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Cristiano De Gaetano – Ice Age
L’“età del ghiaccio” De Gaetano l’ha intravista e catturata prima degli altri, insieme a pochissimi; l’età del ghiaccio è arrivata, è questa
Comunicato stampa
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Il terzo artista scelto dal curatore Christian Caliandro per Opera Viva Barriera di Milano, il progetto
artistico ideato da Alessandro Bulgini e sostenuto da FLASHBACK, è Cristiano De Gaetano, artista
precocemente scomparso.
Nella sua fulminante vita e carriera De Gaetano è riuscito a portare avanti e concludere una ricerca
all’interno di nuclei tematici precisi: l’identità vissuta ed esperita come continua mutazione; l’identità
personale, ancora, scavata ed espansa nel tempo, fino a inglobare parenti, antenati, sconosciuti, immagini e
opere d’arte appartenenti ad altre epoche; una memoria “biologica” quindi, una narrazione di ricordi che
tende a esorbitare dai suoi confini e ad assumere i contorni di un intero mondo figurativo e simbolico. Un
mondo di frammenti, di scaglie, scorie del tempo passato e futuro, che si dispone e si ricompone sotto i
nostri occhi; che sta passando e continua a passare, in perenne transizione. Un mondo convincente e
persuasivo, anche a tratti malinconicamente apocalittico.
Sul cartellone di 3 metri per 6 metri in Piazza Bottesini, a partire dal 26 luglio campeggerà l’opera Ice
Age, che fa parte di una serie del 2007 realizzata dall’artista tarantino; Ice Age è una canzone dei Joy
Division, che tratteggia un ambiente sonoro oscuro, sommerso, struggente, gelido. Come la serie di cui il
quadro fa parte. Quest’opera è percorsa dal medesimo realismo pessimista e dalla visione romanticamente
cosmica, così come dalla tensione umana e umanistica, che animano le Operette morali.
L’“età del ghiaccio” De Gaetano l’ha intravista e catturata prima degli altri, insieme a pochissimi;
l’età del ghiaccio è arrivata, è questa.
Quella di Cristiano De Gaetano è un’opera meravigliosamente circolare e autoconclusa, che continua a
pulsare e a interrogarci, a indicare all’arte e alla critica una strada possibile e percorribile. Un approccio –
una “disposizione d’animo” – costruito attraverso una relazione costante con la vita, con lo spazio-tempo
esistenziale (proprio e degli altri). I suoi lavori funzionano come dispositivi aperti verso direttrici diverse,
differenti, alternative della produzione – e della ricezione – artistica del e nel presente. Esattamente quelle
che la sequenza di Opera Viva Barriera di Milano tenta di seguire e indicare.
-- -
Cristiano De Gaetano (Taranto, 16 agosto 1975 – Martina Franca, 10 maggio 2013) frequenta l’Istituto d’Arte di
Grottaglie, partecipando al corso di Ceramica e alle mostre didattiche dell’Istituto per il quale progetta il Manifesto
Pubblicitario nel 1995. Durante gli anni dell’Accademia crea gruppi d’artista e si fa riconoscere per l’estro creativo in
diverse esposizioni collettive in Puglia, si diploma in pittura nel 2001 all’Accademia di Belle Arti di Bari.
Nel percorso di studi intraprende esperienze in campo artistico come fotografo, scenografo ed operatore video,
esperienze utili per le successive collaborazioni per progetti speciali come la realizzazione di alcune opere per film o
prestigiose riviste. Dopo la sua prima mostra personale (2000) comincia ad esporre in numerose collettive in tutta Italia
(Taranto, Bari, Bologna, Milano, Roma) e dal 2006 alle fiere d’arte internazionali di Bologna, Londra, Parigi, Basilea,
New York e Miami dove viene acquisito in importanti collezioni. Partecipa a diverse rassegne istituzionali come Il Museo
e il suo territorio presso la Fondazione Museo Pino Pascali a Polignano a Mare (Bari) e nel 2011 alla 54° Biennale Di
Venezia, Padiglione Italia, Sezione Regione Puglia. Muore a soli 37 anni nel 2013.
artistico ideato da Alessandro Bulgini e sostenuto da FLASHBACK, è Cristiano De Gaetano, artista
precocemente scomparso.
