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Cromatika
Astrazioni visive, non concettuali, ma di colore e materia. Una doppia personale, un confronto di radici concrete e colorate che tessono un mondo real-mentale senza frontiere terrene, né barriere aeree, all’anelito dell’intento ispiratore.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Astrazioni visive, non concettuali, ma di colore e materia.
Estrazioni più che altro, lavoro di scavo e ricerca nella miniera del colore.
Neanche al buio di là sotto una tela così è mai stata bianca, basta la
luce degli occhi, diamanti portatori di visione, perché l'intento
vitale si trasmetta.
I colori parlano, senza figure, prima, dopo e sopra il formarsi di
un'immagine o di un'altra, dialoghino a vanvera o no, dipende da come
ci si pone ad ascoltare.
Fontana stende velature d'acqua che fondono i colori primari creando
filigrane sottili, ritmi di pennellate scoccate come tiri d'arco,
impresse in controluce su supporto chiaro come vivide ombre colorate.
Trespidi si rotola nella materia terrea, corposa e selvatica di un
impasto sgocciolante di colore che si accresce man a mano sulla tela
in grovigli di foresta, energetici tracciati di una mano primitiva che
danza su se stessa in cerca del sentiero tribale. Entrambi sono
immersi in aria, acqua, terra e fuoco, vi si perdono ispirati in canti
d'amore, amore d'abbondanza o privazione che sia, all'orecchio
giungono suoni di preghiera, ripetuta richiesta d' equilibrio, dono,
padrone dell'azione e rivolto al prossimo.
Così Trespidi aggiunge, copre e sopraggiunge all'orlo dello
sfinimento, Fontana toglie, svela e sottoglie fino all'impotenza
dell'errore, e se il primo sottrae l'immagine da davanti per porla
dietro, l'altro l'apporta da dietro in avanti, entrambi in gioco,
sono forze d'equilibrio.
Una doppia personale, un confronto di radici concrete e colorate che
tessono un mondo real-mentale senza frontiere terrene, né barriere
aeree, all'anelito dell'intento ispiratore.
Piermarco Mariani
Francesco Fontana
Nato a Palermo vive a Milano dal 1990. Dopo il diploma al liceo
artistico si trasferisce a Parigi dove lavora come ritrattista ed
illustratore. In Italia per un decennio crea manifesti per festival ed
orchestre, cura la grafica di pubblicazioni per grandi eventi
culturali: teatro, musica classica, jazz internazionale. Nel 2001
riprende il lavoro squisitamente pittorico con una serie di olii su
tela ispirata alle isole e ai vulcani esposta in una personale a
Parigi, Galerie Etienne de Causans l'anno successivo.
Estrazioni più che altro, lavoro di scavo e ricerca nella miniera del colore.
Neanche al buio di là sotto una tela così è mai stata bianca, basta la
luce degli occhi, diamanti portatori di visione, perché l'intento
vitale si trasmetta.
I colori parlano, senza figure, prima, dopo e sopra il formarsi di
un'immagine o di un'altra, dialoghino a vanvera o no, dipende da come
ci si pone ad ascoltare.
Fontana stende velature d'acqua che fondono i colori primari creando
filigrane sottili, ritmi di pennellate scoccate come tiri d'arco,
impresse in controluce su supporto chiaro come vivide ombre colorate.
Trespidi si rotola nella materia terrea, corposa e selvatica di un
impasto sgocciolante di colore che si accresce man a mano sulla tela
in grovigli di foresta, energetici tracciati di una mano primitiva che
danza su se stessa in cerca del sentiero tribale. Entrambi sono
immersi in aria, acqua, terra e fuoco, vi si perdono ispirati in canti
d'amore, amore d'abbondanza o privazione che sia, all'orecchio
giungono suoni di preghiera, ripetuta richiesta d' equilibrio, dono,
padrone dell'azione e rivolto al prossimo.
Così Trespidi aggiunge, copre e sopraggiunge all'orlo dello
sfinimento, Fontana toglie, svela e sottoglie fino all'impotenza
dell'errore, e se il primo sottrae l'immagine da davanti per porla
dietro, l'altro l'apporta da dietro in avanti, entrambi in gioco,
sono forze d'equilibrio.
Una doppia personale, un confronto di radici concrete e colorate che
tessono un mondo real-mentale senza frontiere terrene, né barriere
aeree, all'anelito dell'intento ispiratore.
Piermarco Mariani
Francesco Fontana
Nato a Palermo vive a Milano dal 1990. Dopo il diploma al liceo
artistico si trasferisce a Parigi dove lavora come ritrattista ed
illustratore. In Italia per un decennio crea manifesti per festival ed
orchestre, cura la grafica di pubblicazioni per grandi eventi
culturali: teatro, musica classica, jazz internazionale. Nel 2001
riprende il lavoro squisitamente pittorico con una serie di olii su
tela ispirata alle isole e ai vulcani esposta in una personale a
Parigi, Galerie Etienne de Causans l'anno successivo.
09
giugno 2005
Cromatika
Dal 09 al 14 giugno 2005
arte contemporanea
Location
YAONDE SPAZIO D’ARTE
Milano, Via Gaudenzio Ferrari, 12, (Milano)
Milano, Via Gaudenzio Ferrari, 12, (Milano)
Orario di apertura
h.18 – 20 o su appuntamento
Vernissage
9 Giugno 2005, h 19
Curatore