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Cristiano Berti
Cristiano Berti presenta sette ritratti fotografici a grandezza naturale, i cui soggetti sono sei omonimi dell’artista e l¹inglese John Steiner, attore molto presente nella cinematografia italiana degli anni ’70 e ’80, da tempo ritiratosi dalle scene
Comunicato stampa
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Nella sua seconda personale da Carbone.to, Cristiano Berti presenta sette ritratti fotografici a grandezza naturale, i cui soggetti sono sei omonimi dell¹artista e l¹inglese John Steiner, attore molto presente nella cinematografia italiana degli anni ¹70 e ¹80, da tempo ritiratosi dalle scene. Accostando i volti dei propri omonimi a quello di Steiner, l¹artista avvia un circuito di riferimenti formali mediati, fra realtà e finzione: Steiner è infatti il critico letterario (e serial killer) ³Cristiano Berti² nel film ³Tenebre² (1982) di Dario Argento; le caratteristiche compositive dei ritratti riprendono l¹immagine dell¹attore in una sequenza del film; il ritratto di Steiner, venti anni dopo il film, viene realizzato partendo dalle immagini di omonimi dell¹artista.
Come dice Francesca Pasini: "Lo sconcerto e l¹imbarazzo del dialogo tra omonimi risulta palese. L¹unico che non è rappresentato è l¹artista: il suo essere Cristiano Berti è espresso solo dalla scritta del nome e cognome. Una strategia dell¹assenza che collega la realtà narrata a una situazione intercambiabile: l¹omonimia è per sua natura fondata sulla graphè, rimane riconoscibile nella pronuncia, ma si perde nell¹immagine. Volto, statura età tradiscono l¹omologo attraverso le impronte corporee, ovvero i primi connotati della differenza. (Š) In un frammento del film si sente dire: ³Cristiano Berti sta a tre isolati da qui². Nella sequenza creata dall¹artista la decisione di mantenere un vuoto, tra lui e i suoi omonimi, fa di questa frase una condizione simbolica dell¹esistenza. C¹è sempre un omonimo che abita a tre isolati da noi, anche se non ha il nostro nome, anche se non parla la nostra lingua, anche se non ci piace, anche se non ci incontriamo mai...".
Come dice Francesca Pasini: "Lo sconcerto e l¹imbarazzo del dialogo tra omonimi risulta palese. L¹unico che non è rappresentato è l¹artista: il suo essere Cristiano Berti è espresso solo dalla scritta del nome e cognome. Una strategia dell¹assenza che collega la realtà narrata a una situazione intercambiabile: l¹omonimia è per sua natura fondata sulla graphè, rimane riconoscibile nella pronuncia, ma si perde nell¹immagine. Volto, statura età tradiscono l¹omologo attraverso le impronte corporee, ovvero i primi connotati della differenza. (Š) In un frammento del film si sente dire: ³Cristiano Berti sta a tre isolati da qui². Nella sequenza creata dall¹artista la decisione di mantenere un vuoto, tra lui e i suoi omonimi, fa di questa frase una condizione simbolica dell¹esistenza. C¹è sempre un omonimo che abita a tre isolati da noi, anche se non ha il nostro nome, anche se non parla la nostra lingua, anche se non ci piace, anche se non ci incontriamo mai...".
08
novembre 2003
Cristiano Berti
Dall'otto novembre al 20 dicembre 2003
giovane arte
Location
CARBONE.TO
Torino, Via Dei Mille, 38, (Torino)
Torino, Via Dei Mille, 38, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle 16 alle 19.30
Vernissage
8 Novembre 2003, ore 21