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D3CAM3R0N3: The other way, around
Torna a Palazzo Lucarini la mostra che testimonia i risultati della residenza artistica di Casa Francesconi. Progetto innovativo di Francesca Cornacchini
Comunicato stampa
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Sabato 23 marzo alle 16:30 inaugurerà a Palazzo Lucarini Contemporary (Trevi) The other way, around, mostra collettiva a cura di Giulia Gaibisso, che riunisce i lavori degli artisti e delle artiste invitati/e alla seconda edizione di D3cam3r0n3, progetto di residenza artistica ideato e coordinato da Francesca Cornacchini nella cornice di Casa Francesconi, storica villa situata tra i comuni di Trevi e Foligno e già cenacolo culturale dell’Umbria ottocentesca.
Come suggerito dal titolo, mutuato dalla celebre opera letteraria di Giovanni Boccaccio, la residenza intende emanciparsi dall’obbligo di produzione per votarsi all’ozio e alla contemplazione armoniosa della Natura, supportando ideali e modelli di esistenza fondati sulla condivisione di spazio, tempo e saperi. Presupposti analoghi ispirano anche The other way, around, una mostra intesa non tanto come restituzione dell’esperienza, quanto come riflessione intorno alle questioni e alle tematiche che l’hanno animata. Il titolo ripropone in maniera quasi letterale una formula inglese utilizzata per esprimere una situazione contraria o antitetica a quella corrente, una “opposizione” che i partecipanti hanno deciso di esercitare rifuggendo il presenzialismo, abitando una temporalità improduttiva e cir-colare, scandita da necessità fisiologiche e creative, non lavorative.
Rispetto alla sua usuale grafia la frase ha subito un’unica variazione, vale a dire l’introduzione di una virgola che obbliga alla pausa e che, isolando l’ultimo termine, contribuisce alla moltiplicazione dei suoi significati. Disgiunto dal resto della locuzione, l’avverbio riafferma in effetti l’assenza di linearità e la reiterazione di gesti e pratiche, ma evoca al contempo una generale disposizione alla deriva, speri-mentata dai partecipanti tanto nell’esplorazione del luogo quanto nel fluire dei propri pensieri. Ricor-rendo a tecniche e linguaggi quali il loop, la serialità e la ripetizione, i lavori presentati a Palazzo Luca-rini replicano e allo stesso tempo celebrano l’inazione come strategia di sopravvivenza, nonché di re-sistenza politica, agli obblighi di produttività e performatività imposti dalla società.
Parallelamente alla mostra The other way, around, inaugura, presso la Cappella di Palazzo Lucarini, Luoghi verificati, installazione di Luigi Vetuschi e nono episodio della serie Boys don’t cry, parte di un progetto collaterale che accompagnerà ogni nuova inaugurazione di Palazzo Lucarini, in collaborazione con le Accademie di Belle Arti dell’Aquila e di Perugia, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio.
Lo stesso sabato 23 marzo, a partire alle 11:30, ci sarà anche l’inaugurazione delle mostre di primavera a Palazzo Collicola (Spoleto), a cura di Saverio Verini. Il piano terra ospiterà la mostra collettiva Infinita infanzia; al Piano Nobile, invece, ci sarà l’intervento Beautiful things fading away (encounter), realizzato da Daniele Di Girola-mo. Infine, al secondo piano sarà allestita Compresenza, mostra personale di Eduard Habicher. Alle 15:00, presso il Museo delle Miniere di Morgnano si svolgerà Sbuffi, performance di Fabio Giorgi Alberti.
