Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
CrossRoads
In occasione della rassegna “20 Mignon”, in collaborazione con il Centro Culturale Candiani, il gruppo Mignon propone una mostra parallela alla propria intitolata “CrossRoads”, invitando dieci giovani fotografi italiani che si muovono nell’ambito contemporaneo della Street Photography
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione della rassegna “20 Mignon”, in collaborazione con il Centro Culturale Candiani, il gruppo Mignon propone una mostra parallela alla propria intitolata “CrossRoads”, invitando dieci giovani fotografi italiani che si muovono nell’ambito contemporaneo della Street Photography.
La fotografia sta perdendo il suo valore di linguaggio condiviso e, nell’immaginario collettivo, sta diventando una specie di “accessorio visivo” utile solo per riempire scatole virtuali che, anziché veicolare contenuti e valori, ne mortificano le ragioni di esistenza: raccolte sature di immagini ma vuote di significato e spesso prive di credibilità, perché senza alcuna progettualità finale. In questi “luoghi virtuali” cosa sia stata la fotografia e cosa abbia rappresentato per la società non è nemmeno materia di discussione; senza che nemmeno ce ne accorgiamo sta velocemente diventando un’altra cosa, non è più se stessa, e chi la fa, o ne
parla, non sa neppure cosa vorrebbe che diventasse. Mancano strutture culturali capaci di individuare e valorizzare i nuovi talenti presenti nel panorama fotografico; anche il mondo della critica ci sembra interessato più ad autoalimentarsi, che ad animare costruttivamente il dibattito sulla fotografia. E questo non fa che costringere i giovani fotografi a spostare, in mancanza d’altro, i loro lavori sul web con il risultato concreto, salvo rarissimi casi, di cadere in una trappola mediatica incapace di valorizzarli. Cartier Bresson, non concedendo la visione dei suoi provini, sosteneva giustamente che i panni sporchi vanno tenuti in casa: era
un sistema per salvaguardare il suo lavoro. Oggi tutti, aspiranti fotografi e non, “scaricano” nei social network tutto quello che, subito dopo lo scatto, ritengono interessante, o peggio ancora tutto quello che hanno prodotto senza applicare alcun filtro di selezione. Questo metodo, che non prevede una “re-visione”, finisce per far assomigliare questi luoghi virtuali a vere e proprie “discariche” di immagini. E’ per proporre un’alternativa a tutto questo che da vent’anni promuoviamo un approccio alla fotografia, reale e concreto, basato sulla cultura e storia del mezzo. Per questo da sempre cerchiamo di dare visibilità al lavoro di fotografi di qualità, ma che non trovano adeguato spazio di espressione. CrossRoads è un progetto fotografico costruito a partire dal lavoro di un ristretto numero di autori che si muovono nell’ambito della Street Photography con proposte di qualità e, ci sembra, con vera passione. Fatima Abbadi propone una Street Photography che si avvicina molto al documento, raccontando con la fotografia la sua stessa duplicità di donna per metà italiana e per metà palestinese. Leonio Berto è il cantore di una Venezia inascoltata, ma viva e vera, restituita con l’uso sapiente del colore che solo chi possiede il raro dono della sua visione può ottenere. Nico Chiapperini colpisce soprattutto per le immagini al limite dell’astrattismo e per l’uso attento e affascinante dei cromatismi. Antonio Chiorazzo indaga al meglio la complessa realtà di una metropoli come Londra, restituendone la vita ed i contrasti. Mary Cimetta interpreta il genere con il fascino ricercato delle situazioni impossibili e con grande ironia. Enzo De Martino racconta invece Roma, con garbo ed estrema pulizia visiva, riuscendo a comporre immagini che restituiscono scene di strada perfettamente inserite e riconoscibili nel panorama urbano della città. Carmelo Eramo si affid a ad un linguaggio classico, che riporta alla tradizione neorealista, raccontando la gente della sua terra. Stefano Mirabella ha uno sguardo attento soprattutto alle associazioni tra figure reali e immagini di cui sono piene le nostre città, alla ricerca di una specie di “tassonomia” umana. Davide Scapin fa emergere dai propri scatti un senso di meraviglia verso l’uomo. Nella sua fotografia il rigore compositivo e formale, e l’equilibrio dei toni, sono elementi imprescindibili della struttura del racconto. Umberto Verdoliva mette in campo una personalità fotografica complessa e multiforme utilizzando l’ironia tipica della tradizione della fotografia di strada con particolare predilezione per le situazioni di luce estrema che riesce a dominare e controllare con grande maestria. CrossRoads vuole rappresentare una proposta concreta, e un’occasione, per dare visibilità alle potenzialità che la Street Photography porta con sé ancora oggi. L’invito è di non abbandonarsi a facili e veloci sistemi di consumo delle immagini, ma cercare piuttosto di coalizzarsi, riunire le forze, insomma “incrociare le strade”, proprio come in questo progetto Mignon dove ad emergere non è il lavoro dei singoli fotografi ma la Street Photography stessa. E’ quindi dall’intreccio delle singole qualità personali che emerge un valore ben più grande della semplice somma delle stesse.
