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Croce Taravella – Concreta anima mundi
L’artista Croce Taravella ha attraversato nella sua vita molti luoghi del mondo e ha dedicato ad essi, in particolar modo alle visioni delle città, un ciclo di straordinario valore di pitture su tela, su carta nonché raffinate incisioni per la stampa
Comunicato stampa
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L’artista Croce Taravella ha attraversato nella sua vita molti luoghi del mondo e ha dedicato ad essi, in particolar modo alle visioni delle città, un ciclo di straordinario valore di pitture su tela, su carta nonché raffinate incisioni per la stampa. Per questa occasione espositiva, Concreta anima mundi, sono state selezionate e raccolte le opere ispirate a questo tema che sono state prodotte nell’arco di tempo dal 2007 fino ad oggi.
Molte sono dedicate alle città della sua Sicilia. Un “sentimento” dei luoghi tutto siciliano abita le opere pittoriche di Croce Taravella. L’iter creativo dell’artista, concepito attraverso il filtro di una coscienza culturale remota ed il fermento inarrestabile del dinamismo contemporaneo, mostra la tela come habitat di compenetrazione tra landscape ed inscape, tra veduta suggestiva ed attitudine introspettiva attraverso la quale ciascuno interpreta l'esperienza di quella visione, individuando nel paesaggio lo scenario ideale in cui l’uomo contemporaneo proietta la sua azione esistenziale ed in cui la vita assume le sue sembianze multiformi.
Così il linguaggio pittorico sembra ereditare, probabilmente in forma inconsapevole, una vocazione di millenaria discendenza a concepire il paesaggio come luogo della memoria, come esito della stratificazione storica, ma anche come scorcio intimo da cui attingere la coscienza del proprio essere nel mondo, dilatando la prospettiva dal contesto di origine al più ampio proscenio mondiale.
Il paesaggio urbano non è da intendersi, allora, come “luogo” ma quale “dimensione” privilegiata in cui si intesse il più alto e complesso dialogo tra il fluire della storia e le trasformazioni ambientali, tra la memoria ed un presente che, nelle dinamiche contemporanee, ha già in sé i tratti dell’imminente futuro
La scelta del mezzo espressivo è il tradizionale quadro in opposizione alle forme alternative di arte proposte dalle Avanguardie storiche in poi, pur avendo l’artista sperimentato numerose tecniche di linguaggio creativo.Taravella si sente l’espressione del proprio tempo e si serve consapevolmente di un registro carico dell’esperienza creativa del passato, che ingloba il lavoro frutto di altri momenti della tradizione pittorica traducendolo in un personale stile che non teme le discordanze, come, ad esempio, quella tra figurativo ed espressionismo astratto o informale.
La pittura è forza ed energia, e le valenze materiche della sua arte - che in molte opere si esprime in un impasto fitto da cui gli elementi figurativi più che dipinti sembrano emergere pulsanti di cromie vive - alludono alla composizione di una sostanza biomorfa capace di per sé di forza espressiva.
Le architetture sono pittoricamente strutturate da una filigrana tesa in una prospettiva profonda su cui la trama di pittura colata si fa più fitta ed il colore si dispone densamente fino a rasentare sempre più una concretezza materica e nelle opere più recenti un dispiegamento a maculae. Talvolta la scenografia è retta da sciabolate di colore che rimandano fortemente al paesaggio contemporaneo fatto di alti palazzi, strade movimentate, incroci, grondaie, binari, antenne e cavi.
Al fascino dei luoghi la pittura dai toni caldi ed intensi regala un’atmosfera densa e profonda che colloca le città in uno speciale spazio emotivo tra rimembranza ed esprit de vie.
Molte sono dedicate alle città della sua Sicilia. Un “sentimento” dei luoghi tutto siciliano abita le opere pittoriche di Croce Taravella. L’iter creativo dell’artista, concepito attraverso il filtro di una coscienza culturale remota ed il fermento inarrestabile del dinamismo contemporaneo, mostra la tela come habitat di compenetrazione tra landscape ed inscape, tra veduta suggestiva ed attitudine introspettiva attraverso la quale ciascuno interpreta l'esperienza di quella visione, individuando nel paesaggio lo scenario ideale in cui l’uomo contemporaneo proietta la sua azione esistenziale ed in cui la vita assume le sue sembianze multiformi.
Così il linguaggio pittorico sembra ereditare, probabilmente in forma inconsapevole, una vocazione di millenaria discendenza a concepire il paesaggio come luogo della memoria, come esito della stratificazione storica, ma anche come scorcio intimo da cui attingere la coscienza del proprio essere nel mondo, dilatando la prospettiva dal contesto di origine al più ampio proscenio mondiale.
Il paesaggio urbano non è da intendersi, allora, come “luogo” ma quale “dimensione” privilegiata in cui si intesse il più alto e complesso dialogo tra il fluire della storia e le trasformazioni ambientali, tra la memoria ed un presente che, nelle dinamiche contemporanee, ha già in sé i tratti dell’imminente futuro
La scelta del mezzo espressivo è il tradizionale quadro in opposizione alle forme alternative di arte proposte dalle Avanguardie storiche in poi, pur avendo l’artista sperimentato numerose tecniche di linguaggio creativo.Taravella si sente l’espressione del proprio tempo e si serve consapevolmente di un registro carico dell’esperienza creativa del passato, che ingloba il lavoro frutto di altri momenti della tradizione pittorica traducendolo in un personale stile che non teme le discordanze, come, ad esempio, quella tra figurativo ed espressionismo astratto o informale.
La pittura è forza ed energia, e le valenze materiche della sua arte - che in molte opere si esprime in un impasto fitto da cui gli elementi figurativi più che dipinti sembrano emergere pulsanti di cromie vive - alludono alla composizione di una sostanza biomorfa capace di per sé di forza espressiva.
Le architetture sono pittoricamente strutturate da una filigrana tesa in una prospettiva profonda su cui la trama di pittura colata si fa più fitta ed il colore si dispone densamente fino a rasentare sempre più una concretezza materica e nelle opere più recenti un dispiegamento a maculae. Talvolta la scenografia è retta da sciabolate di colore che rimandano fortemente al paesaggio contemporaneo fatto di alti palazzi, strade movimentate, incroci, grondaie, binari, antenne e cavi.
Al fascino dei luoghi la pittura dai toni caldi ed intensi regala un’atmosfera densa e profonda che colloca le città in uno speciale spazio emotivo tra rimembranza ed esprit de vie.
15
marzo 2008
Croce Taravella – Concreta anima mundi
Dal 15 marzo all'undici maggio 2008
arte contemporanea
Location
FABBRICHE CHIARAMONTANE
Agrigento, Via San Francesco D'assisi, 1, (Agrigento)
Agrigento, Via San Francesco D'assisi, 1, (Agrigento)
Biglietti
intero 2,00 Euro. Touring Club Sconto 50%; gruppi min. 10 persone Sconto 25% ; studenti fino a 18 anni Gratuito; over 65 Gratuito
Orario di apertura
martedì- domenica ore 10,00 - 13,00 / 16,00 – 20,00. Lunedì chiuso
Vernissage
15 Marzo 2008, ore 18
Sito web
www.crocetaravella2008.com
Autore
Curatore