BILL VIOLA
And all that could have been

Venerdì 19 novembre ha inizio la seconda sessione del Laboratorio audiovisivo ''+d'1''. Ad inaugurare la nuova sessione, come prima parte di approfondimento, verrà preso in esame, anche attraverso una propedeutica di base, la figura più rappresentativa del panorama video-artistico contemporaneo: Bill Viola.
La prima di una serie di serate dedicate all'artista statunitense vedrà la presentazione, ''rare material'', della collaborazione alla scenografia video, per il tour ''The fragility V2.0'' della band musicale NineInchNails. Nell'estratto della documentazione che verrà visionata verranno distinti i singoli procedimenti di post produzione effettuata con il software per nle (non-linear-editing), su architettura scalabile, FinalCut.
Verranno inoltre visionate alcune documentazioni fotografiche di vari installazioni oltre a una blanda propedutica tecnica che si completerà successivamente con una panoramica audiovisiva, qui compresa anche l'analisi dettagliata del ralenti come ''meccanismo creativo''.

And all that could have been - Trent Reznor (NineInchNails) ha commissionato all'artista Bill Viola la ''creazione'' di circa 15 minuti originali di una video composizione, che accompagna, come scenografia su tre macro-schermi, la band nei 3 brani centrali della performance.

A seguire:
Ancient of days - Il video è il fruto di alcuni video-esperimenti che l'artista ha avuto modo di effetturae mentre era ospite alla Sony Corporation in Giappone. Il video brevemente, esprime il senso della metafora del tempo. Il momento della visione, il momento della registrazione.
L'immagine fotografica si modifica fino ad essere la scenografia di un macro schermo nelle strade di Tokyo.

L'artista statunitense Bill Viola (New York, 1951) è una delle figure più importanti della Video Art contemporanea. E' considerato un pioniere di questa forma espressiva, insieme a Nam June Paik e a Gary Hill, nella quale si è semptre espresso con coerenza e sobrietà, senza mai cadere in eccessivi effetti spettacolari e cercando un riferimento con l'arte tradizionale, con la quale ha mantenuto un fruttuoso e profondo dialogo. Nel 1995 ha rappresentato gli Stati Uniti alla 46° Biennale di Venezia e tra il 1997 e il 2000 la sua opera venne presentata in una mostra itinerante che viaggiò a lungo attraverso gli Stati Uniti e l'Europa.
Fonte: www.museodellafotografia.it

approfondimenti: http://www.billviola.com

+d'1 è una delle attività avviate negli spazi rinnovati di Villa Franchin, in particolare nel settore audiovisivo, con progetti di produzione e servizi di post-produzione interamente rivolti a giovani videomakers e studenti. Attualmente numerosi sono i gruppi di ragazzi e ragazze che si stanno incontrando in Villa, progettando nuove iniziative nel campo dei video e cortometraggi. Villa Franchin vuole esser un vero e proprio laboratorio di nuove produzioni, un punto di incontro metropolitano per le giovani generazioni.

Un work in progress aperto e gratuito gestito da Interno3 / Laboratorio.