Ferdinando Fasolo - Angelo Maggi - Giampaolo Romagnosi
CrossRoads
A cura di Ferdinando Fasolo, Angelo Maggi e Giampaolo Romagnosi.
Fotografie di Fatima Abbadi, Leonio Berto, Nico Chiapperini, Antonio Chiorazzo (alias Romeo), Mary Cimetta, Enzo De Martino, Carmelo Eramo, Stefano Mirabella, Davide Scapin, Umberto Verdoliva.
Inaugurazione: venerdì 13 maggio ore 18.45
Apertura: dal 14 maggio al 12 giugno, dal mercoledì alla domenica 16.00 - 20.00
Sala espositiva Paolo Costantini, terzo piano
Ingresso libero
Per info:
candiani@comune.venezia.it
info@mignon.it
Web:
www.centroculturalecandiani.it
www.mignon.it
Centro Culturale Candiani
Piazzale Candiani, 7 - 30174 Mestre (Ve)
Tel. 041.2386126 Fax. 041.2386112
La fotografia sta perdendo il suo valore di linguaggio condiviso e, nell’immaginario collettivo, sta diventando una specie di “accessorio visivo” utile solo per riempire scatole virtuali che, anziché veicolare contenuti e valori, ne mortificano le ragioni di esistenza: raccolte sature di immagini ma vuote di significato e spesso prive di credibilità, perché senza alcuna progettualità finale. In questi “luoghi virtuali” cosa sia stata la fotografia e cosa abbia rappresentato per la società non è nemmeno materia di discussione; senza che nemmeno ce ne accorgiamo sta velocemente diventando un’altra cosa, non è più se stessa, e chi la fa, o ne
parla, non sa neppure cosa vorrebbe che diventasse. Mancano strutture culturali capaci di individuare e valorizzare i nuovi talenti presenti nel panorama fotografico; anche il mondo della critica ci sembra interessato più ad autoalimentarsi, che ad animare costruttivamente il dibattito sulla fotografia. E questo non fa che costringere i giovani fotografi a spostare, in mancanza d’altro, i loro lavori sul web con il risultato concreto, salvo rarissimi casi, di cadere in una trappola mediatica incapace di valorizzarli. Cartier Bresson, non concedendo la visione dei suoi provini, sosteneva giustamente che i panni sporchi vanno tenuti in casa: era
un sistema per salvaguardare il suo lavoro. Oggi tutti, aspiranti fotografi e non, “scaricano” nei social network tutto quello che, subito dopo lo scatto, ritengono interessante, o peggio ancora tutto quello che hanno prodotto senza applicare alcun filtro di selezione. Questo metodo, che non prevede una “re-visione”, finisce per far assomigliare questi luoghi virtuali a vere e proprie “discariche” di immagini. E’ per proporre un’alternativa a tutto questo che da vent’anni promuoviamo un approccio alla fotografia, reale e concreto, basato sulla cultura e storia del mezzo. Per questo da sempre cerchiamo di dare visibilità al lavoro di fotografi di qualità, ma che non trovano adeguato spazio di espressione. CrossRoads è un progetto fotografico costruito a partire dal lavoro di un ristretto numero di autori che si muovono nell’ambito della Street Photography con proposte di qualità e, ci sembra, con vera passione. Fatima Abbadi propone una Street Photography che si avvicina molto al documento, raccontando con la fotografia la sua stessa duplicità di donna per metà