Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Cristiana Battistella – Kromatikamente 2008-2009
La pittura di Cristiana chiede di essere vista, quindi sentita e questo sentire ci fa
cogliere un ritmo di vita non piegato all’urgenza ma piuttosto alla negazione di questa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
È trascorso quasi un anno da quando ebbi occasione di appuntare alcuni pensieri
sulla pittura di Cristiana. Raccontai allora della sua rentrée tra il pubblico dopo ben
dieci anni di silenzio.
Al mio osservatorio “privilegiato”, per frequentazione stretta con l'artista, viene ora
data, in occasione della inaugurazione di questa esposizione, una nuova opportunità.
C'è una bella frase di uno scrittore, il quale, rispondendo al suo interlocutore che gli
chiedeva quale fosse la missione della poesia, affermava che il compito del poeta è
quello di mettere dei granelli di sabbia negli ingranaggi del Mondo. Questi ingranaggi
consegnano alla mia mente le malferme immagini del “Metropolis” di Lang, mi
fanno pensare ad una macchina che inesorabilmente procede e che non permette
ad alcuno di fermarsi. Siamo costretti così a correre, a seguire dei ritmi che non
sono i nostri secondo una logica perversa; il tempo, che non sembra mai essere
abbastanza, è nostro nemico, ci angoscia ed opprime.
Ecco allora l'intervento delle arti, nel senso più ampio del termine, come la poesia,
la musica, la pittura, che ci vengono in aiuto, infiltrandosi come granelli di sabbia
appunto tra gli ingranaggi, rallentando così i nostri frenetici ritmi di vita.
La pittura di Cristiana chiede di essere vista, quindi sentita e questo sentire ci fa
cogliere un ritmo di vita non piegato all'urgenza ma piuttosto alla negazione di questa.
Regaliamoci tempo per affacciarci alla finestra e guardare attraverso gli occhi della
pittrice quello che accade nel suo “fuori”.
Aggiriamoci con lei, con calma, in una casa ideale, percorriamo i suoi spazi, le stanze,
la romantica terrazza dove di certo i fiori non mancano e poi magari sediamoci,
sorseggiamo assieme un buon tè caldo. Così ristorati guardiamoci attorno, lasciamo
che il nostro sguardo cada su di una bottiglia che si riposa sopra un comò in compagnia
di un vecchio bollitore. Un lume, un candelabro, una caraffa. Il tempo passa, non ce
ne accorgiamo.
Osserviamo quanta poesia c'è in quell'orchidea che sembra mettersi in posa per
apparire ai nostri occhi ancora più bella.
Sono tutte immagini che ci danno calore, ci rassicurano perché è nella nostra casa
che normalmente ci sentiamo protetti e qui nelle familiari immagini della casa possiamo
ritrovare la nostra pace mentre fuori tutto scorre.
Cristiana trasforma quindi le quotidiane “cose” che la circondano in paesaggi
straordinari, offre loro, nature morte, nuova opportunità di vita. Ecco allora le grandi
campiture verdi, ocra, celeste dove vecchie credenze si rianimano e prendono a
dialogare con i loro soprammobili.
Cristiana, con dolci accostamenti cromatici, dona ai suoi dipinti una serenità che è
in fondo un invito discreto ad entrare nel suo magico mondo. A mo’ di danza,
lasciamoci quindi trasportare dall'onda creata dalla sua pennellata sinuosa.
P.G. Bonsembiante
Ottobre 2008
sulla pittura di Cristiana. Raccontai allora della sua rentrée tra il pubblico dopo ben
dieci anni di silenzio.
Al mio osservatorio “privilegiato”, per frequentazione stretta con l'artista, viene ora
data, in occasione della inaugurazione di questa esposizione, una nuova opportunità.
C'è una bella frase di uno scrittore, il quale, rispondendo al suo interlocutore che gli
chiedeva quale fosse la missione della poesia, affermava che il compito del poeta è
quello di mettere dei granelli di sabbia negli ingranaggi del Mondo. Questi ingranaggi
consegnano alla mia mente le malferme immagini del “Metropolis” di Lang, mi
fanno pensare ad una macchina che inesorabilmente procede e che non permette
ad alcuno di fermarsi. Siamo costretti così a correre, a seguire dei ritmi che non
sono i nostri secondo una logica perversa; il tempo, che non sembra mai essere
abbastanza, è nostro nemico, ci angoscia ed opprime.
Ecco allora l'intervento delle arti, nel senso più ampio del termine, come la poesia,
la musica, la pittura, che ci vengono in aiuto, infiltrandosi come granelli di sabbia
appunto tra gli ingranaggi, rallentando così i nostri frenetici ritmi di vita.
La pittura di Cristiana chiede di essere vista, quindi sentita e questo sentire ci fa
cogliere un ritmo di vita non piegato all'urgenza ma piuttosto alla negazione di questa.
Regaliamoci tempo per affacciarci alla finestra e guardare attraverso gli occhi della
pittrice quello che accade nel suo “fuori”.
Aggiriamoci con lei, con calma, in una casa ideale, percorriamo i suoi spazi, le stanze,
la romantica terrazza dove di certo i fiori non mancano e poi magari sediamoci,
sorseggiamo assieme un buon tè caldo. Così ristorati guardiamoci attorno, lasciamo
che il nostro sguardo cada su di una bottiglia che si riposa sopra un comò in compagnia
di un vecchio bollitore. Un lume, un candelabro, una caraffa. Il tempo passa, non ce
ne accorgiamo.
Osserviamo quanta poesia c'è in quell'orchidea che sembra mettersi in posa per
apparire ai nostri occhi ancora più bella.
Sono tutte immagini che ci danno calore, ci rassicurano perché è nella nostra casa
che normalmente ci sentiamo protetti e qui nelle familiari immagini della casa possiamo
ritrovare la nostra pace mentre fuori tutto scorre.
Cristiana trasforma quindi le quotidiane “cose” che la circondano in paesaggi
straordinari, offre loro, nature morte, nuova opportunità di vita. Ecco allora le grandi
campiture verdi, ocra, celeste dove vecchie credenze si rianimano e prendono a
dialogare con i loro soprammobili.
Cristiana, con dolci accostamenti cromatici, dona ai suoi dipinti una serenità che è
in fondo un invito discreto ad entrare nel suo magico mondo. A mo’ di danza,
lasciamoci quindi trasportare dall'onda creata dalla sua pennellata sinuosa.
P.G. Bonsembiante
Ottobre 2008
24
gennaio 2009
Cristiana Battistella – Kromatikamente 2008-2009
Dal 24 gennaio all'otto febbraio 2009
arte contemporanea
Location
MUSEI CIVICI SANDONATESI – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
San Donà Di Piave, Piazza Indipendenza, 1, (Venezia)
San Donà Di Piave, Piazza Indipendenza, 1, (Venezia)
Vernissage
24 Gennaio 2009, ore 17
Sito web
www.cristianabattisella.com
Autore