Nella sua fulminante vita e carriera De Gaetano è riuscito a portare avanti e concludere una ricerca
all’interno di nuclei tematici precisi: l’identità vissuta ed esperita come continua mutazione; l’identità
personale, ancora, scavata ed espansa nel tempo, fino a inglobare parenti, antenati, sconosciuti, immagini e
opere d’arte appartenenti ad altre epoche; una memoria “biologica” quindi, una narrazione di ricordi che
tende a esorbitare dai suoi confini e ad assumere i contorni di un intero mondo figurativo e simbolico. Un
mondo di frammenti, di scaglie, scorie del tempo passato e futuro, che si dispone e si ricompone sotto i
nostri occhi; che sta passando e continua a passare, in perenne transizione. Un mondo convincente e
persuasivo, anche a tratti malinconicamente apocalittico.
Sul cartellone di 3 metri per 6 metri in Piazza Bottesini, a partire dal 26 luglio campeggerà l’opera Ice
Age, che fa parte di una serie del 2007 realizzata dall’artista tarantino; Ice Age è una canzone dei Joy
Division, che tratteggia un ambiente sonoro oscuro, sommerso, struggente, gelido. Come la serie di cui il
quadro fa parte. Quest’opera è percorsa dal medesimo realismo pessimista e dalla visione romanticamente
cosmica, così come dalla tensione umana e umanistica, che animano le Operette morali.
L’“età del ghiaccio” De Gaetano l’ha intravista e catturata prima degli altri, insieme a pochissimi;
l’età del ghiaccio è arrivata, è questa.
Quella di Cristiano De Gaetano è un’opera meravigliosamente circolare e autoconclusa, che continua a
pulsare e a interrogarci, a indicare all’arte e alla critica una strada possibile e percorribile. Un approccio –
una “disposizione d’animo” – costruito attraverso una relazione costante con la vita, con lo spazio-tempo
esistenziale (proprio e degli altri). I suoi lavori funzionano come dispositivi aperti verso direttrici diverse,
differenti, alternative della produzione – e della ricezione – artistica del e nel presente. Esattamente quelle
che la sequenza di Opera Viva Barriera di Milano tenta di seguire e indicare.
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Cristiano De Gaetano (Taranto, 16 agosto 1975 – Martina Franca, 10 maggio 2013) frequenta l’Istituto d’Arte di
Grottaglie, partecipando al corso di Ceramica e alle mostre didattiche dell’Istituto per il quale progetta il Manifesto
Pubblicitario nel 1995. Durante gli anni dell’Accademia crea gruppi d’artista e si fa riconoscere per l’estro creativo in
diverse esposizioni collettive in Puglia, si diploma in pittura nel 2001 all’Accademia di Belle Arti di Bari.
Nel percorso di studi intraprende esperienze in campo artistico come fotografo, scenografo ed operatore video,
esperienze utili per le successive collaborazioni per progetti speciali come la realizzazione di alcune opere per film o
prestigiose riviste. Dopo la sua prima mostra personale (2000) comincia ad esporre in numerose collettive in tutta Italia
(Taranto, Bari, Bologna, Milano, Roma) e dal 2006 alle fiere d’arte internazionali di Bologna, Londra, Parigi, Basilea,
New York e Miami dove viene acquisito in importanti collezioni. Partecipa a diverse rassegne istituzionali come Il Museo
e il suo territorio presso la Fondazione Museo Pino Pascali a Polignano a Mare (Bari) e nel 2011 alla 54° Biennale Di
Venezia, Padiglione Italia, Sezione Regione Puglia. Muore a soli 37 anni nel 2013.
26
luglio 2017
Cristiano De Gaetano – Ice Age
Dal 26 luglio al 27 agosto 2017
arte contemporanea
Location
PIAZZA BOTTESINI
Torino, Piazza Giovanni Bottesini, (Torino)
Torino, Piazza Giovanni Bottesini, (Torino)
Vernissage
26 Luglio 2017, ore 19
Ufficio stampa
EMANUELA BERNASCONE
Autore
Curatore