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Curve Pericolose
Un segnale di pericolo invita il visitatore a fare attenzione, a rallentare, perché ci si sta inoltrando in un terreno pericoloso, sdrucciolevole, un percorso ad ostacoli
Comunicato stampa
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Un segnale di pericolo invita il visitatore a fare attenzione, a rallentare, perché ci si sta inoltrando in un terreno pericoloso, sdrucciolevole, un percorso ad ostacoli. Il corpo femminile è l'unico e solo protagonista della mostra, curata da Maurizio Sciaccaluga, nelle varie declinazioni in cui l'immaginario – soprattutto maschile – lo colloca. Si parte da un assunto indiscutibile, talmente ovvio da essere quasi scontato: le curve delle donne sono opere d'arte, lo sono state e continuano ad esserlo. Hanno ispirato artisti, poeti, cantautori, registi, fumettisti, pubblicitari, e chi più ne ha più ne metta. A partire dalla celebre Olympia di Manet, quando per la prima volta nella storia dell'arte una donna venne ritratta in una posizione veramente trasgressiva, sfrontata, il pericolo iniziò ad insinuarsi nella rappresentazione del corpo femminile, e la provocazione e l'erotismo evidente e arrogante cominciarono a farla da padroni.
Tutti gli artisti invitati a partecipare a Curve Pericolose – chi in modo più chi meno esplicito, chi in maniera più provocante chi meno, tutti sempre lontani dalla volgarità – hanno subito il fascino femminile, ne hanno compreso e apprezzato la bellezza mai riconducibile – qui – a un unico canone estetico, ma espressione di molteplici punti di vista, dal sogno all'ossessione, dalla quotidianità al mito, dalla normalità alla trasgressione. Il confine con la pornografia, contrariamente a quanto si pensi, resta in arte un limite quasi invalicabile, che qui non si è mai voluto oltrepassare. La bellezza, anche nella sua pericolosità, non è mai sguaiata, come non lo è mai la nudità, anche se non rispetta quei canoni anoressici e diafani che la pubblicità e la moda oggi cercano di imporre. Il corpo può essere stato volgarizzato dall'eccessiva esposizione, dalla sua riduzione a oggetto di consumo, che non conquista più, ma diventa quasi sottinteso. Qui l'osservatore può ancora essere sedotto, ovvero "portato a sé" da donne, corpi, curve, che vogliono celebrare la bellezza, stimolare la curiosità dell'uomo, amico o amante, compagno o rivale.
Una netta superiorità maschile fa risaltare le poche artiste in mostra, donne tra donne, le cui opere rivelano un'osservazione forse più attenta, critica, ma non meno seducente. Quattro sezioni raccontano altrettanti modi di vedere e raccontare la donna: Bad girls, la donna effettivamente pericolosa, dominatrice o dominata, ma sempre in grado di condurre il gioco; Girls next door, la donna della porta accanto, la vicina che non ti aspetti, la tigre nascosta dietro gli occhi da cerbiatta, ma anche la moglie, la sorella, la mamma; Icons, i miti di tutti i tempi; Dreams (… and nightmares), la donna immaginata, sognata, desiderata e mai raggiunta, ma anche l'incubo. Distinzioni forse arbitrarie, ma specchio di fantasie, paure, e grandissime emozioni.
Maurizio Sciaccaluga
Tutti gli artisti invitati a partecipare a Curve Pericolose – chi in modo più chi meno esplicito, chi in maniera più provocante chi meno, tutti sempre lontani dalla volgarità – hanno subito il fascino femminile, ne hanno compreso e apprezzato la bellezza mai riconducibile – qui – a un unico canone estetico, ma espressione di molteplici punti di vista, dal sogno all'ossessione, dalla quotidianità al mito, dalla normalità alla trasgressione. Il confine con la pornografia, contrariamente a quanto si pensi, resta in arte un limite quasi invalicabile, che qui non si è mai voluto oltrepassare. La bellezza, anche nella sua pericolosità, non è mai sguaiata, come non lo è mai la nudità, anche se non rispetta quei canoni anoressici e diafani che la pubblicità e la moda oggi cercano di imporre. Il corpo può essere stato volgarizzato dall'eccessiva esposizione, dalla sua riduzione a oggetto di consumo, che non conquista più, ma diventa quasi sottinteso. Qui l'osservatore può ancora essere sedotto, ovvero "portato a sé" da donne, corpi, curve, che vogliono celebrare la bellezza, stimolare la curiosità dell'uomo, amico o amante, compagno o rivale.
Una netta superiorità maschile fa risaltare le poche artiste in mostra, donne tra donne, le cui opere rivelano un'osservazione forse più attenta, critica, ma non meno seducente. Quattro sezioni raccontano altrettanti modi di vedere e raccontare la donna: Bad girls, la donna effettivamente pericolosa, dominatrice o dominata, ma sempre in grado di condurre il gioco; Girls next door, la donna della porta accanto, la vicina che non ti aspetti, la tigre nascosta dietro gli occhi da cerbiatta, ma anche la moglie, la sorella, la mamma; Icons, i miti di tutti i tempi; Dreams (… and nightmares), la donna immaginata, sognata, desiderata e mai raggiunta, ma anche l'incubo. Distinzioni forse arbitrarie, ma specchio di fantasie, paure, e grandissime emozioni.
Maurizio Sciaccaluga
29
maggio 2007
Curve Pericolose
Dal 29 maggio al 07 giugno 2007
arte contemporanea
Location
EX CASELLI DAZIARI DI PORTA VENEZIA – CASA DEL PANE
Milano, Piazza Guglielmo Oberdan, 4, (Milano)
Milano, Piazza Guglielmo Oberdan, 4, (Milano)
Vernissage
29 Maggio 2007, ore 18.30
Editore
CHRISTIAN MARETTI
Ufficio stampa
ANTONELLA ASNAGHI & ASSOCIATI
Autore
Curatore