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Cycle Breakers
Atti performativi, disegni materici e installazioni scultoree mobilitano un dialogo ibrido di tesi, antitesi e sintesi intorno al concetto universale di ciclicità. La forma primaria dell’anti-linearità. In mostra tre artisti, Camilla De Siati, Kenny Alexander Laurence e Marco Resta.
Comunicato stampa
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CYCLE BREAKERS ONE-SHOT EXHIBITION
16 Dicembre 2022 - H 19:00
Fondo Luogo - Via Privata Val Caffaro, 1
Milano (IT)
CYCLE BREAKERS è rivolta, è un grido silenzioso, è un’interruzione. CYCLE BREAKERS è necessità di autonomia, è volontà di occupare uno spazio per divulgare, per espandere, per condividere.
CYCLE BREAKERS è un invito, un incitamento a speculare sulle possibilità di esistere generate da uno sguardo che esamina, che districa e non occulta.
Il cerchio, nel suo essere la visualizzazione grafica della ciclicità, diviene simbolo universale. La forma primaria dell’anti-linearità. Cerchi troppo stretti, altri troppo ampi, sezionati e ricomposti, altri ancora rotti. È in questa qualità plastica del disegno e dell’azione che si costruisce una singola serata d’esposizione. Si indaga tra antico, presente e postumano, la ciclicità dell’esperienza in relazione ai cicli del corpo, dell’ambiente spaziale, della storia e delle interazioni tra essi.
Atti performativi, disegni materici e installazioni scultoree mobilitano un dialogo ibrido di tesi, antitesi e sintesi. Intersezione, ribaltamento e ripetizione.
Slug presenta CYCLE BREAKERS. In mostra tre artisti, Camilla De Siati, Kenny Alexander Laurence e Marco Resta.
MUTUAL CORE, performance di Camilla De Siati. Architetture di corpi e moduli di sostegno anarchico si scompongono e ricompongono, per costruire un corpo nuovo, che brucia in una nuova forma. Corpi di donna capovolti in archi costanti: un’inversione per stravolgere l’organizzazione degli organi. Il cerchio è spezzato e gli archi si completano in nuovi archi. Trasmissioni di echi animali interrompono la continuità del corpo umano. I corpi si abbandonano alla danza delle piccole morti, brevi rinascite. Un inno ad una nuova genesi.
UNFORESEEN GEOMETRIES OF EXISTENCE, installazione di Kenny Alexander Laurence. L’esperienza del non-bianco, globalmente disturbata dai residui degli schemi coloniali che si ripresentano incessantemente nella storia. Nel contemporaneo le retoriche coloniali appaiono più sottili, mirate e complesse con la tendenza ad invisibilizzarsi per poter agire sotto lo sguardo vigilante della consapevolezza comune. Unforeseen Geometries of Existence nasce dalla necessità di disvelare questi schemi e confrontarli col passato. Un sistema di simboli che interseziona la lingua e l’immagine, il legame tra la rappresentazione identitaria autonoma ed un raccoglimento alla collettività. Frattali soggettivanti.
DO YOU LOVE ME? DO YOU FEAR ME?, performance di Marco Resta. Un monologo deviato ed interrotto, un loop di movimento, una circolarità che occupa spazio. Successione di gesti, movimenti e pose plasmate a partire dall’interazione straniata con il corpo metallico. L’oggetto erotico viene decostruito come il movimento che ci si relaziona. Il legame tra linguaggio e movimento è disincronico e ad essere esposto è l’horror individuale, quell’inferno personale e sociale che ci divora in silenzio. Una performance che potrebbe attuarsi in eterno in un infinita ciclicità, che contiene in sé le molteplici possibilità di interruzione; potrebbe sfocarsi piano nel dissolversi quieto oppure annientarsi in un’apocalisse di fuoco e catastrofe.
SLUG - IG: @slug_area
Slug è un’impresa collettiva. Il nome di slug si riferisce allo spazio al di fuori delle aree di stampa e di taglio di una pagina. Slug si impegna a deostruire l’idea di margine per promuovere contaminazioni. Mira ad offrire uno spazio fisico e virtuale in cui artisti selezionati possano unire le loro esperienze specifiche per generare, creare ed esporre opere al di là dei confini nazionali. Per Slug è centrale il senso di comunità in quanto collettivo di giovani artisti.
slugareainfo@gmail.com
16 Dicembre 2022 - H 19:00
Fondo Luogo - Via Privata Val Caffaro, 1
Milano (IT)
CYCLE BREAKERS è rivolta, è un grido silenzioso, è un’interruzione. CYCLE BREAKERS è necessità di autonomia, è volontà di occupare uno spazio per divulgare, per espandere, per condividere.
