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Cristina D’Ambrosio – Armonie
Semplice materiale di riciclaggio che diventa quasi magicamente ancora più potente in un gioco sempre più sapiente di luci ed ombre di spazi pieni e vuoti, di superfici bianche, nere e colorate
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel visionare le opere che la pittrice espone alla personale "Armonie", ancora una volta mi sono stupita ed emozionata nel constatare la forza e la tenacia con cui la D'Ambrosio, attraverso un percorso artistico travagliato continua a seguire la propria ispirazione pittorica e poetica creando opere sempre nuove per forma e metodologia. La voglia e la capacità di riproporsi continuamente è espressa in questa personale dall'introduzione della carta velina lavorata con le mani e sapientemente colorata allo scopo di creare uno spessore plastico. Uso aggiunto, quindi, della carta velina accanto a quello della carta pesta utilizzata come base pittorica della composizione "Armonie ed Equilibri" che insieme con "Armonie"da il titolo alla Mostra in questione.
Non solo, l'introduzione dell'uso massiccio dei colori acrilici oro ed argento, dai quali la D'Ambrosio in questo momento è molto affascinata anche se i solchi d'oro e d'argento, presenti in tutte le opere sembrano più lamine di coltello affilate che arabeschi orientaleggianti.
Semplice materiale di riciclaggio, dunque, quello finora usato dalla pittrice armonizzatosi con il tempo e l'esperienza che diventa quasi magicamente ancora più potente fra le sue mani in un gioco sempre più sapiente di luci ed ombre di spazi pieni e vuoti, di superfici bianche, nere e colorate; così da stimolare profondamente lo spettatore, quasi ad ipnotizzarlo per convincerlo a tuffarsi nei suoi quadri e quindi nella natura, l'unica, secondo la D'Ambrosio, in grado di salvare l'uomo dal profondo disagio quotidiano per un tessuto urbano sempre più cementato e privo di spazi verdi. Opere imprevedibili che accanto ad installazioni grandi e piccole anche se simili nel contenuto: pone sempre in primo piano la natura, leit-motiv di questa mostra.
In conclusione una poliedricità visiva sempre presente nel percorso artistico della D'Ambrosio.
Maria Laura CELESTE
Non solo, l'introduzione dell'uso massiccio dei colori acrilici oro ed argento, dai quali la D'Ambrosio in questo momento è molto affascinata anche se i solchi d'oro e d'argento, presenti in tutte le opere sembrano più lamine di coltello affilate che arabeschi orientaleggianti.
Semplice materiale di riciclaggio, dunque, quello finora usato dalla pittrice armonizzatosi con il tempo e l'esperienza che diventa quasi magicamente ancora più potente fra le sue mani in un gioco sempre più sapiente di luci ed ombre di spazi pieni e vuoti, di superfici bianche, nere e colorate; così da stimolare profondamente lo spettatore, quasi ad ipnotizzarlo per convincerlo a tuffarsi nei suoi quadri e quindi nella natura, l'unica, secondo la D'Ambrosio, in grado di salvare l'uomo dal profondo disagio quotidiano per un tessuto urbano sempre più cementato e privo di spazi verdi. Opere imprevedibili che accanto ad installazioni grandi e piccole anche se simili nel contenuto: pone sempre in primo piano la natura, leit-motiv di questa mostra.
In conclusione una poliedricità visiva sempre presente nel percorso artistico della D'Ambrosio.
Maria Laura CELESTE
08
novembre 2008
Cristina D’Ambrosio – Armonie
Dall'otto al 19 novembre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA VITTORIA
Roma, Via Margutta, 103, (Roma)
Roma, Via Margutta, 103, (Roma)
Orario di apertura
Aperta domenica e la mattina su appuntamento
Vernissage
8 Novembre 2008, ore 18
Autore
Curatore