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CULTURA EUROPEA: EQUILIBRIO (IN)STABILE. Noi siamo passato, presente e futuro
Riscoprire le proprie radici culturali è come specchiarsi nella propria identità.
L’essenza di ogni società è caratterizzata da valori culturali attraverso cui possiamo comprendere l’immagine che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda in un dato periodo storico.
Comunicato stampa
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“Le arti sono le foreste pluviali della società. Producono l’ossigeno della libertà e sono il primo sistema d’allarme a scattare quando la libertà è in pericolo.” June Wayne
Riscoprire le proprie radici culturali è come specchiarsi nella propria identità.
L’essenza di ogni società è caratterizzata da valori culturali attraverso cui possiamo comprendere l’immagine che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda in un dato periodo storico. Una cultura, pertanto, è ciò che unisce tra loro i soggetti che in essa si riconoscono e che contemporaneamente li distingue da tutti gli altri. La grave crisi (sanitaria, economica, politica) mondiale di questi ultimi anni, miticando l’efficacia della globalizzazione, ne dovrebbe averci fatto comprendere l’importanza.
Il processo di globalizzazione culturale a cui si tende, altro non è che l’unificazione su scala mondiale dei comportamenti e del pensiero che, cancellando le differenze e appiattendo le singole culture, rischia l’omologazione, il pericolo cioè di azzerare tradizioni, storia e radici di ciascun popolo per seguire un modello dominante.
Può l’individuo, il singolo, essendo espressione della totalità di cui fa parte, invertire la rotta per andare verso una globalizzazione della cultura che consista più nella organizzazione delle diversità che nell’uniformità? Esiste la possibilità di un nuovo processo di globalizzazione che miri a una interrelazione culturale valorizzando le differenze senza negarne le specificità e il linguaggio?
Sulla base del titolo e di queste altre riflessioni, 9 artisti sono stati invitati a raccontare, attraverso le loro opere, le motivazioni che scaturiscono per riaffermare la nostra cultura o per fotografarne lo stato attuale.
Opere di pittura, scultura, fotografia e piccole installazioni, ognuna realizzata con mezzi espressivi differenti e nello stile fortemente riconoscibile di ogni artista.
L’esposizione a cura di Adolfina de Stefani e Paola Caramel, inaugura sabato 4 marzo alle ore 18.00 presso la galleria Visioni Altre di Venezia, e resterà aperta fino a venerdì 31 marzo 2023.
Opere e artisti
Daniele Scanferlato realizza opere che simultaneamente parlano al cuore e alla mente dello spettatore. Grazie ad un contemporaneo linguaggio comunicativo, le sue opere sfidano il passato creando un ponte con il presente con ironia e provocazione.
Mirko Celegato è prima di tutto un grande osservatore della natura. Le sue opere sono intrise di delicati dettagli come le forme dei petali di un fiore, le nervature di una foglia o l’inclinazione di un ramo che, sostenute da un gesto geometrico producono un effetto mirabolante di grafica artistica coniugando Art Déco e Arte Concettuale, Futurismo e Optical Art.
Crio [Claudio Tiberi] con il progetto“Condizione sociale della vita combattuta”realizza un ciclo di opere che volge lo sguardo all’antropologia. Gli aspetti sociali, culturali ed economici sono peculiarità che contraddistinguono l’uomo rendendolo uguale e diverso dagli altri suoi simili, creando tessuti e gerarchie poco limpide seppur definite.
Mathieu Weemaels si dice che dipinga tele astratte in cui rappresenta elementi del mondo reale. Il vero soggetto delle sue opere è la contemplazione di cose semplici (come una tazza, un frutto lasciato sul tavolo…) esaltate dalla luce nostalgica degli interni delle nostre abitazioni dove regnano solitudine, calma e silenzio.
A rappresentare il mezzo fotografico è “Black Hands White” l’opera di Stefano Ceretti. Frame finale di un progetto che nasce dalla necessità di documentare un periodo di sofferenza, questa immagine raccoglie in se’ un caleidoscopio di sensazioni: dopo aver mostrano i pugni, essersi aggrappate o slanciate verso l’alto, le mani finalmente si “abbracciano” in un gesto che suggerisce riavvicinamento, sostegno, preghiera…o semplicemente accettazione di un nuovo se’.
