Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Cristiano Petrucci – A bocca aperta non si mangia
L’esposizione presenta al pubblico alcuni lavori recenti del giovane artista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lunedì 25 settembre 2006, alle ore 18.30, la galleria Horti Lamiani – Bettivò inaugura la mostra personale di Cristiano Petrucci A bocca piena non si parla.
L’esposizione presenta al pubblico alcuni lavori recenti del giovane artista.
Sono opere di grandi dimensioni, realizzati con tecnica mista su carta da imballo, che ben sintetizzano la ricerca di Petrucci.
Cristiano Petrucci opera nel segno della figurazione, recuperando l’espressione della manualità, con un particolare interesse alla figura umana, quindi al ritrovamento del soggetto.
I motivi risiedono esclusivamente nel piacere di fare pittura.
Corpo e volto, rappresentati con tratti incisivi e con un gesto pittorico immediato e spontaneo, sono spesso mostrati in primo piano in tutta la loro essenzialità.
Quella di Petrucci è un’arte stilisticamente eclettica, che si rifà ai più grandi autori dell’arte contemporanea: da De Koonig a Clemente, da Haring a Penck.
Egli si ispira inoltre agli espressionisti per il vigore con cui stende il disegno e per l’uso dei colori luminosi, spesso ridotti al monocromo.
L’opera che dà il titolo alla mostra è dominata da un forte impulso narrativo.
È la testa di un uomo africano dai contorni marcati, quasi graffitisti per il segno grafico netto e preciso che comunica un forte senso dinamico. Dalla bocca, spalancata in una smorfia drammaticamente espressionista, fuoriescono palline gialle, anch’esse appena abbozzate ma rivelatrici di una situazione piena di tensione.
Il volto dell’uomo è satiricamente dipinto di bianco, “sporcato” da sgocciolature di colore nero.
Sotto l’emblematica scritta “a bocca piena non si parla”.
L’opera è un chiaro manifesto atto a denunciare lo stato sociale della condizione dei popoli del terzo mondo, delle culture ipocritamente definite “altre” dai benpensanti occidentali.
La scritta sottostante al volto è presentata in tutta la sua drammaticamente ironia.
Petrucci, mediante le sue opere, istaura un rapporto immediato e diretto con il pubblico; allo stesso tempo lo spettatore viene provocato dall’artista in quanto gli giungono temi “scottanti”, legati ai processi storico-politici, al corpo umano e alla sessualità.
L’esposizione presenta al pubblico alcuni lavori recenti del giovane artista.
Sono opere di grandi dimensioni, realizzati con tecnica mista su carta da imballo, che ben sintetizzano la ricerca di Petrucci.
Cristiano Petrucci opera nel segno della figurazione, recuperando l’espressione della manualità, con un particolare interesse alla figura umana, quindi al ritrovamento del soggetto.
I motivi risiedono esclusivamente nel piacere di fare pittura.
Corpo e volto, rappresentati con tratti incisivi e con un gesto pittorico immediato e spontaneo, sono spesso mostrati in primo piano in tutta la loro essenzialità.
Quella di Petrucci è un’arte stilisticamente eclettica, che si rifà ai più grandi autori dell’arte contemporanea: da De Koonig a Clemente, da Haring a Penck.
Egli si ispira inoltre agli espressionisti per il vigore con cui stende il disegno e per l’uso dei colori luminosi, spesso ridotti al monocromo.
L’opera che dà il titolo alla mostra è dominata da un forte impulso narrativo.
È la testa di un uomo africano dai contorni marcati, quasi graffitisti per il segno grafico netto e preciso che comunica un forte senso dinamico. Dalla bocca, spalancata in una smorfia drammaticamente espressionista, fuoriescono palline gialle, anch’esse appena abbozzate ma rivelatrici di una situazione piena di tensione.
Il volto dell’uomo è satiricamente dipinto di bianco, “sporcato” da sgocciolature di colore nero.
Sotto l’emblematica scritta “a bocca piena non si parla”.
L’opera è un chiaro manifesto atto a denunciare lo stato sociale della condizione dei popoli del terzo mondo, delle culture ipocritamente definite “altre” dai benpensanti occidentali.
La scritta sottostante al volto è presentata in tutta la sua drammaticamente ironia.
Petrucci, mediante le sue opere, istaura un rapporto immediato e diretto con il pubblico; allo stesso tempo lo spettatore viene provocato dall’artista in quanto gli giungono temi “scottanti”, legati ai processi storico-politici, al corpo umano e alla sessualità.
25
settembre 2006
Cristiano Petrucci – A bocca aperta non si mangia
Dal 25 al 29 settembre 2006
giovane arte
Location
HORTI LAMIANI BETTIVO’
Roma, Via Giovanni Giolitti, 163, (Roma)
Roma, Via Giovanni Giolitti, 163, (Roma)
Orario di apertura
lunedì/venerdì – 9:00/18:00
Vernissage
25 Settembre 2006, ore 18.30
Ufficio stampa
GIORGIA CALO'
Autore