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Cristiana Palandri – Oversight
Oversight è un’allucinazione tangibile. Le due figure che svolgono la performance, Cristiana Palandri e Odette Furiani, per muoversi in una condizione che le metta al di fuori di una consapevolezza legata all’atto e alla progettualità, si adoperano senza vedere a causa dell’esubero di capelli che occludono entrambi i volti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 18 marzo 2008, alle ore 18:00, le sale espositive del MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Università di Roma - ospitano Oversight, la performance artistica ideata da Cristiana Palandri per la cura di Annalisa Di Domenico. L'evento sarà preceduto, alle ore 16:00, da una conferenza alla quale parteciperanno l'artista, la curatrice, Domenico Scudero e il direttore del MLAC Simonetta Lux.
Cristiana Palandri nasce nel 1977 a Firenze, dove attualmente vive e lavora, e si è formata nel Regno Unito. Uno degli elementi chiave nella ricerca dell'artista è il corpo nelle sue possibili, inaspettate, ricostruzioni. Il corpo legato, imbrigliato, immobilizzato e, poi, ricostruito, scolpito dagli elementi che lei predilige: i capelli umani, nelle loro possibili “acconciature”, e le ossa di animali, nella loro potenzialità di essere “sculture”. Anche la casualità degli scatti gioca un ruolo fondamentale nelle opere fotografiche dell'artista, che utilizza l'autoscatto “alla cieca”.
Oversight è un'allucinazione tangibile. Le due figure che svolgono la performance, Cristiana Palandri e Odette Furiani, per muoversi in una condizione che le metta al di fuori di una consapevolezza legata all’atto e alla progettualità, si adoperano senza vedere a causa dell’esubero di capelli che occludono entrambi i volti. Il cambiamento del corpo umano avviene attraverso un intervento diretto, con l’uso di sculture che lo celano e ne cambiano la forma e la sostanza. Un corpo integrato da capelli, ossa animali, piume e bende che lo rendono ibrido, incompiuto o in via di compimento.
La cura dell'evento è di Annalisa Di Domenico che, nel caso specifico, studia la possibilità di offrire una “esperienza estesa” della performance. L'azione artistica, operata nelle sale del Museo, sarà ri-mediata dal web, visibile e vivibile sull'home page del MLAC - www.luxflux.net - e da un plasma posizionato nel piazzale antistante l'ingresso. Ciò a dimostrare che, nell'uomo contemporaneo, la differenza percettiva tra l'esperienza reale e quella mediata sta via via scomparendo. Se fino a qualche anno fa lo schermo di un computer era considerato un elemento di disturbo che vanificava l'autenticità dell'esperienza reale, oggi, con l'uso quotidiano delle nuove tecnologie, tale condizionamento è venuto meno. I video-fruitori vivono un'esperienza rimodellata dal medium tecnologico, ma non per questo meno reale. Per sottolineare il legame dell'azione ri-mediata con la realtà, essa sarà trasmessa una sola volta e in tempo reale.
L’evento ideato nell’ambito del Master Individuale in Cura Critica ed Installazione Museale fa parte del ciclo Laboratorio diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzato con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”.
Cristiana Palandri nasce nel 1977 a Firenze, dove attualmente vive e lavora, e si è formata nel Regno Unito. Uno degli elementi chiave nella ricerca dell'artista è il corpo nelle sue possibili, inaspettate, ricostruzioni. Il corpo legato, imbrigliato, immobilizzato e, poi, ricostruito, scolpito dagli elementi che lei predilige: i capelli umani, nelle loro possibili “acconciature”, e le ossa di animali, nella loro potenzialità di essere “sculture”. Anche la casualità degli scatti gioca un ruolo fondamentale nelle opere fotografiche dell'artista, che utilizza l'autoscatto “alla cieca”.
Oversight è un'allucinazione tangibile. Le due figure che svolgono la performance, Cristiana Palandri e Odette Furiani, per muoversi in una condizione che le metta al di fuori di una consapevolezza legata all’atto e alla progettualità, si adoperano senza vedere a causa dell’esubero di capelli che occludono entrambi i volti. Il cambiamento del corpo umano avviene attraverso un intervento diretto, con l’uso di sculture che lo celano e ne cambiano la forma e la sostanza. Un corpo integrato da capelli, ossa animali, piume e bende che lo rendono ibrido, incompiuto o in via di compimento.
La cura dell'evento è di Annalisa Di Domenico che, nel caso specifico, studia la possibilità di offrire una “esperienza estesa” della performance. L'azione artistica, operata nelle sale del Museo, sarà ri-mediata dal web, visibile e vivibile sull'home page del MLAC - www.luxflux.net - e da un plasma posizionato nel piazzale antistante l'ingresso. Ciò a dimostrare che, nell'uomo contemporaneo, la differenza percettiva tra l'esperienza reale e quella mediata sta via via scomparendo. Se fino a qualche anno fa lo schermo di un computer era considerato un elemento di disturbo che vanificava l'autenticità dell'esperienza reale, oggi, con l'uso quotidiano delle nuove tecnologie, tale condizionamento è venuto meno. I video-fruitori vivono un'esperienza rimodellata dal medium tecnologico, ma non per questo meno reale. Per sottolineare il legame dell'azione ri-mediata con la realtà, essa sarà trasmessa una sola volta e in tempo reale.
L’evento ideato nell’ambito del Master Individuale in Cura Critica ed Installazione Museale fa parte del ciclo Laboratorio diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzato con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”.
18
marzo 2008
Cristiana Palandri – Oversight
18 marzo 2008
performance - happening
Location
MLAC – MUSEO LABORATORIO DI ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Vernissage
18 Marzo 2008, ore 18:00
Autore
Curatore