Alberto Vignazia - Papibulldozer è presente con l’opera “La corona della regina”, la rappresentazione in chiave Street Art della più longeva regina di Inghilterra, un’icona figurativo-astratta che ha fatto la storia dei tempi. Anche questa, come tutte le sue opere, è un concentrato di temi che ambiscono all’eliminazione del superfluo, dello stereotipato, per un vivere più equilibrato e autentico.
Andrea Zuppa con la serie di ceramiche raku “Variazioni sulla sfera” mostra la ricerca attorno all’utopica forma tridimensionale per eccellenza, per gli antichi simbolo di perfezione. Nelle sue opere l’artista sembra allontanarsi volutamente dalla forma perfetta, come stesse a giocare per il puro piacere di ripetere la stessa procedura fino all’infinito. Consapevole che, se un giorno dovesse arrivarci, il gioco sarebbe finito e l’esperienza tristemente conclusa.
Virgilio Patarini fissa sulla tela una realtà immobile, stratificata da processi di sedimentazione che tuttavia si sono bloccati, come arresi. I suoi “Alberi di cemento” sono visioni di una natura che sembra provenire da un mondo passato, memorie di ciò che è stato e non potrà più essere.
Con i suoi piccoli agglomerati in legno, ferro e cemento, Mauro Pinotti si ispira ai paesaggi urbani, fragili e isolate metropoli tanto futuristiche quanto attuali per riflettere, come in uno specchio, una civiltà pericolosamente in declino.
Curriculum
Daniele Scanferlato, figlio di una pittrice, eredita l'amore per l'arte e sin da giovane coltiva la sua creatività scegliendo un percorso di studi che rispecchi i suoi ideali in un rapporto equilibrato con il mondo moderno, abbandona infatti la matita per dedicarsi al design multimediale e alle rappresentazioni digitali.
Ama l'arte perché “fra tutte le menzogne, è quella che mente meno”.
Mirko Celegato sono frutto di trent’anni di ricerca, di studio e di esperienza.
Si sente molto legato al Surrealismo e all’Astrattismo. Consegue il diploma di Accademia delle Belle Arti di Venezia, indirizzo grafica-artistica, coniugando l’Art Decou, l’arte concettuale, il Futurismo e l’Optical Art.
Claudio Tiberi in arte CRIO è un autodidatta che sceglie di compiere una ricerca verso il minimalismo concettuale. Nel 2005 si appassiona al mondo dei Graffiti e della Street Art, diventando nel 2008 un noto esponente nella sua città.
Alla continua ricerca di del proprio stile, svuota spray senza sosta sui muri di Roma, per poi, solo nel 2013, iniziare un percorso artistico volto alla tela oltre che al muro, decidendo così di lasciare un messaggio concreto e persistente nel tempo.
Mathieu Weemaels figlio d’arte, madre violinista e padre pittore, è un artista contemporaneo che trae ispirazione dai famosi pittori dell’astrattismo, come l'artista americano Mark Rothko. La singolarità del suo lavoro gli è valsa numerose mostre a Bruxelles e in Belgio, ma anche in Francia, Italia, Spagna e Danimarca. Oltre a questo, è
stato il destinatario di numerosi premi come il prestigioso premio della Royal Academy of Belgium.
Stefano Ceretti classe 1968, fotografo professionista dal 1992.
Nato come fotografo di cronaca e passato a fotografare il mondo dello sport, deve proprio a questo inizio la sua attitudine a cogliere prontamente l’essenza di ciò che deve documentare, caratteristica che l’ha portato ad affermarsi come autore di apprezzati reportage.
Spazia dalla moda allo sport, dallo still-life al ritratto, dal reportage alla street photography aggiungendo ad ogni immagine quel segno distintivo che nasce dalla sua profonda sensibilità. Mostre, pubblicazioni e serate di presentazione dei suoi lavori sono state realizzate a Berlino, Londra, New York e Tokyo, oltre che in molte città italiane.
Alberto Vignazia il cui alter-ego è Papibulldozer, è uno street artist. Tutta la sua essenza è volta a rappresentare i paradossi contemporanei, individuali e collettivi.
Frequentato (ma per una presa di posizione contro l’autorità costituita non laureato) il
D.A.M.S di Torino, Alberto cerca la “sua strada” orientando lo sguardo ai margini della società, verso tutto ciò che non appare ma è ricco di sostanza e significato, verso ciò che è scomodo o si evita di guardare.
