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Cristiano Pinna – Antipop
Le opere in mostra recuperano e ripensano l’arte del ritratto, individuando nei personaggi interpretati dalle icone del cinema hollywoodiano degli anni sessanta uno strumento per rintracciare i resti di unicità e i tratti di irripetibilità che le serigrafie warholiane avevano sistematicamente abraso
Comunicato stampa
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La mostra personale di Cristiano Pinna presenta una nuova serie di ritratti di medie dimensioni eseguiti su tavola e una serie di lavori di formato maggiore ad olio su tela che si inscrivono all’interno della suggestiva ricerca, condotta dall’artista negli ultimi due anni, sulla possibilità di recuperare e ripensare l’arte del ritratto, individuando nei personaggi interpretati dalle icone del cinema hollywoodiano degli anni sessanta uno strumento per rintracciare i resti di unicità e i tratti di irripetibilità che le serigrafie warholiane avevano sistematicamente abraso. Sia la tecnica pittorica che l’uso del colore, fedele all’impianto cromatico dei fotogrammi o dei ritratti fotografici originali, sembrano suggerire un enigmatico ritorno alla concezione tradizionale del ritratto.
La capacità di restituire un tratto di malinconica umanità attraverso quei volti che hanno veicolato il massimo grado di esponibilità della società di massa, colloca lo stile dell’artista in un ambito in cui l’iperrealismo, l’asetticità, la spersonalizzazione e l’indifferenziazione emotiva dei ritratti pop vengono incondizionatamente meno. Houdini, Cleopatra e Ben Hur, – rispettivamente impersonati da Clodette Colbert e Charlton Heston – tentano di svincolarsi da corde e catene, costretti in una smorfia d’insofferenza e irrequietezza. Altre catene trattengono i pensieri di Orson Welles, camuffato nei cinquecenteschi abiti del cancelliere inglese condannato a morte Thomas More, indossati per il film “Un uomo per tutte le stagioni”. Un profondo disagio traspare sia dal volto grottescamente truccato di Marcello Mastroianni, nei panni del folle dottor Bonaccorsi, che dal malinconico sguardo poeta russo Chlébnikov. Ritratti di figure controverse, che richiedono di oltrepassare lo schermo della loro indiscussa popolarità per poter scorgere quei tratti di singolarità che l’artista ha saputo audacemente intercettare.
Verranno proiettati in mostra una serie di video realizzati da Cristiano Pinna per alcuni brani musicali della band italo-scozzese The Hormonauts
Cristiano Pinna, nato ad Ancona nel 1969, si laurea in giurisprudenza a Bologna, studia regia e scenografia a Londra (St. Martin’s School of Art) e montaggio a Milano, lavora per il teatro e per il cinema. Oggi vive nella sua casa studio sugli Appennini tosco-romagnoli. Lavora su tela e legno, ad olio e misto, ritraendo i volti di cineasti, militanti anarchici, scrittori e poeti russi, eremiti, gangsters e musicisti, che compongono il suo pantheon personale. Ibridando parole e immagini, suggestioni filmiche e evocazioni letterarie, l’artista utilizza la pittura per veicolare le impronte lasciate da una complessa costellazione culturale nelle stanze della propria memoria.
Recenti esposizioni: personale, Palazzo Medici Clarelli, Roma 2006; personale, Comune di Loreo, Rovigo 2006; Palazzo all’Arsenale, Verona 2007.
La capacità di restituire un tratto di malinconica umanità attraverso quei volti che hanno veicolato il massimo grado di esponibilità della società di massa, colloca lo stile dell’artista in un ambito in cui l’iperrealismo, l’asetticità, la spersonalizzazione e l’indifferenziazione emotiva dei ritratti pop vengono incondizionatamente meno. Houdini, Cleopatra e Ben Hur, – rispettivamente impersonati da Clodette Colbert e Charlton Heston – tentano di svincolarsi da corde e catene, costretti in una smorfia d’insofferenza e irrequietezza. Altre catene trattengono i pensieri di Orson Welles, camuffato nei cinquecenteschi abiti del cancelliere inglese condannato a morte Thomas More, indossati per il film “Un uomo per tutte le stagioni”. Un profondo disagio traspare sia dal volto grottescamente truccato di Marcello Mastroianni, nei panni del folle dottor Bonaccorsi, che dal malinconico sguardo poeta russo Chlébnikov. Ritratti di figure controverse, che richiedono di oltrepassare lo schermo della loro indiscussa popolarità per poter scorgere quei tratti di singolarità che l’artista ha saputo audacemente intercettare.
Verranno proiettati in mostra una serie di video realizzati da Cristiano Pinna per alcuni brani musicali della band italo-scozzese The Hormonauts
Cristiano Pinna, nato ad Ancona nel 1969, si laurea in giurisprudenza a Bologna, studia regia e scenografia a Londra (St. Martin’s School of Art) e montaggio a Milano, lavora per il teatro e per il cinema. Oggi vive nella sua casa studio sugli Appennini tosco-romagnoli. Lavora su tela e legno, ad olio e misto, ritraendo i volti di cineasti, militanti anarchici, scrittori e poeti russi, eremiti, gangsters e musicisti, che compongono il suo pantheon personale. Ibridando parole e immagini, suggestioni filmiche e evocazioni letterarie, l’artista utilizza la pittura per veicolare le impronte lasciate da una complessa costellazione culturale nelle stanze della propria memoria.
Recenti esposizioni: personale, Palazzo Medici Clarelli, Roma 2006; personale, Comune di Loreo, Rovigo 2006; Palazzo all’Arsenale, Verona 2007.
18
febbraio 2009
Cristiano Pinna – Antipop
Dal 18 febbraio al 20 marzo 2009
arte contemporanea
Location
INTERNO VENTIDUE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, ., ., (Roma)
Roma, ., ., (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 16.00 alle 20.00
Vernissage
18 Febbraio 2009, ore 19.00
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