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Cristina Cerminara – Bond_age
Un’occasione espositiva espressa in tre momenti, tre personali realizzate a Roma nella Galleria Massenzio Arte di via del Commercio 12. Una trilogia che vuole evidenziare, tramite l’unicità e la irripetibilità dell’ossessione personale che si traduce in ossessione d’arte, la persistenza e ricorrenza di un codice proprio, unico ed irripetibile all’interno dell’opera, la possibilità di azioni, di modalità di manifestazione e rappresentazione alternativa rispetto a quelle che sono operative all’interno dei sistemi di svolgimento contemporaneo dell’arte.
Comunicato stampa
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Nell’epoca della banalizzazione e del conformismo pervasivo che ottenebra lo spirito in ogni sua espressione qualcosa spinge a ossequiare nuovamente, inseguire le proprie pulsioni più profonde e indecifrabili, qualcosa spinge a tradurre in immagini un Eros profondo, espanso di vita, ma non facilemnte identificabile, nŽ afferrabile.
Eros Ž universale pulsione di vita, e forse mai come ora osserviamo intorno a noi vite addomesticate, vite imbrigliate, cullate nell’illusione di un assoluta disponibilità a sŽ stessi, ingannate dalla persuasione di poter godere di libertà mai tanto fasulle, mai tanto pilotate dall’induzione ai bisogni più bizzarri e grottescamente fantasiosi.
Si affacciano nuove dipendenze, nuove patologie ,nuove schiavizzazioni e si celebra la libertà di essere più schiavi che mai del proprio infante desiderio senza freni, ma desiderio sopratutto di controllo del reale in ogni sua manifestazione, controllo capillare, induzione alla paura sottile, progressiva,devastante.
In questo mio lavoro quindi vorrei lasciare veramente libero il flusso di immagini magmatiche che scorrono dall’inconscio, e qui si tratta di non controllare per un attimo, di mollare la presa, di lasciarsi galleggiare su onde di sensazioni e costellazioni interiori ma universali, appartenenti a ogni singolo essere umano, ma lasciate scorrere nel tentativo di rendere le proprie creature interiori parti di un universo comune, lasciarle vivere e crescere sulle superfici di muri, carte, frammenti, lasciare che le proprie creature ossessive si evolvano per conto loro, fuori da chi le produce.
Attingo a quel mondo che ognuno trasporta con sŽ, e in quel ribollire colgo le nostre comuni ossessioni, i pensieri che nascono, si accartocciano su se stessi, si srotolano, ritornano, se ne vanno, creature autonome da noi stessi che spesso vivono di vita propria.
Le pulsioni erotiche di vita pura che si affacciano dagli abissi dell’inconscio mi affascinano, le immagini fanno capolino nei momenti più insospettabili, occhieggiano, come sogni, oniriche presenze, a volte velate, ma sempre potenti, lucenti, come la vita che scorre sempre nonostante tutto, indifferente a tutto.
Mai come ora credo il desiderio Ž stato investito di un così enorme potere, si deve, si può avere tutto, si può ottenere tutto, mai come ora il proprio ego ipertrofico viene omaggiato promettendo paradisi in terra. Ma il desiderio, la pulsione istintiva feroce, animalesca dopo esser stata iperstimolata, viene ricondotta in sentieri addomesticabili e ipercontrollabili e nasce la frustrazione, lo scontro violento con una realtà di natura mai piegabile al nostro dispotismo folle. L’onnipotenza del desiderio della totale disponibilità a sŽ stessi, dopo esser stata innalzata ai massimi livelli concepibili viene poi abbandonata, in un’altalena micidiale in cui chi Ž fuori, semplicemente cessa di esistere.
A chi Ž fuori non Ž consentito desiderare, si deve accontentare di far rimbalzare i propri istinti su qualche muro giallognolo di periferia.
Nel progetto per lo spazio espositivo di Massenzio Arte utilizzo le pareti stesse della galleria per lavorare direttamente sul posto in un esperimento di “produzione di immagini” anche di grande formato sulle pareti.
Potranno esserci sovrapposizioni con diapositive sulle immagini create sui muri in una sovrapposizione di “ossessioni di vita”.
Utilizzerò secondo il mio lavoro più recente disegni che hanno come tema dominante il corpo sopratutto quello femminile, reso mai come ora feticcio vuoto.
Mi piace riportarlo in una dimensione del sacro in cui si senta scorrere un forte anelito spirituale al vero senso di liberazione dalle catene dell’indentificazione ad un collettivo schiavizzante.