Papibulldozer sostiene che la vera Street Art stia morendo e proprio per questo sia necessario invadere qualsiasi media con il cinismo che lo contraddistingue. Oggi infatti Papibulldozer è multimediale: egli si manifesta disegnato, illustrato, filmato, fotografato, fotovoltaico, costruito, riciclato, installato.
Andrea Zuppa si laurea in Architettura allo IUAV di VENEZIA. Da sempre è interessato al disegno, alla grafica e in particolare alla pittura ad acquerello e con tecniche miste. Durante gli studi universitari frequenta corsi di disegno e pittura.
Nel 2007 conosce Yuliana Manoleva che lo introduce nei suoi corsi ad un nuovo modo di considerare ed usare l’acquerello. Continua tutt’ora la sua formazione frequentando corsi e workshop in Italia e all’estero.
Partecipa ad estemporanee e mostre collettive in particolare con la Galleria Città di Padova. Ha curato le illustrazioni e la grafica di copertina di varie pubblicazioni.
I suoi soggetti spaziano dal figurativo all’astratto ma con una continua e costante ricerca di una nuova espressività che lo caratterizzi.
Virgilio Patarini autore eclettico - artista, scrittore, critico e curatore di mostre d'arte contemporanea, ma anche regista teatrale e di cortometraggi - è un concentrato di forze da cui scaturisce la sua frenesia creativa.
L'approccio con la tela è istintivo, l'ispirazione primordiale ma cominciato il dialogo con la psiche (prima) e con l'intelletto (poi), avviene la metamorfosi. L'idea iniziale subisce numerose trasformazioni, i materiali vengono plasmati affinché l'analisi interiore si possa sviluppare in fase di esecuzione e continuare a evolversi fino all'estasi-termine dell'opera. La visione artistica di Patarini è assai ampia, il connubio tra figurazione e astrazione evidente; dalle stratificazioni di materiali grezzi -come il cemento- posati a delineare scenari astratti, si affacciano delicati elementi figurativi a rappresentare l'elemento umano/urbano che l'artista non può evitare di tenere in considerazione. Non è
accomodante il lavoro di Patarini ma essendo ciascuna delle sue opere intrisa della sua stessa energia di vita, seppur velata o sofferta, la volontà umana del cambiamento spinge per emergere e insinuarsi tra le morbide linee dei paesaggi, regalate dal gesto generoso e accogliente dell'artista.
Mauro Pinotti nasce come fotografo e come tale, viene riconosciuto molto presto, grazie a una spiccata sensibilità ai temi sociali. Distaccatosi dal reportage vero e proprio degli inizi, i suoi progetti acquisiscono mano a mano forme narrative sempre più’ elaborate, senza tralasciare mai la messa a fuoco su problematiche e denunce. In una nuova fase della sua maturità artistica comincia a “usare l’arte” a suo piacimento, utilizzando strumenti e tecniche differenti suggeriti dal suo sentire. Poliedrico e razionale esprime questa sua forza di pensiero attraverso la fotografia, la video istallazione e la scultura.
VISIONI ALTRE associazione senza scopo di lucro che si pone come obiettivo la ricerca e la conseguente valorizzazione di posizioni innovative riguardanti l’arte visiva, con l’intento di favorire la ricerca artistica, supportare l’attività creativa, incoraggiare lo sviluppo di idee e opere slegate da condizionamenti di mercato
e proporle al pubblico attraverso mostre e pubblicazioni.
GART [galleria delle arti] è un’associazione culturale composita che unisce appassionati e professionisti dai diversi background e con competenze specifiche nel mondo delle arti e della progettazione culturale. Fornisce servizi tailor-made ad artisti, operatori culturali, aziende e istituzioni con sede in Italia e all'estero. Concepisce, organizza e promuove progetti multidisciplinari in contesti
non-convenzionali e con strumenti innovativi con uno sguardo rivolto al sociale, ai territori di riferimento e ai fenomeni contemporanei.
Art On Gallery è una piattaforma di marketing digitale per artisti, designer e artigiani che intendono promuovere e commercializzare con successo il proprio lavoro. La direzione artistica è a cura di G’art [galleria delle arti].
infovisionialtre@gmail.com | adolfinadestefani@gmail.com | + 39 349 8682155
gartvenice@gmail.com | paolacaramelmail@gmail.com | + 39 339 664 2086
www.visionialtre.com www.gartvenice.com www.art-ongallery.com Galleria Visioni Altre | Campo del Ghetto Novo 2918 - 30121 VENEZIA (IT)
Riscoprire le proprie radici culturali è come specchiarsi nella propria identità.
