di storia recente, spazi per anni familiari alla maggioranza della popolazione, infrastrutture militari ancora non riconvertite, che Guizzo coglie nel momento dell’abbandono, in una sospensione temporale unica ed irripetibile. Le fotografie di tali spazi, spesso immensi e silenziosi, rappresentano la condizione di passaggio tra un’epoca ormai finita, segnata dalla caduta del Muro di Berlino e dalla fine della guerra fredda, e la penombra del presente, in cui le luci e le forme che verranno si possono ancora soltanto intuire.

Il reportage è frutto di un viaggio che Cristian Guizzo ha compiuto nel Triveneto nel biennio 2006-2007, che lo ha portato da Silandro (BZ) a Villa Opicina (TS), da Cavazzo Carnico (UD) al Lido di Venezia (VE).

Cristian Guizzo (Valdobbiadene 1971) ha studiato al Politecnico di Milano e all'Università IUAV di Venezia, dove si è laureato in architettura. Affianca alla professione di architetto l'attività di fotografo nell'ambito del paesaggio.

Ha esposto al Centro Culturale Fabbri a Solighetto (2004), alla X Internazionale di Fotografia a Conegliano (2005), all'Ospitale di Rubiera (2006), alla VI edizione del Festival della Fotografia a Roma (2007), allo Spazio Paraggi a Treviso (2009).

Vive e lavora a Treviso.