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Da Bacon ai Beatles Nuove immagini in Europa negli anni del rock
Riflesso di una nuova situazione esistenziale dell’uomo e insieme di un clima fervido di cambiamenti, come quello dei favolosi anni Sessanta, il percorso mira a rievocare l’atmosfera di allora attraverso un nucleo di 70 opere, fra sculture e dipinti, spesso di grandi dimensioni, prestate da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, da ammirare – per l’occasione – armati di cuffie e con un sottofondo musicale in tema con la rivoluzione sonora che si attuò contemporaneamente a quella estetica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Organizzata dalla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, con la curatela di Chiara
Gatti e Michele Tavola, la mostra Da Bacon ai Beatles. Nuove Immagini in Europa negli anni del rock
presenta oggi, per la prima volta, la storia di una ricerca figurativa che, a cavallo fra gli anni cinquanta e
sessanta del Novecento, prese le mosse dalla lezione di Giacometti, di Bacon e di altri grandi maestri
dell’epoca. Celebrata a suo tempo dalla grande mostra New Images of man allestita nel 1959 al Moma di
New York, tale ricerca si distinse per esiti molto diversi rispetto ai modi di un certo realismo d'ispirazione
sociale, mescolando suggestioni di natura espressionista con linguaggi spesso in bilico fra informale e pop.
Riflesso di una nuova situazione esistenziale dell'uomo e insieme di un clima fervido di cambiamenti, come
quello dei favolosi anni sessanta, il percorso mira a rievocare l'atmosfera di allora attraverso un nucleo di 70
opere, fra sculture e dipinti, spesso di grandi dimensioni, prestate da collezioni pubbliche e private italiane e
straniere, da ammirare - per l'occasione – armati di cuffie e con un sottofondo musicale in tema con la
rivoluzione sonora che si attuò contemporaneamente a quella estetica.
Idealmente compreso fra un antefatto storico legato ai primi studi sulla figura compiuti da Giacometti e il 1968,
data di rottura che inaugura un ciclo socio-culturale completamente nuovo, il percorso della mostra analizza
dunque le ricerche degli autori che spartirono con i maestri storici, fra cui Bacon, ma anche Dubuffet, Appel o
Cesàr, un’analoga attenzione per la stratificazione ottica della realtà: strati di memorie che, nelle opere esposte, si
sommano e sovrappongono, e in cui si accavallano - a volte con ritmo serrato - visioni, luoghi, oggetti e corpi.
In questo contesto emerge anche l’idea del “racconto”, ovvero della relazione interna fra le immagini, quasi a
evocare una situazione narrativa ed emotiva raccolta da esponenti di tendenze differenti e attivi in ogni angolo
d’Europa. A partire dall'Inghilterra di Hamilton, Hockney, Blake; quest'ultimo autore qui della celebre copertina
di Sgt. Pepper's, realizzata su suggerimento di Paul McCartney e vincitrice del Premio Grammy per la miglior
copertina da album nel 1968 (acquisita per l'occasione dalla Permanente nelle sue collezioni). E poi, dalla Francia
di Errò, Arroyo o Samuel Buri, ma con un occhio di riguardo per la storia italiana, da Schifano ad Adami, da
Romagnoni a Baj. La vicenda italiana vissuta in stretto dialogo con il movimento di respiro europeo (ampiamente
rappresentato in mostra) ha visto come vetrina importante lo storico Premio Lissone che, fra il 1946 e il 1967, fu
osservatorio privilegiato delle novità in circolo nel mondo dell'arte internazionale.
Da non perdere infine, un esemplare della serie di stampe Swinging London di Richard Hamilton, ispirata
all'arresto del mercante Robert Fraser insieme a Mick Jagger per possesso di droga. Hamilton legò altre volte il
suo nome alla scena musicale dell'epoca per l'amicizia con Paul McCartney e la realizzazione della copertina del
White Album dei Beatles pubblicato nel novembre del 1968.
La colonna sonora
Se gli anni Cinquanta segnano una rivoluzione nell’arte figurativa, tanto da far parlare la critica di New Image e
Nouvelle Figuration, sia nel nuovo che nel vecchio mondo scoppia anche una grande rivoluzione sonora che
scorre parallela a quella visiva.
Il percorso espositivo sarà dunque accompagnato, grazie alle audioguide ideate da Storyville, da suggestioni
musicali mixate a commenti sulle opere esposte, in un viaggio compreso tra gli esordi di Elvis Presley, che nel
1954 registrava i suoi primi brani per la Sun Records, e l’uscita di Let it be, l’ultimo album dei Beatles, che si
scioglievano nel 1970.
Tra l’arte di questo periodo, tra le opere di questa mostra e le canzoni uscite negli stessi anni, c’è un legame
emotivo e sentimentale evidente. Guardare i capolavori esposti in quest’occasione ascoltando alcune delle
canzoni uscite negli stessi anni in cui quadri e sculture furono creati, ne spiega l’essenza meglio delle parole di
qualsiasi critico e scatena emozioni irripetibili.
La rassegna è accompagnata da un catalogo edito da Skira Editore, in cui sono riprodotte tutte le opere in mostra.
Elenco degli autori per sezioni
I maestri (da New Images of Man)
Pierre Alechinsky, Karel Appel, Francis Bacon, Cèsar, Jean Dubuffet, Alberto Giacometti, Asger Jorn,
Eduardo Paolozzi, Fritz Wotruba.
Il seguito internazionale (da Alternative attuali, Mythologies e Premio Lissone)
Valerio Adami, Franco Angeli, Horst Antes, Eduardo Arroyo, Enrico Baj, Peter Blake, Samuel Buri,
Alik Cavaliere, Mino Ceretti, Mario Ceroli, Cheval Bertrand, Leonardo Cremonini, Antonio Dias,
Bruno Di Bello, Errò, Gianfranco Ferroni, Attilio Forgioli, Alberto Ghinzani, Giuseppe Guerreschi,
Richard Hamilton, David Hockney, Patrick Hughes, Peter Klasen, Sebastian Matta,Gianfranco Pardi,
Augusto Perez, Irving Petlin, Antonio Recalcati, Bepi Romagnoni, Mimmo Rotella, Mario Schifano,
Emilio Tadini, William Utermohlen, Tino Vaglieri, Aat Verhoog.
Ufficio Stampa Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente
Cristina Moretti | tel. 02 6551445 | ufficiostampa@lapermanente-milano.it
Ufficio Stampa mostra
Studio de Angelis | tel. 02 324377 | 02 3270133 | stampa@deangelispress.it
Ufficio Stampa Skira Editore
Lucia Crespi | tel. 02 89415532 | lucia@luciacrespi.it
Gatti e Michele Tavola, la mostra Da Bacon ai Beatles. Nuove Immagini in Europa negli anni del rock
presenta oggi, per la prima volta, la storia di una ricerca figurativa che, a cavallo fra gli anni cinquanta e
sessanta del Novecento, prese le mosse dalla lezione di Giacometti, di Bacon e di altri grandi maestri
dell’epoca. Celebrata a suo tempo dalla grande mostra New Images of man allestita nel 1959 al Moma di
New York, tale ricerca si distinse per esiti molto diversi rispetto ai modi di un certo realismo d'ispirazione
sociale, mescolando suggestioni di natura espressionista con linguaggi spesso in bilico fra informale e pop.
Riflesso di una nuova situazione esistenziale dell'uomo e insieme di un clima fervido di cambiamenti, come
quello dei favolosi anni sessanta, il percorso mira a rievocare l'atmosfera di allora attraverso un nucleo di 70
opere, fra sculture e dipinti, spesso di grandi dimensioni, prestate da collezioni pubbliche e private italiane e
straniere, da ammirare - per l'occasione – armati di cuffie e con un sottofondo musicale in tema con la
rivoluzione sonora che si attuò contemporaneamente a quella estetica.
Idealmente compreso fra un antefatto storico legato ai primi studi sulla figura compiuti da Giacometti e il 1968,
data di rottura che inaugura un ciclo socio-culturale completamente nuovo, il percorso della mostra analizza
dunque le ricerche degli autori che spartirono con i maestri storici, fra cui Bacon, ma anche Dubuffet, Appel o
Cesàr, un’analoga attenzione per la stratificazione ottica della realtà: strati di memorie che, nelle opere esposte, si
sommano e sovrappongono, e in cui si accavallano - a volte con ritmo serrato - visioni, luoghi, oggetti e corpi.