L’essenza di ogni società è caratterizzata da valori culturali attraverso cui possiamo comprendere l’immagine che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda in un dato periodo storico. Una cultura, pertanto, è ciò che unisce tra loro i soggetti che in essa si riconoscono e che contemporaneamente li distingue da tutti gli altri. La grave crisi (sanitaria, economica, politica) mondiale di questi ultimi anni, miticando l’efficacia della globalizzazione, ne dovrebbe averci fatto comprendere l’importanza.
Il processo di globalizzazione culturale a cui si tende, altro non è che l’unificazione su scala mondiale dei comportamenti e del pensiero che, cancellando le differenze e appiattendo le singole culture, rischia l’omologazione, il pericolo cioè di azzerare tradizioni, storia e radici di ciascun popolo per seguire un modello dominante.
Può l’individuo, il singolo, essendo espressione della totalità di cui fa parte, invertire la rotta per andare verso una globalizzazione della cultura che consista più nella organizzazione delle diversità che nell’uniformità? Esiste la possibilità di un nuovo processo di globalizzazione che miri a una interrelazione culturale valorizzando le differenze senza negarne le specificità e il linguaggio?
Sulla base del titolo e di queste altre riflessioni, 9 artisti sono stati invitati a raccontare, attraverso le loro opere, le motivazioni che scaturiscono per riaffermare la nostra cultura o per fotografarne lo stato attuale.
Opere di pittura, scultura, fotografia e piccole installazioni, ognuna realizzata con mezzi espressivi differenti e nello stile fortemente riconoscibile di ogni artista.
L’esposizione a cura di Adolfina de Stefani e Paola Caramel, inaugura sabato 4 marzo alle ore 18.00 presso la galleria Visioni Altre di Venezia, e resterà aperta fino a venerdì 31 marzo 2023.
Opere e artisti
Daniele Scanferlato realizza opere che simultaneamente parlano al cuore e alla mente dello spettatore. Grazie ad un contemporaneo linguaggio comunicativo, le sue opere sfidano il passato creando un ponte con il presente con ironia e provocazione.
Mirko Celegato è prima di tutto un grande osservatore della natura. Le sue opere sono intrise di delicati dettagli come le forme dei petali di un fiore, le nervature di una foglia o l’inclinazione di un ramo che, sostenute da un gesto geometrico producono un effetto mirabolante di grafica artistica coniugando Art Déco e Arte Concettuale, Futurismo e Optical Art.
Crio [Claudio Tiberi] con il progetto“Condizione sociale della vita combattuta”realizza un ciclo di opere che volge lo sguardo all’antropologia. Gli aspetti sociali, culturali ed economici sono peculiarità che contraddistinguono l’uomo rendendolo uguale e diverso dagli altri suoi simili, creando tessuti e gerarchie poco limpide seppur definite.
Mathieu Weemaels si dice che dipinga tele astratte in cui rappresenta elementi del mondo reale. Il vero soggetto delle sue opere è la contemplazione di cose semplici (come una tazza, un frutto lasciato sul tavolo…) esaltate dalla luce nostalgica degli interni delle nostre abitazioni dove regnano solitudine, calma e silenzio.
A rappresentare il mezzo fotografico è “Black Hands White” l’opera di Stefano Ceretti. Frame finale di un progetto che nasce dalla necessità di documentare un periodo di sofferenza, questa immagine raccoglie in se’ un caleidoscopio di sensazioni: dopo aver mostrano i pugni, essersi aggrappate o slanciate verso l’alto, le mani finalmente si “abbracciano” in un gesto che suggerisce riavvicinamento, sostegno, preghiera…o semplicemente accettazione di un nuovo se’.
Alberto Vignazia - Papibulldozer è presente con l’opera “La corona della regina”, la rappresentazione in chiave Street Art della più longeva regina di Inghilterra, un’icona figurativo-astratta che ha fatto la storia dei tempi. Anche questa, come tutte le sue opere, è un concentrato di temi che ambiscono all’eliminazione del superfluo, dello stereotipato, per un vivere più equilibrato e autentico.