italiana e per metà palestinese. Leonio Berto è il cantore di una Venezia inascoltata, ma viva e vera, restituita con l’uso sapiente del colore che solo chi possiede il raro dono della sua visione può ottenere. Nico Chiapperini colpisce soprattutto per le immagini al limite dell’astrattismo e per l’uso attento e affascinante dei cromatismi. Antonio Chiorazzo indaga al meglio la complessa realtà di una metropoli come Londra, restituendone la vita ed i contrasti. Mary Cimetta interpreta il genere con il fascino ricercato delle situazioni impossibili e con grande ironia. Enzo De Martino racconta invece Roma, con garbo ed estrema pulizia visiva, riuscendo a comporre immagini che restituiscono scene di strada perfettamente inserite e riconoscibili nel panorama urbano della città. Carmelo Eramo si affid a ad un linguaggio classico, che riporta alla tradizione neorealista, raccontando la gente della sua terra. Stefano Mirabella ha uno sguardo attento soprattutto alle associazioni tra figure reali e immagini di cui sono piene le nostre città, alla ricerca di una specie di “tassonomia” umana. Davide Scapin fa emergere dai propri scatti un senso di meraviglia verso l’uomo. Nella sua fotografia il rigore compositivo e formale, e l’equilibrio dei toni, sono elementi imprescindibili della struttura del racconto. Umberto Verdoliva mette in campo una personalità fotografica complessa e multiforme utilizzando l’ironia tipica della tradizione della fotografia di strada con particolare predilezione per le situazioni di luce estrema che riesce a dominare e controllare con grande maestria. CrossRoads vuole rappresentare una proposta concreta, e un’occasione, per dare visibilità alle potenzialità che la Street Photography porta con sé ancora oggi. L’invito è di non abbandonarsi a facili e veloci sistemi di consumo delle immagini, ma cercare piuttosto di coalizzarsi, riunire le forze, insomma “incrociare le strade”, proprio come in questo progetto Mignon dove ad emergere non è il lavoro dei singoli fotografi ma la Street Photography stessa. E’ quindi dall’intreccio delle singole qualità personali che emerge un valore ben più grande della semplice somma delle stesse.
Ferdinando Fasolo - Angelo Maggi - Giampaolo Romagnosi
CrossRoads
A cura di Ferdinando Fasolo, Angelo Maggi e Giampaolo Romagnosi.
Fotografie di Fatima Abbadi, Leonio Berto, Nico Chiapperini, Antonio Chiorazzo (alias Romeo), Mary Cimetta, Enzo De Martino, Carmelo Eramo, Stefano Mirabella, Davide Scapin, Umberto Verdoliva.
Inaugurazione: venerdì 13 maggio ore 18.45
Apertura: dal 14 maggio al 12 giugno, dal mercoledì alla domenica 16.00 - 20.00
Sala espositiva Paolo Costantini, terzo piano
Ingresso libero
Per info:
candiani@comune.venezia.it
info@mignon.it
Web:
www.centroculturalecandiani.it
www.mignon.it
Centro Culturale Candiani
Piazzale Candiani, 7 - 30174 Mestre (Ve)
Tel. 041.2386126 Fax. 041.2386112
13
maggio 2016
CrossRoads
Dal 13 maggio al 12 giugno 2016
fotografia
Location
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica 16.00 - 20.00
Vernissage
13 Maggio 2016, ore 18.45
Autore
Curatore