In questo contesto emerge anche l’idea del “racconto”, ovvero della relazione interna fra le immagini, quasi a
evocare una situazione narrativa ed emotiva raccolta da esponenti di tendenze differenti e attivi in ogni angolo
d’Europa. A partire dall'Inghilterra di Hamilton, Hockney, Blake; quest'ultimo autore qui della celebre copertina
di Sgt. Pepper's, realizzata su suggerimento di Paul McCartney e vincitrice del Premio Grammy per la miglior
copertina da album nel 1968 (acquisita per l'occasione dalla Permanente nelle sue collezioni). E poi, dalla Francia
di Errò, Arroyo o Samuel Buri, ma con un occhio di riguardo per la storia italiana, da Schifano ad Adami, da
Romagnoni a Baj. La vicenda italiana vissuta in stretto dialogo con il movimento di respiro europeo (ampiamente
rappresentato in mostra) ha visto come vetrina importante lo storico Premio Lissone che, fra il 1946 e il 1967, fu
osservatorio privilegiato delle novità in circolo nel mondo dell'arte internazionale.
Da non perdere infine, un esemplare della serie di stampe Swinging London di Richard Hamilton, ispirata
all'arresto del mercante Robert Fraser insieme a Mick Jagger per possesso di droga. Hamilton legò altre volte il
suo nome alla scena musicale dell'epoca per l'amicizia con Paul McCartney e la realizzazione della copertina del
White Album dei Beatles pubblicato nel novembre del 1968.
La colonna sonora
Se gli anni Cinquanta segnano una rivoluzione nell’arte figurativa, tanto da far parlare la critica di New Image e
Nouvelle Figuration, sia nel nuovo che nel vecchio mondo scoppia anche una grande rivoluzione sonora che
scorre parallela a quella visiva.
Il percorso espositivo sarà dunque accompagnato, grazie alle audioguide ideate da Storyville, da suggestioni
musicali mixate a commenti sulle opere esposte, in un viaggio compreso tra gli esordi di Elvis Presley, che nel
1954 registrava i suoi primi brani per la Sun Records, e l’uscita di Let it be, l’ultimo album dei Beatles, che si
scioglievano nel 1970.
Tra l’arte di questo periodo, tra le opere di questa mostra e le canzoni uscite negli stessi anni, c’è un legame
emotivo e sentimentale evidente. Guardare i capolavori esposti in quest’occasione ascoltando alcune delle
canzoni uscite negli stessi anni in cui quadri e sculture furono creati, ne spiega l’essenza meglio delle parole di
qualsiasi critico e scatena emozioni irripetibili.
La rassegna è accompagnata da un catalogo edito da Skira Editore, in cui sono riprodotte tutte le opere in mostra.
Elenco degli autori per sezioni
I maestri (da New Images of Man)
Pierre Alechinsky, Karel Appel, Francis Bacon, Cèsar, Jean Dubuffet, Alberto Giacometti, Asger Jorn,
Eduardo Paolozzi, Fritz Wotruba.
Il seguito internazionale (da Alternative attuali, Mythologies e Premio Lissone)
Valerio Adami, Franco Angeli, Horst Antes, Eduardo Arroyo, Enrico Baj, Peter Blake, Samuel Buri,
Alik Cavaliere, Mino Ceretti, Mario Ceroli, Cheval Bertrand, Leonardo Cremonini, Antonio Dias,
Bruno Di Bello, Errò, Gianfranco Ferroni, Attilio Forgioli, Alberto Ghinzani, Giuseppe Guerreschi,
Richard Hamilton, David Hockney, Patrick Hughes, Peter Klasen, Sebastian Matta,Gianfranco Pardi,
Augusto Perez, Irving Petlin, Antonio Recalcati, Bepi Romagnoni, Mimmo Rotella, Mario Schifano,
Emilio Tadini, William Utermohlen, Tino Vaglieri, Aat Verhoog.
Ufficio Stampa Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente
Cristina Moretti | tel. 02 6551445 | ufficiostampa@lapermanente-milano.it
Ufficio Stampa mostra
Studio de Angelis | tel. 02 324377 | 02 3270133 | stampa@deangelispress.it
Ufficio Stampa Skira Editore
Lucia Crespi | tel. 02 89415532 | lucia@luciacrespi.it
15
novembre 2011
Da Bacon ai Beatles Nuove immagini in Europa negli anni del rock
Dal 15 novembre 2011 al 12 febbraio 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO DELLA PERMANENTE
Milano, Via Filippo Turati, 34, (Milano)
Milano, Via Filippo Turati, 34, (Milano)
Biglietti
€ 6 intero; € 4 ridotto – audioguida inclusa
Orario di apertura
da martedì a venerdì 10.00-13.00 e 14.30-18.30; sabato, domenica e festivi 10.00-18.30; chiuso tutti i lunedì, il 24, 25, 26 e 31 dicembre 2011, 1 gennaio 2012
Vernissage
15 Novembre 2011, ore 18.30
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
STUDIO DE ANGELIS
Autore
Curatore