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Cristina Cortese – Nudi
L’artista illumina e cattura lo sguardo, la calamita è costituita proprio dai suoi nudi, sensuali nelle pose, seducenti nei colori. Essi dialogano ed entrano in connessione con l’esterno, grazie ad una innata sensibilità.
Comunicato stampa
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Il Françoise Calcagno Art Studio espone il lavoro personale di Cristina Cortese, artista italiana di origine mestrina.
La mostra presenta le ultime opere dell’artista – lavori del 2011 e del 2012 - che propongono nudi a pastello su carta. Non sempre si tratta di un unico foglio, a volte sono carte diverse che si accostano o sovrappongono, facendo sì che la figura si definisca con un gioco di sfumature. Oppure si sveli come in una carrellata di manifesti affissi lungo la strada, che mostrano corpi da ottiche particolari, frammenti coloratissimi di una ricerca solo all’apparenza improvvisata.
Per Cristina Cortese, nata a Mestre e da anni residente a Mogliano Veneto, dipingere il nudo equivale a trascrivere le prime sensazioni “a pelle”, le emozioni, la sensualità, a elaborare come il corpo percepisce l’esterno, a esprimere la conoscenza che si ha di sé. E conoscersi è conoscere. Così i colori della luce e dell’ombra, i colori che istintivamente si trovano sulla carne illuminata dall’espressione del viso, dalla personalità, dai movimenti e dagli umori che cambiano di giorno in giorno, di ora in ora e che fanno affiorare messaggi anche reconditi, sono espressione di una silenziosa autoriflessione e allo stesso tempo dell’attenzione per l’altro. Ascoltarsi e ascoltare.
Eppure se il corpo è origine di saggezza antica, fonte di equilibrio e sfogo umbratile di malattie, e specchio del nostro essere e dell’ambiente che ci circonda, mani, piedi, occhi, gambe e busto sono sì elementi in comunicazione tra loro, parti di un’unica entità, ma anche soggetti a sé stanti. In quanto tali, quindi, protagonisti a pieno titolo dell’opera artistica.
Dopo aver frequentato il corso di nudo all’Accademia di Venezia dal 1979 al 1981, Cristina Cortese tra 1986 e il 1993 si dedica ai collages, che espone anche nel 1994 alla rassegna “Al Fresco” di Marghera e nel 1995 nella sede dell’Endas a Mestre; tra il 1993 e 2001 realizza performances in incontri d’artisti a Castel San Pietro (Bologna), a Monte San Vito (Ancona), Mariano del Friuli (Gorizia), Pergola (Pesaro e Urbino), Tolentino (Macerata), Abano Terme (Padova). Dal 2003 riprende lo studio del nudo a carboncino e pastello colorato, esponendo in mostre personali nel 2006 al Centro Candiani di Mestre, nel 2008 nell’ex filanda a Campocroce di Treviso, nel 2010 nel Centro sociale di Mogliano Veneto. Nel 2007 e nel 2008 cura le sfilate vintage della “Notte Rosa” alla Gazzera di Mestre.
La mostra presenta le ultime opere dell’artista – lavori del 2011 e del 2012 - che propongono nudi a pastello su carta. Non sempre si tratta di un unico foglio, a volte sono carte diverse che si accostano o sovrappongono, facendo sì che la figura si definisca con un gioco di sfumature. Oppure si sveli come in una carrellata di manifesti affissi lungo la strada, che mostrano corpi da ottiche particolari, frammenti coloratissimi di una ricerca solo all’apparenza improvvisata.
Per Cristina Cortese, nata a Mestre e da anni residente a Mogliano Veneto, dipingere il nudo equivale a trascrivere le prime sensazioni “a pelle”, le emozioni, la sensualità, a elaborare come il corpo percepisce l’esterno, a esprimere la conoscenza che si ha di sé. E conoscersi è conoscere. Così i colori della luce e dell’ombra, i colori che istintivamente si trovano sulla carne illuminata dall’espressione del viso, dalla personalità, dai movimenti e dagli umori che cambiano di giorno in giorno, di ora in ora e che fanno affiorare messaggi anche reconditi, sono espressione di una silenziosa autoriflessione e allo stesso tempo dell’attenzione per l’altro. Ascoltarsi e ascoltare.
Eppure se il corpo è origine di saggezza antica, fonte di equilibrio e sfogo umbratile di malattie, e specchio del nostro essere e dell’ambiente che ci circonda, mani, piedi, occhi, gambe e busto sono sì elementi in comunicazione tra loro, parti di un’unica entità, ma anche soggetti a sé stanti. In quanto tali, quindi, protagonisti a pieno titolo dell’opera artistica.
Dopo aver frequentato il corso di nudo all’Accademia di Venezia dal 1979 al 1981, Cristina Cortese tra 1986 e il 1993 si dedica ai collages, che espone anche nel 1994 alla rassegna “Al Fresco” di Marghera e nel 1995 nella sede dell’Endas a Mestre; tra il 1993 e 2001 realizza performances in incontri d’artisti a Castel San Pietro (Bologna), a Monte San Vito (Ancona), Mariano del Friuli (Gorizia), Pergola (Pesaro e Urbino), Tolentino (Macerata), Abano Terme (Padova). Dal 2003 riprende lo studio del nudo a carboncino e pastello colorato, esponendo in mostre personali nel 2006 al Centro Candiani di Mestre, nel 2008 nell’ex filanda a Campocroce di Treviso, nel 2010 nel Centro sociale di Mogliano Veneto. Nel 2007 e nel 2008 cura le sfilate vintage della “Notte Rosa” alla Gazzera di Mestre.
25
agosto 2012
Cristina Cortese – Nudi
Dal 25 agosto all'otto settembre 2012
arte contemporanea
Location
CALCAGNO ART STUDIO
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-14
Vernissage
25 Agosto 2012, ore 18.00
Autore