Andrea Zuppa con la serie di ceramiche raku “Variazioni sulla sfera” mostra la ricerca attorno all’utopica forma tridimensionale per eccellenza, per gli antichi simbolo di perfezione. Nelle sue opere l’artista sembra allontanarsi volutamente dalla forma perfetta, come stesse a giocare per il puro piacere di ripetere la stessa procedura fino all’infinito. Consapevole che, se un giorno dovesse arrivarci, il gioco sarebbe finito e l’esperienza tristemente conclusa.
Virgilio Patarini fissa sulla tela una realtà immobile, stratificata da processi di sedimentazione che tuttavia si sono bloccati, come arresi. I suoi “Alberi di cemento” sono visioni di una natura che sembra provenire da un mondo passato, memorie di ciò che è stato e non potrà più essere.
Con i suoi piccoli agglomerati in legno, ferro e cemento, Mauro Pinotti si ispira ai paesaggi urbani, fragili e isolate metropoli tanto futuristiche quanto attuali per riflettere, come in uno specchio, una civiltà pericolosamente in declino.
Curriculum
Daniele Scanferlato, figlio di una pittrice, eredita l'amore per l'arte e sin da giovane coltiva la sua creatività scegliendo un percorso di studi che rispecchi i suoi ideali in un rapporto equilibrato con il mondo moderno, abbandona infatti la matita per dedicarsi al design multimediale e alle rappresentazioni digitali.
Ama l'arte perché “fra tutte le menzogne, è quella che mente meno”.
Mirko Celegato sono frutto di trent’anni di ricerca, di studio e di esperienza.
Si sente molto legato al Surrealismo e all’Astrattismo. Consegue il diploma di Accademia delle Belle Arti di Venezia, indirizzo grafica-artistica, coniugando l’Art Decou, l’arte concettuale, il Futurismo e l’Optical Art.
Claudio Tiberi in arte CRIO è un autodidatta che sceglie di compiere una ricerca verso il minimalismo concettuale. Nel 2005 si appassiona al mondo dei Graffiti e della Street Art, diventando nel 2008 un noto esponente nella sua città.
Alla continua ricerca di del proprio stile, svuota spray senza sosta sui muri di Roma, per poi, solo nel 2013, iniziare un percorso artistico volto alla tela oltre che al muro, decidendo così di lasciare un messaggio concreto e persistente nel tempo.
Mathieu Weemaels figlio d’arte, madre violinista e padre pittore, è un artista contemporaneo che trae ispirazione dai famosi pittori dell’astrattismo, come l'artista americano Mark Rothko. La singolarità del suo lavoro gli è valsa numerose mostre a Bruxelles e in Belgio, ma anche in Francia, Italia, Spagna e Danimarca. Oltre a questo, è
stato il destinatario di numerosi premi come il prestigioso premio della Royal Academy of Belgium.
Stefano Ceretti classe 1968, fotografo professionista dal 1992.
Nato come fotografo di cronaca e passato a fotografare il mondo dello sport, deve proprio a questo inizio la sua attitudine a cogliere prontamente l’essenza di ciò che deve documentare, caratteristica che l’ha portato ad affermarsi come autore di apprezzati reportage.
Spazia dalla moda allo sport, dallo still-life al ritratto, dal reportage alla street photography aggiungendo ad ogni immagine quel segno distintivo che nasce dalla sua profonda sensibilità. Mostre, pubblicazioni e serate di presentazione dei suoi lavori sono state realizzate a Berlino, Londra, New York e Tokyo, oltre che in molte città italiane.
Alberto Vignazia il cui alter-ego è Papibulldozer, è uno street artist. Tutta la sua essenza è volta a rappresentare i paradossi contemporanei, individuali e collettivi.
Frequentato (ma per una presa di posizione contro l’autorità costituita non laureato) il
D.A.M.S di Torino, Alberto cerca la “sua strada” orientando lo sguardo ai margini della società, verso tutto ciò che non appare ma è ricco di sostanza e significato, verso ciò che è scomodo o si evita di guardare.
Papibulldozer sostiene che la vera Street Art stia morendo e proprio per questo sia necessario invadere qualsiasi media con il cinismo che lo contraddistingue. Oggi infatti Papibulldozer è multimediale: egli si manifesta disegnato, illustrato, filmato, fotografato, fotovoltaico, costruito, riciclato, installato.
Andrea Zuppa si laurea in Architettura allo IUAV di VENEZIA. Da sempre è interessato al disegno, alla grafica e in particolare alla pittura ad acquerello e con tecniche miste. Durante gli studi universitari frequenta corsi di disegno e pittura.