CYCLE BREAKERS è un invito, un incitamento a speculare sulle possibilità di esistere generate da uno sguardo che esamina, che districa e non occulta.
Il cerchio, nel suo essere la visualizzazione grafica della ciclicità, diviene simbolo universale. La forma primaria dell’anti-linearità. Cerchi troppo stretti, altri troppo ampi, sezionati e ricomposti, altri ancora rotti. È in questa qualità plastica del disegno e dell’azione che si costruisce una singola serata d’esposizione. Si indaga tra antico, presente e postumano, la ciclicità dell’esperienza in relazione ai cicli del corpo, dell’ambiente spaziale, della storia e delle interazioni tra essi.
Atti performativi, disegni materici e installazioni scultoree mobilitano un dialogo ibrido di tesi, antitesi e sintesi. Intersezione, ribaltamento e ripetizione.
Slug presenta CYCLE BREAKERS. In mostra tre artisti, Camilla De Siati, Kenny Alexander Laurence e Marco Resta.
MUTUAL CORE, performance di Camilla De Siati. Architetture di corpi e moduli di sostegno anarchico si scompongono e ricompongono, per costruire un corpo nuovo, che brucia in una nuova forma. Corpi di donna capovolti in archi costanti: un’inversione per stravolgere l’organizzazione degli organi. Il cerchio è spezzato e gli archi si completano in nuovi archi. Trasmissioni di echi animali interrompono la continuità del corpo umano. I corpi si abbandonano alla danza delle piccole morti, brevi rinascite. Un inno ad una nuova genesi.
UNFORESEEN GEOMETRIES OF EXISTENCE, installazione di Kenny Alexander Laurence. L’esperienza del non-bianco, globalmente disturbata dai residui degli schemi coloniali che si ripresentano incessantemente nella storia. Nel contemporaneo le retoriche coloniali appaiono più sottili, mirate e complesse con la tendenza ad invisibilizzarsi per poter agire sotto lo sguardo vigilante della consapevolezza comune. Unforeseen Geometries of Existence nasce dalla necessità di disvelare questi schemi e confrontarli col passato. Un sistema di simboli che interseziona la lingua e l’immagine, il legame tra la rappresentazione identitaria autonoma ed un raccoglimento alla collettività. Frattali soggettivanti.
DO YOU LOVE ME? DO YOU FEAR ME?, performance di Marco Resta. Un monologo deviato ed interrotto, un loop di movimento, una circolarità che occupa spazio. Successione di gesti, movimenti e pose plasmate a partire dall’interazione straniata con il corpo metallico. L’oggetto erotico viene decostruito come il movimento che ci si relaziona. Il legame tra linguaggio e movimento è disincronico e ad essere esposto è l’horror individuale, quell’inferno personale e sociale che ci divora in silenzio. Una performance che potrebbe attuarsi in eterno in un infinita ciclicità, che contiene in sé le molteplici possibilità di interruzione; potrebbe sfocarsi piano nel dissolversi quieto oppure annientarsi in un’apocalisse di fuoco e catastrofe.
SLUG - IG: @slug_area
Slug è un’impresa collettiva. Il nome di slug si riferisce allo spazio al di fuori delle aree di stampa e di taglio di una pagina. Slug si impegna a deostruire l’idea di margine per promuovere contaminazioni. Mira ad offrire uno spazio fisico e virtuale in cui artisti selezionati possano unire le loro esperienze specifiche per generare, creare ed esporre opere al di là dei confini nazionali. Per Slug è centrale il senso di comunità in quanto collettivo di giovani artisti.
slugareainfo@gmail.com
16
dicembre 2022
Cycle Breakers
16 dicembre 2022
arte contemporanea
arti performative
arti performative
Location
Fondo Luogo
Milano, Via Privata Val Caffaro, 1, (MI)
Milano, Via Privata Val Caffaro, 1, (MI)
Orario di apertura
19-23
Vernissage
16 Dicembre 2022, 19-23
Sito web
Autore