Lo spazio della Pescheria Nuova a Rovigo ospita l’architettura. Il 12 maggio alle ore 11.00 apre la mostra C+S IN PROGRESS dello studio veneziano di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini. L’evento è patrocinato dalla Triennale di Milano, dal Comune di Rovigo e dall’Ordine degli Architetti di Rovigo e organizzato da n_navarrini architetti nell’ambito dell’iniziativa “architetturacommestibile” che giunge ques’anno al quarto evento.

Cappai e Segantini, che insegnano progettazione all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, presentano dieci anni del loro lavoro di ricerca nel campo dell’architettura: progetti e realizzazioni. Più volte vincitori del Premio di architettura Città di Oderzo, della Medaglia d’Oro dell’Architettura italiana, nella sezione educazione, gli architetti sono impegnati nello sviluppo di grandi progetti di edilizia pubblica (scuole, residenze studentesche, la nuova cittadella della giustizia di Venezia) e per importanti società immobiliari private, con uno sguardo attento ai problemi di riqualificazione ambientale e progettazione sostenibile: sono gli autori del progetto architettonico di riqualificazione urbana e ambientale dell’isola di Sant’Erasmo a Venezia.

I loro lavori sono pubblicati nelle principali riviste di architettura internazionali.

L’architettura di Cappai e Segantini lavora con la materia, la luce e il colore. Lo spazio si svolge come un racconto, con continue suggestioni e strettissime relazioni con il contesto, che mettono comunque sempre al centro l’utente, sia esso il bambino che frequenta la scuola d’infanzia, il visitatore che arriva alla Torre Massimiliana o lo studente che abita nel nuovo complesso universitario di Novoli.

“Il progetto salda il nuovo, la contemporaneità alla memoria. Assorbe le trame del territorio ed è volto a ospitare l’uomo, a fargli abitare lo spazio racchiuso dal suo recinto, pur lasciandogli la possibilità di sperimentarne le potenzialità. Il progetto assorbe e metabolizza il paesaggio nel quale si inserisce riflettendone l’autenticità, i colori, gli odori, i rumori. Accoglie la storia e utilizza, reinterpretandole, le sue potenzialità evocative. La cura attenta delle parti concorre silenziosa a definire un’unità facendo del dettaglio una parte necessaria e non una decorazione.”

I progetti dello studio C+S sono attenti al tema della sostenibilità, sia alla scala dell’edificio, ma estendendo l’attenzione al territorio.

“La parola d’ordine, oggi, deve essere ‘risparmiare suolo’. Non è più possibile occupare le poche porzioni di territorio rimaste. E’ necessario ripensare uno sviluppo sostenibile del territorio in grado di concentrare servizi e infrastrutture per generare nuove relazioni di qualità tra edifici e spazi pubblici.”