Nel 2007 conosce Yuliana Manoleva che lo introduce nei suoi corsi ad un nuovo modo di considerare ed usare l’acquerello. Continua tutt’ora la sua formazione frequentando corsi e workshop in Italia e all’estero.
Partecipa ad estemporanee e mostre collettive in particolare con la Galleria Città di Padova. Ha curato le illustrazioni e la grafica di copertina di varie pubblicazioni.
I suoi soggetti spaziano dal figurativo all’astratto ma con una continua e costante ricerca di una nuova espressività che lo caratterizzi.
Virgilio Patarini autore eclettico - artista, scrittore, critico e curatore di mostre d'arte contemporanea, ma anche regista teatrale e di cortometraggi - è un concentrato di forze da cui scaturisce la sua frenesia creativa.
L'approccio con la tela è istintivo, l'ispirazione primordiale ma cominciato il dialogo con la psiche (prima) e con l'intelletto (poi), avviene la metamorfosi. L'idea iniziale subisce numerose trasformazioni, i materiali vengono plasmati affinché l'analisi interiore si possa sviluppare in fase di esecuzione e continuare a evolversi fino all'estasi-termine dell'opera. La visione artistica di Patarini è assai ampia, il connubio tra figurazione e astrazione evidente; dalle stratificazioni di materiali grezzi -come il cemento- posati a delineare scenari astratti, si affacciano delicati elementi figurativi a rappresentare l'elemento umano/urbano che l'artista non può evitare di tenere in considerazione. Non è
accomodante il lavoro di Patarini ma essendo ciascuna delle sue opere intrisa della sua stessa energia di vita, seppur velata o sofferta, la volontà umana del cambiamento spinge per emergere e insinuarsi tra le morbide linee dei paesaggi, regalate dal gesto generoso e accogliente dell'artista.
Mauro Pinotti nasce come fotografo e come tale, viene riconosciuto molto presto, grazie a una spiccata sensibilità ai temi sociali. Distaccatosi dal reportage vero e proprio degli inizi, i suoi progetti acquisiscono mano a mano forme narrative sempre più’ elaborate, senza tralasciare mai la messa a fuoco su problematiche e denunce. In una nuova fase della sua maturità artistica comincia a “usare l’arte” a suo piacimento, utilizzando strumenti e tecniche differenti suggeriti dal suo sentire. Poliedrico e razionale esprime questa sua forza di pensiero attraverso la fotografia, la video istallazione e la scultura.
VISIONI ALTRE associazione senza scopo di lucro che si pone come obiettivo la ricerca e la conseguente valorizzazione di posizioni innovative riguardanti l’arte visiva, con l’intento di favorire la ricerca artistica, supportare l’attività creativa, incoraggiare lo sviluppo di idee e opere slegate da condizionamenti di mercato
e proporle al pubblico attraverso mostre e pubblicazioni.
GART [galleria delle arti] è un’associazione culturale composita che unisce appassionati e professionisti dai diversi background e con competenze specifiche nel mondo delle arti e della progettazione culturale. Fornisce servizi tailor-made ad artisti, operatori culturali, aziende e istituzioni con sede in Italia e all'estero. Concepisce, organizza e promuove progetti multidisciplinari in contesti
non-convenzionali e con strumenti innovativi con uno sguardo rivolto al sociale, ai territori di riferimento e ai fenomeni contemporanei.
Art On Gallery è una piattaforma di marketing digitale per artisti, designer e artigiani che intendono promuovere e commercializzare con successo il proprio lavoro. La direzione artistica è a cura di G’art [galleria delle arti].
infovisionialtre@gmail.com | adolfinadestefani@gmail.com | + 39 349 8682155
gartvenice@gmail.com | paolacaramelmail@gmail.com | + 39 339 664 2086
www.visionialtre.com www.gartvenice.com www.art-ongallery.com Galleria Visioni Altre | Campo del Ghetto Novo 2918 - 30121 VENEZIA (IT)
04
marzo 2023
CULTURA EUROPEA: EQUILIBRIO (IN)STABILE. Noi siamo passato, presente e futuro
Dal 04 al 31 marzo 2023
arte contemporanea
Location
VISIONI ALTRE
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 11 - 19
Vernissage
4 Marzo 2023, ore 18.00 - 20.00
Sito web
Editore
VISIONI ALTRE
Ufficio stampa
VISIONI ALTRE
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico