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Da Andlovitz a Zauli
una mostra sulla Ceramica del ‘900 italiano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 12 dicembre prossimo alle ore 18.00 in via Maria Vittoria 20/a a Torino, si inaugura la Galleria TERRE D'ARTE; di proprietà di due nomi storici del collezionismo e della ricerca nel campo della ceramica: Norma Dal Zen e Nino Rigano sodali di passione professionale e di vita da più di trent'anni (scarica la biografia).
L'inaugurazione della galleria è affidata ad una mostra il cui titolo 'Da Andlovitz a Zauli. Incontro con la ceramica italiana del Novecento' non può che far sobbalzare di piacere e curiosità gli amanti di questa forma d'arte cui moltissimi sono stati, negli anni, gli artisti a fornire materiale di studio e ammirazione.
L'intento dei due curatori è dunque quello di offrire un'occasione, a tutt'oggi unica nel panorama ceramistico, per godere di una visione il più possibile esauriente dell'arte creata dal lavoro dell'argilla e dalla decorazione pittorica italiana del '900, una scelta che, affermano con passione i due curatori, "vuole anche essere un suggerimento per 'deregionalizzare' il mondo artistico della ceramica, consentendone una visione d'insieme, una panoramica che permetta la comprensione di un'arte attraverso le mutue influenze, gli scambi, le reciproche conoscenze".
Un'occasione preziosa che riunisce, con grande fatica -"anche nelle scelte, visto la vastità del panorama" come afferma Nino Rigano, una cinquantina di opere, una per ciascun autore, da Guido Andlovitz storico direttore artistico della Società ceramica italiana di Laveno, all'architetto Nicolaj Diulgheroff, al romano Duilio Cambellotti, all'albissolese Tullio Mazzotti al bassanese Giovanni Petucco al faentino Riccardo Gatti a Gigi Chessa e poi Antonia Campi, Basilio Cascella, Angelo Biancini, Marcello Fantoni, Ivanhoe Gambini, Golia (alias Eugenio Colmo), Pietro Melandri, Gio Ponti, Emilio Scanavino, Ettore Sottsass, Nanni Valentini, Carlo Zauli, ecc. (scarica elenco completo degli autori e delle opere).
Una mostra che riunisce dunque pezzi importanti di designer, di artigiani/artisti, di artisti rinomati nelle più tradizionali arti figurative; una sorta di alfabeto artistico (si va dalla A alla Z) che troverà compendio in un piccolo ma raffinato catalogo (il primo di una serie, ne verranno realizzati uno per ciascuna mostra proposta dalla coppia Dal Zen - Rigano, per un totale di quattro all'anno) che riporterà una scheda tecnica dell'opera e una breve biografia dell'artista.
Una scelta questa della coppia Dal Zen -Rigano che certamente va in controtendenza rispetto ad un periodo, quello attuale, non certo agevole ma come dichiarano con partecipazione "frutto di un mai abbandonato sogno di gioventù: quello di dedicare uno 'luogo', seppure non grande, alla ceramica. Avevamo in mente uno spazio ben preciso e quando, recentemente, si è presentata l'occasione, peraltro in una delle zone più ricche di botteghe artigiane e negozi d'antiquariato della città, abbiamo deciso di dare corpo al nostro desiderio".
L'idea poi di aprire una galleria a Torino, città non facile da molti punti di vista ma da sempre in grado di apprezzare le offerte culturali basate sull'intelligenza e sulla professionalità, trae origine anche dal passato della coppia: Norma Dal Zen è figlia di un noto ceramista torinese di origini veneziane che lavorò con successo nella città pedemontana dal 1955 fino alla seconda metà degli anni '80. L'essere cresciuta a stretto contatto con le terre, all'interno del laboratorio paterno ne ha quindi influenzato il gusto e l'interesse, dando origine a quella che sarebbe diventata la sua professione di ricercatrice, esperta e mercante di ceramiche.
Nino Rigano, torinese anche lui, si è avvicinato alla ceramica col gusto dell'antiquario: assiduo frequentatore da sempre del mitico Balôn e di mercati d'antiquariato in tutt'Italia, dove spesso gli è accaduto di trovare qualche pezzo raro, ha poi precisato questa sua passione grazie all'incontro con Norma Dal Zen con la quale, da trent'anni a questa parte, condivide vita e professione.
Una scelta che racconta molto sull'importanza dell'avere un sogno e del volerlo realizzare a tutti i costi. Una scommessa che, crediamo, Torino saprà raccogliere.
