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Cristina Ortolani – Vestimenta. La trama delle fiabe
Un percorso che si dipana tra tuniche, stole e un sontuoso manto regale incrostati di pietre e preziosi tessuti: vesti dalle forme essenziali e fortemente evocative, pazientemente istoriate con piccole tessere di stoffa a ricomporre le storie più note
Comunicato stampa
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Perle a lume per suggerire la zucca di Cenerentola, cristalli swarowski a rappresentare la magia del sale e della neve; finissime linee di metallo per ingabbiare il cuore di gelo di Turandot o di ruvida canapa a ricordare il sacco da cui i novellatori toscani traevano le loro storie: la trama delle fiabe, scritta con ago e filo su tele e sete è raccontata in VESTIMENTA, installazione tessile di Cristina Ortolani appositamente studiata per gli spazi del Cassero di Tavullia, il piccolo centro in provincia di Pesaro e Urbino assurto a fama mondiale grazie a Valentino Rossi.
Un percorso che si dipana tra tuniche, stole e un sontuoso manto regale incrostati di pietre e preziosi tessuti: vesti dalle forme essenziali e fortemente evocative, pazientemente istoriate con piccole tessere di stoffa a ricomporre le storie più note, in un itinerario creativo che continua la ricerca sul tema del frammento iniziata da Cristina Ortolani due anni fa con la serie Fragmenti.
“Credo che le storie delle fiabe costituiscano per noi, oggi, un potente spunto di riflessione” commenta Cristina Ortolani, “sia per il loro legame con la tradizione popolare e la memoria del passato, sia per il loro contenuto simbolico, celato sotto l’apparente semplicità dei meccanismi narrativi. Le fiabe che ho scelto sono quelle a me più care, quelle che Cristina Campo definiva fiabe araldiche per la loro capacità di prefigurare il destino di una persona: tutte storie dove il tipico motivo dell’abito fatato è davvero decisivo per la sorte dei protagonisti, che si prestano particolarmente a essere ‘illustrate’ attraverso il mosaico di piccoli dettagli cuciti con ago e filo”. Un modo di lavorare paziente e attento che prende le distanze dalla fretta e dall’incalzare degli impegni quotidiani: “Lo spazio della creatività manuale è per me una sorta di ‘tempo sospeso’, un tempo di grazia e di riflessione che raramente ci si può concedere ma proprio per questo è sempre più necessario” - continua Cristina Ortolani, che affianca alla ricerca artistica la progettazione di iniziative culturali e la collaborazione con siti internet e riviste.
Cinque le fiabe tra le quali si potrà ‘passeggiare’ all’interno del Cassero di Tavullia: I cigni selvatici e I vestiti nuovi dell’imperatore, omaggio ad Hans Christian Andersen, il grande scrittore danese di cui ricorrerà l’anno prossimo il bicentenario; Bene come il sale e Maria di legno (versione italiana delle celeberrime Cenerentola e Pelle d’asino), contenute nella raccolta curata da Italo Calvino e, infine, Turandot di Carlo Gozzi, da cui Puccini trasse lo spunto per il suo ultimo capolavoro. Completa l’installazione l’arazzo Ex-voto, ispirato a La donna senz’ombra di Hugo Von Hofmannsthal.
L’inaugurazione è prevista per sabato 11 dicembre, alle ore 17; l’installazione si potrà visitare nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 16,30 alle 20 oppure su appuntamento e resterà chiusa il 24 e 25 dicembre.
Nei pomeriggi di domenica 19 e 26 dicembre i bambini delle scuole elementari potranno prendere parte al laboratorio creativo su temi di fiaba “La fucina delle fate”, curato dalla stessa Cristina Ortolani (prenotazioni presso il Comune di Tavullia allo 0721 477904): i lavori realizzati dai bambini resteranno esposti presso gli spazi del Cassero, completando l’installazione. Il progetto Vestimenta è patrocinato dal Comune di Tavullia.
Un percorso che si dipana tra tuniche, stole e un sontuoso manto regale incrostati di pietre e preziosi tessuti: vesti dalle forme essenziali e fortemente evocative, pazientemente istoriate con piccole tessere di stoffa a ricomporre le storie più note, in un itinerario creativo che continua la ricerca sul tema del frammento iniziata da Cristina Ortolani due anni fa con la serie Fragmenti.
“Credo che le storie delle fiabe costituiscano per noi, oggi, un potente spunto di riflessione” commenta Cristina Ortolani, “sia per il loro legame con la tradizione popolare e la memoria del passato, sia per il loro contenuto simbolico, celato sotto l’apparente semplicità dei meccanismi narrativi. Le fiabe che ho scelto sono quelle a me più care, quelle che Cristina Campo definiva fiabe araldiche per la loro capacità di prefigurare il destino di una persona: tutte storie dove il tipico motivo dell’abito fatato è davvero decisivo per la sorte dei protagonisti, che si prestano particolarmente a essere ‘illustrate’ attraverso il mosaico di piccoli dettagli cuciti con ago e filo”. Un modo di lavorare paziente e attento che prende le distanze dalla fretta e dall’incalzare degli impegni quotidiani: “Lo spazio della creatività manuale è per me una sorta di ‘tempo sospeso’, un tempo di grazia e di riflessione che raramente ci si può concedere ma proprio per questo è sempre più necessario” - continua Cristina Ortolani, che affianca alla ricerca artistica la progettazione di iniziative culturali e la collaborazione con siti internet e riviste.
Cinque le fiabe tra le quali si potrà ‘passeggiare’ all’interno del Cassero di Tavullia: I cigni selvatici e I vestiti nuovi dell’imperatore, omaggio ad Hans Christian Andersen, il grande scrittore danese di cui ricorrerà l’anno prossimo il bicentenario; Bene come il sale e Maria di legno (versione italiana delle celeberrime Cenerentola e Pelle d’asino), contenute nella raccolta curata da Italo Calvino e, infine, Turandot di Carlo Gozzi, da cui Puccini trasse lo spunto per il suo ultimo capolavoro. Completa l’installazione l’arazzo Ex-voto, ispirato a La donna senz’ombra di Hugo Von Hofmannsthal.
L’inaugurazione è prevista per sabato 11 dicembre, alle ore 17; l’installazione si potrà visitare nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 16,30 alle 20 oppure su appuntamento e resterà chiusa il 24 e 25 dicembre.
Nei pomeriggi di domenica 19 e 26 dicembre i bambini delle scuole elementari potranno prendere parte al laboratorio creativo su temi di fiaba “La fucina delle fate”, curato dalla stessa Cristina Ortolani (prenotazioni presso il Comune di Tavullia allo 0721 477904): i lavori realizzati dai bambini resteranno esposti presso gli spazi del Cassero, completando l’installazione. Il progetto Vestimenta è patrocinato dal Comune di Tavullia.
11
dicembre 2004
Cristina Ortolani – Vestimenta. La trama delle fiabe
Dall'undici al 26 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
CASSERO
Tavullia, (Pesaro E Urbino)
Tavullia, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
l’installazione si potrà visitare nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 16,30 alle 20 oppure su appuntamento e resterà chiusa il 24 e 25 dicembre
Vernissage
11 Dicembre 2004, ore 17
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