INFO
Titolo: D3CAM3R0N3: The other way, around
Oggetto: Arte contemporanea. Mostra collettiva
Artiste/i: Marco De Rosa, Fabio Giorgi Alberti, Luca Grimaldi, Gabriele Longega,, Diego Miguel Mirabel-la, Alice Paltrinieri, Daniele Sciacca, Adelisa Selimbašić, Davide Sgambaro
A cura di: Giulia Gaibisso
Coordinamento: Maurizio Coccia e Mara Predicatori
Inaugurazione: 23 marzo, ore 16:30
Periodo: dal 24 marzo al 23 giugno 2024; dal venerdì alla domenica dalle ore 15:30-18:30 (su prenota-zione fuori orario al +39 3386772711)
Sede: Palazzo Lucarini Contemporary, Centro per l’Arte Contemporanea (Trevi, PG)
Segreteria e logistica: Associazione Culturale “Palazzo Lucarini Contemporary” (Presidente Giovanni Curti)
Ente patrocinatore: Comune di Trevi (Sindaco Ferdinando Gemma; Assessora alla Cultura Isabella Burganti)
Come suggerito dal titolo, mutuato dalla celebre opera letteraria di Giovanni Boccaccio, la residenza intende emanciparsi dall’obbligo di produzione per votarsi all’ozio e alla contemplazione armoniosa della Natura, supportando ideali e modelli di esistenza fondati sulla condivisione di spazio, tempo e saperi. Presupposti analoghi ispirano anche The other way, around, una mostra intesa non tanto come restituzione dell’esperienza, quanto come riflessione intorno alle questioni e alle tematiche che l’hanno animata. Il titolo ripropone in maniera quasi letterale una formula inglese utilizzata per esprimere una situazione contraria o antitetica a quella corrente, una “opposizione” che i partecipanti hanno deciso di esercitare rifuggendo il presenzialismo, abitando una temporalità improduttiva e cir-colare, scandita da necessità fisiologiche e creative, non lavorative.
Rispetto alla sua usuale grafia la frase ha subito un’unica variazione, vale a dire l’introduzione di una virgola che obbliga alla pausa e che, isolando l’ultimo termine, contribuisce alla moltiplicazione dei suoi significati. Disgiunto dal resto della locuzione, l’avverbio riafferma in effetti l’assenza di linearità e la reiterazione di gesti e pratiche, ma evoca al contempo una generale disposizione alla deriva, speri-mentata dai partecipanti tanto nell’esplorazione del luogo quanto nel fluire dei propri pensieri. Ricor-rendo a tecniche e linguaggi quali il loop, la serialità e la ripetizione, i lavori presentati a Palazzo Luca-rini replicano e allo stesso tempo celebrano l’inazione come strategia di sopravvivenza, nonché di re-sistenza politica, agli obblighi di produttività e performatività imposti dalla società.
Parallelamente alla mostra The other way, around, inaugura, presso la Cappella di Palazzo Lucarini, Luoghi verificati, installazione di Luigi Vetuschi e nono episodio della serie Boys don’t cry, parte di un progetto collaterale che accompagnerà ogni nuova inaugurazione di Palazzo Lucarini, in collaborazione con le Accademie di Belle Arti dell’Aquila e di Perugia, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio.
Lo stesso sabato 23 marzo, a partire alle 11:30, ci sarà anche l’inaugurazione delle mostre di primavera a Palazzo Collicola (Spoleto), a cura di Saverio Verini. Il piano terra ospiterà la mostra collettiva Infinita infanzia; al Piano Nobile, invece, ci sarà l’intervento Beautiful things fading away (encounter), realizzato da Daniele Di Girola-mo. Infine, al secondo piano sarà allestita Compresenza, mostra personale di Eduard Habicher. Alle 15:00, presso il Museo delle Miniere di Morgnano si svolgerà Sbuffi, performance di Fabio Giorgi Alberti.
INFO
Titolo: D3CAM3R0N3: The other way, around
Oggetto: Arte contemporanea. Mostra collettiva
Artiste/i: Marco De Rosa, Fabio Giorgi Alberti, Luca Grimaldi, Gabriele Longega,, Diego Miguel Mirabel-la, Alice Paltrinieri, Daniele Sciacca, Adelisa Selimbašić, Davide Sgambaro
A cura di: Giulia Gaibisso
Coordinamento: Maurizio Coccia e Mara Predicatori
Inaugurazione: 23 marzo, ore 16:30
Periodo: dal 24 marzo al 23 giugno 2024; dal venerdì alla domenica dalle ore 15:30-18:30 (su prenota-zione fuori orario al +39 3386772711)
Sede: Palazzo Lucarini Contemporary, Centro per l’Arte Contemporanea (Trevi, PG)
Segreteria e logistica: Associazione Culturale “Palazzo Lucarini Contemporary” (Presidente Giovanni Curti)
Ente patrocinatore: Comune di Trevi (Sindaco Ferdinando Gemma; Assessora alla Cultura Isabella Burganti)
23
marzo 2024
D3CAM3R0N3: The other way, around
Dal 23 marzo al 23 giugno 2024
arte contemporanea
Location
PALAZZO LUCARINI CONTEMPORARY – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Orario di apertura
15:30-18:30
Vernissage
23 Marzo 2024, 16:30
Sito web
Ufficio stampa
Palazzo Lucarini
Autore
Curatore
Patrocini