In un eros selvaggio, onirico e pieno a volte di una radiosa nostalgia per la nostra origine divina cerco la sorgente che ognuno cerca, la casa istintuale e salvifica che ci lega agli elementi universali , al mondo animale di cui conserva la purezza, l’accettazione priva di ego della vita.
Eros Ž universale pulsione di vita, e forse mai come ora osserviamo intorno a noi vite addomesticate, vite imbrigliate, cullate nell’illusione di un assoluta disponibilità a sŽ stessi, ingannate dalla persuasione di poter godere di libertà mai tanto fasulle, mai tanto pilotate dall’induzione ai bisogni più bizzarri e grottescamente fantasiosi.
Si affacciano nuove dipendenze, nuove patologie ,nuove schiavizzazioni e si celebra la libertà di essere più schiavi che mai del proprio infante desiderio senza freni, ma desiderio sopratutto di controllo del reale in ogni sua manifestazione, controllo capillare, induzione alla paura sottile, progressiva,devastante.
In questo mio lavoro quindi vorrei lasciare veramente libero il flusso di immagini magmatiche che scorrono dall’inconscio, e qui si tratta di non controllare per un attimo, di mollare la presa, di lasciarsi galleggiare su onde di sensazioni e costellazioni interiori ma universali, appartenenti a ogni singolo essere umano, ma lasciate scorrere nel tentativo di rendere le proprie creature interiori parti di un universo comune, lasciarle vivere e crescere sulle superfici di muri, carte, frammenti, lasciare che le proprie creature ossessive si evolvano per conto loro, fuori da chi le produce.
Attingo a quel mondo che ognuno trasporta con sŽ, e in quel ribollire colgo le nostre comuni ossessioni, i pensieri che nascono, si accartocciano su se stessi, si srotolano, ritornano, se ne vanno, creature autonome da noi stessi che spesso vivono di vita propria.
Le pulsioni erotiche di vita pura che si affacciano dagli abissi dell’inconscio mi affascinano, le immagini fanno capolino nei momenti più insospettabili, occhieggiano, come sogni, oniriche presenze, a volte velate, ma sempre potenti, lucenti, come la vita che scorre sempre nonostante tutto, indifferente a tutto.
Mai come ora credo il desiderio Ž stato investito di un così enorme potere, si deve, si può avere tutto, si può ottenere tutto, mai come ora il proprio ego ipertrofico viene omaggiato promettendo paradisi in terra. Ma il desiderio, la pulsione istintiva feroce, animalesca dopo esser stata iperstimolata, viene ricondotta in sentieri addomesticabili e ipercontrollabili e nasce la frustrazione, lo scontro violento con una realtà di natura mai piegabile al nostro dispotismo folle. L’onnipotenza del desiderio della totale disponibilità a sŽ stessi, dopo esser stata innalzata ai massimi livelli concepibili viene poi abbandonata, in un’altalena micidiale in cui chi Ž fuori, semplicemente cessa di esistere.
A chi Ž fuori non Ž consentito desiderare, si deve accontentare di far rimbalzare i propri istinti su qualche muro giallognolo di periferia.
Nel progetto per lo spazio espositivo di Massenzio Arte utilizzo le pareti stesse della galleria per lavorare direttamente sul posto in un esperimento di “produzione di immagini” anche di grande formato sulle pareti.
Potranno esserci sovrapposizioni con diapositive sulle immagini create sui muri in una sovrapposizione di “ossessioni di vita”.
Utilizzerò secondo il mio lavoro più recente disegni che hanno come tema dominante il corpo sopratutto quello femminile, reso mai come ora feticcio vuoto.
Mi piace riportarlo in una dimensione del sacro in cui si senta scorrere un forte anelito spirituale al vero senso di liberazione dalle catene dell’indentificazione ad un collettivo schiavizzante.
In un eros selvaggio, onirico e pieno a volte di una radiosa nostalgia per la nostra origine divina cerco la sorgente che ognuno cerca, la casa istintuale e salvifica che ci lega agli elementi universali , al mondo animale di cui conserva la purezza, l’accettazione priva di ego della vita.
07
maggio 2009
Cristina Cerminara – Bond_age
Dal 07 al 16 maggio 2009
arte contemporanea
Location
MASSENZIO ARTE
Roma, Via Del Commercio, 12, (Roma)
Roma, Via Del Commercio, 12, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato ore 16.00/19.00, festivi esclusi
Vernissage
7 Maggio 2009, ore 18
Autore