Non vedo la mostra come un omaggio alle donne che, peraltro, potrebbe rivelarsi come ovvio e limitante ma, piuttosto, la possibilità di aggirarci nel mondo attraverso la loro visione dello stesso per poterne capire meglio l’essenza. Sono totalmente d’accordo con Sabrina Raffaghello quando scrive “… non è vero che la buona arte non ha sesso; … la mostra infatti vuole sottolineare come il genere e la diversità di sensibilità diventino i punti cardinali di una dimensione artistica soggettiva e contemporanea”.
La scelta è caduta su ventotto artiste italiane e internazionali che hanno viaggiato emozionalmente usando la fotografia come mezzo per riprendere spaccati di esistenza. Anche la scelta delle artiste è volutamente varia: infatti, come è mia abituale consuetudine, ne ho scelto di grandissima fama internazionale, affiancandole ad altre più giovani, ma particolarmente interessanti, per arrivare ad alcune emergenti, delle quali non solo ho potuto apprezzare il senso ed il valore del lavoro presentato ma, soprattutto, ho riscontrato la determinazione e la necessità interiore di esprimersi lucidamente e profondamente attraverso l’arte. Ne risulta, a mio parere, un’esposizione di circa cento opere estremamente bilanciate, in quanto la forza espressiva contenuta in esse sovrasta quanto sia già famosa la loro autrice.
A corollario di questa esposizione ho il grandissimo piacere di presentare due eventi collaterali che se, a prima vista, possono sembrare contaminanti, si rivelano invece complementari e funzionali alla mostra stessa. Il primo nasce da un’idea del compositore sanmarinese Massimiliano Messieri, il quale ispirandosi a due poesie, una di Miss Miller e l’altra, “Eros”, di Rainer Maria Rilke, elaborò questa azione musicale per attrice e danzatrice su una sua bellissima composizione per sassofono soprano.
Il secondo evento porta la nostra attenzione verso il teatro, ma non quello classico al quale siamo forse più abituati, bensì ad una visione nuova dello stesso, più coinvolgente fisicamente ed emozionalmente. Franca Fioravanti e Marco Romei, fondatori e motori del “Teatro delle Nuvole”, presentano il paesaggio interiore di alcune donne le quali, attraverso la memoria ed i propri sogni, ricreano una nuova e più umana realtà. In una dimensione quasi irreale l’Io individuale diventa collettivo ed il pubblico si trasforma in spettatore attivo di un evento irripetibile.
Possiamo pertanto prendere in prestito una riflessione di Camilla Nanni e dichiarare che, visitando questa mostra, ci si troverà “… immersi in una coreografia dove l’antico si mescola al contemporaneo e si assiste a uno spettacolo itinerante; attrici, registe e artiste raccontano il mondo vissuto con le oro paure, con la loro dolcezza, con quella sensibilità che solo la sfera degli affetti femminili può generare”.
Questo è essenzialmente la scopo della mostra: un’immersione nell’universo femminile che possa essere di gratificazione e conferma per tutte le donne, mentre per noi si trasformi in insegnamento e riflessione su come usare meglio “quell’unico” cromosoma x regalatoci dalla natura. (Fabrizio Boggiano)


Artiste
Brunella Bianchini, Dafne Boggeri, Francesca Bontempi, Giulia Caira, Sophie Calle, Daniela Carati, Eleonora Chiesa, Destiny Deacon, Anna Fabroni, Nan Goldin, Jan Groover, Jitka Hanzlová, Elisabeth Hölzl, Roni Horn, Ines Van Lamsweerde, Barbara La Ragione, Zoe Leonard, Lucia Leuci, Mara Mayer, Marzia Migliora, Tracey Moffatt, Patrizia Nuvolari, Luisa Raffaelli, Marilena Sassi, Kiki Smith, Pia Stadtbäumer, Grazia Toderi, Giovanna Torresin


Eventi collaterali
Mercoledì 8 dicembre 2004 ore 17.30 Ovada (AL), Loggia di San Sebastiano
Massimiliano Messieri, “Hymn to God”, azione musicale per attrice, danzatrice, sassofono, 3 CD audio e 6 diffusori; ispirata all’omonima poesia di Miss Miller; testo liberamente tratto da “Eros” di Rainer Maria Rilke; con Alexa Invrea, attrice; Sofia Quagiotto, danzatrice; Michele Selva, sassofono soprano

Sabato 18 dicembre 2004 ore 18.00 Ovada (AL), Loggia di San Sebastiano
Teatro delle Nuvole, “Paesaggi dell’altrove”, scrittura scenica di Franca Fioravanti e Marco Romei con Franca Fioravanti, Gloria Manaratti, Silvia Volpe e Doriana Sartoris, regia di Franca Fioravanti, immagini proiettate di Adriano Rimassa, fotografie di Mirco Credito