L'inaugurazione della galleria è affidata ad una mostra il cui titolo 'Da Andlovitz a Zauli. Incontro con la ceramica italiana del Novecento' non può che far sobbalzare di piacere e curiosità gli amanti di questa forma d'arte cui moltissimi sono stati, negli anni, gli artisti a fornire materiale di studio e ammirazione.
L'intento dei due curatori è dunque quello di offrire un'occasione, a tutt'oggi unica nel panorama ceramistico, per godere di una visione il più possibile esauriente dell'arte creata dal lavoro dell'argilla e dalla decorazione pittorica italiana del '900, una scelta che, affermano con passione i due curatori, "vuole anche essere un suggerimento per 'deregionalizzare' il mondo artistico della ceramica, consentendone una visione d'insieme, una panoramica che permetta la comprensione di un'arte attraverso le mutue influenze, gli scambi, le reciproche conoscenze".
Un'occasione preziosa che riunisce, con grande fatica -"anche nelle scelte, visto la vastità del panorama" come afferma Nino Rigano, una cinquantina di opere, una per ciascun autore, da Guido Andlovitz storico direttore artistico della Società ceramica italiana di Laveno, all'architetto Nicolaj Diulgheroff, al romano Duilio Cambellotti, all'albissolese Tullio Mazzotti al bassanese Giovanni Petucco al faentino Riccardo Gatti a Gigi Chessa e poi Antonia Campi, Basilio Cascella, Angelo Biancini, Marcello Fantoni, Ivanhoe Gambini, Golia (alias Eugenio Colmo), Pietro Melandri, Gio Ponti, Emilio Scanavino, Ettore Sottsass, Nanni Valentini, Carlo Zauli, ecc. (scarica elenco completo degli autori e delle opere).
Una mostra che riunisce dunque pezzi importanti di designer, di artigiani/artisti, di artisti rinomati nelle più tradizionali arti figurative; una sorta di alfabeto artistico (si va dalla A alla Z) che troverà compendio in un piccolo ma raffinato catalogo (il primo di una serie, ne verranno realizzati uno per ciascuna mostra proposta dalla coppia Dal Zen - Rigano, per un totale di quattro all'anno) che riporterà una scheda tecnica dell'opera e una breve biografia dell'artista.
Una scelta questa della coppia Dal Zen -Rigano che certamente va in controtendenza rispetto ad un periodo, quello attuale, non certo agevole ma come dichiarano con partecipazione "frutto di un mai abbandonato sogno di gioventù: quello di dedicare uno 'luogo', seppure non grande, alla ceramica. Avevamo in mente uno spazio ben preciso e quando, recentemente, si è presentata l'occasione, peraltro in una delle zone più ricche di botteghe artigiane e negozi d'antiquariato della città, abbiamo deciso di dare corpo al nostro desiderio".
L'idea poi di aprire una galleria a Torino, città non facile da molti punti di vista ma da sempre in grado di apprezzare le offerte culturali basate sull'intelligenza e sulla professionalità, trae origine anche dal passato della coppia: Norma Dal Zen è figlia di un noto ceramista torinese di origini veneziane che lavorò con successo nella città pedemontana dal 1955 fino alla seconda metà degli anni '80. L'essere cresciuta a stretto contatto con le terre, all'interno del laboratorio paterno ne ha quindi influenzato il gusto e l'interesse, dando origine a quella che sarebbe diventata la sua professione di ricercatrice, esperta e mercante di ceramiche.
Nino Rigano, torinese anche lui, si è avvicinato alla ceramica col gusto dell'antiquario: assiduo frequentatore da sempre del mitico Balôn e di mercati d'antiquariato in tutt'Italia, dove spesso gli è accaduto di trovare qualche pezzo raro, ha poi precisato questa sua passione grazie all'incontro con Norma Dal Zen con la quale, da trent'anni a questa parte, condivide vita e professione.
Una scelta che racconta molto sull'importanza dell'avere un sogno e del volerlo realizzare a tutti i costi. Una scommessa che, crediamo, Torino saprà raccogliere.
12
dicembre 2005
Da Andlovitz a Zauli
Dal 12 dicembre 2005 al 18 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA TERRE D’ARTE
Torino, Via Maria Vittoria, 20a, (Torino)
Torino, Via Maria Vittoria, 20a, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì h. 10.30 - 13.00 / 15.30 - 19.30
Lunedì pomeriggio h. 15.30 - 19.30
Vernissage
12 Dicembre 2005, ore 18
Autore