L'opera si presenta questa volta con un elemento innovativo per l’artista: la fibra ottica.

Sono cinque donne rappresentate: Rosita Lo Baido, psicanalista; Flora Cardinale, notaio; Marina Turco, giornalista; Maria Eugenia Notarbartolo, esperta di pubbliche relazioni; Cristina Correnti, infine, artista ed ideatrice dell'evento. I loro volti, dapprima ripresi fotograficamente da varie angolazioni; poi trattati, a dito, con colori ad olio, determinando una cromia appena accennata. I loro occhi: azzurri, verdi, neri, donano gradienti quasi d'arcobaleno all'istallazione.

Ogni volto è tagliato in verticale od orizzontale da 25 fili di fibbra ottica come un volere suggerire un rapporto tra luce propria , i volti delle donne e la luce data dalla fibra ottica. E' come un costruire ciò che è determinato(verticale) nell'infinito(orizzontale).