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Da Calandri a Guttuso. Arte grafica del ‘900
Nella Sala dedicata alle mostre dei Maestri storicizzati, il curatore Guido Folco ha selezionato una serie
di opere provenienti da collezioni private di grande risalto.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Prosegue la stagione espositiva a Villa Gualino, curata dalla rivista mensile “Italia Arte” di Guido Folco
e dall’Associazione Culturale Galleria Folco, con il patrocinio del Consorzio Villa Gualino, di Regione
Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino. Dal 9 al 30 luglio 2009 si terrà l’esposizione “Da
Calandri a Guttuso. Arte grafica del ‘900”, con inaugurazione giovedì 9 luglio dalle ore 17.30, in contemporanea
alla mostra “CosmoGrafìe”, allestita in occasione del quarantesimo anniversario della missione
lunare dell’Apollo 11 che portò l’uomo sulla Luna nel luglio del ‘49.
LA MOSTRA
Nella Sala dedicata alle mostre dei Maestri storicizzati, il curatore Guido Folco ha selezionato una serie
di opere provenienti da collezioni private di grande risalto. La mostra parte da un nucleo di incisioni storiche
di Mario Calandri (Torino, 1914-1993), considerato uno dei massimi incisori del XX secolo, collocato
di diritto nell’olimpo degli autori specializzati nella grafica. Calandri ha saputo coniugare la pittura
e l’incisione con raffinato gusto estetico e tecnica sopraffina, modulandone atmosfere, toni, chiaroscuri
con sapiente maestrìa. Ha partecipato, con le incisioni, alle maggiori esposizioni nazionali e internazionali
del genere. Nel 1932 ha frequentato l' Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, seguendo gli
insegnamenti di Cesare Maggi. altro grande autore della tradizione pittorica torinese del Novecento, divenendone
poi assistente. Sono gli anni delle esposizioni a Roma e a Venezia, che culminano nella presenza
alla Biennale della città lagunare nell’edizione del 1940. Nel dopoguerra Calandri diventa assistente
di Marcello Boglione, titolare della Cattedra di tecniche dell'Incisione presso l'Accademia Albertina di
Torino, per succedergli come incaricato dal 1957 al 1960. Dal 1963 al 1977 insegna presso l'accademia
Albertina torinese. Ad affiancare questo nucleo di opere, altri lavori di Maestri conclamati a livello internazionale.
ITALIA ARTE - COMUNICAZIONE INTEGRATA
C.so Cairoli, 4 - 10123 Torino - Tel. / Fax: 011.8129776
Guido Folco - Tel. 011.8129776 - 334.3135903 Elisa Bergamino - Tel. 347.5429535
Ufficio Traduzioni, Interpretariato, Rapporti con l’Estero: Emma Gozzano
Relazioni Esterne, Organizzazione: Eva Czerkl - Tel. 348.4929415
email: italia.arte@libero.it - info@italiaarte.it - www.italiaarte.it
ITALIA ARTE - COMUNICAZIONE INTEGRATA
C.so Cairoli, 4 - 10123 Torino - Tel. / Fax: 011.8129776
Guido Folco - Tel. 011.8129776 - 334.3135903 Elisa Bergamino - Tel. 347.5429535
Ufficio Traduzioni, Interpretariato, Rapporti con l’Estero: Emma Gozzano
Relazioni Esterne, Organizzazione: Eva Czerkl - Tel. 348.4929415
email: italia.arte@libero.it - info@italiaarte.it - www.italiaarte.it
Tra questi, Renzo Vespignani (Roma, 1924-2001), pittore, illustratore, scenografo e incisore italiano.Gli inizi
artistici di Vespignani nascono durante l'occupazione nazista, nascosto presso l'incisore Lino Bianchi
Barriviera, suo primo maestro. Altri importanti punti di riferimento, che influirono sui suoi esordi artistici,
furono Alberto Ziveri e Luigi Bartolini. Fin dagli esordi, la sua pittura e il suo stile si rifanno agli
Espressionisti come George Grosz e Otto Dix, mantenendo comunque una cifra stilistica di gusto molto personale.
Nel 1945 presenta la sua prima personale e comincia a collaborare a varie riviste politico-letterarie
(Domenica, Folla, Mercurio, La Fiera Letteraria) con scritti, illustrazioni e disegni satirici. Il suo lavoro, tra
il '44 e il '48 cerca di descrivere il volonteroso e maldestro tentativo di resurrezione di un'Italia umiliata, affamata
e distrutta dalla guerra. Nel 1956 fonda, con altri intellettuali, la rivista Città Aperta, incentrata sui problemi
della cultura urbana. Francesco Messina (Linguaglossa, 1900-Milano, 1995) nasce da famiglia povera,
ma subito il suo talento emerge prepotente. Dal 1922 inizia ad esporre regolarmente le sue opere alla
Biennale Internazionale d'Arte di Venezia e tra il 1926 e il 1929 partecipa alle esposizioni del gruppo artistico
Il Novecento Italiano a Milano. Nel 1932 si trasferisce a Milano, dove ottiene dopo un concorso nazionale,
nel 1934 la cattedra di scultura presso l'Accademia Brera di cui diventa, dopo soli due anni, il direttore. È
considerato dalla critica tra i più grandi scultori figurativi del Novecento, insieme a Giacomo Manzù, Arturo
Martini, Marino Marini. È l'autore di alcuni dei maggiori monumenti del Novecento italiano: Santa Caterina
da Siena, collocata sul lungotevere di Castel Sant'Angelo; la Via Crucis di San Giovanni Rotondo; il Cavallo
morente della RAI; il Monumento a Pio XII nella Basilica di S. Pietro. Emilio Vedova (Venezia, 1919-2006)
interpreta il gusto nuovo dell’arte del secondo Novecento. Entra a far parte del Gruppo degli Otto, nato nel
1952 in seguito alla scissione del Fronte Nuovo delle Arti. Creato dal critico Lionello Venturi, il gruppo degli
Otto accoglie artisti particolarmente legati all'informale, quali Birolli, Corpora, Morlotti, Santomaso, Turcato,
Afro, Moreni e, appunto, Vedova. In mostra una piccola e intensissima opera grafica che ne testimonia
l’afflato esistenziale. Si prosegue con un lavoro di Adriano Parisot (Totino, 1912-2004), esponente di punta
del MAC, Movimento Arte Concreta. Nel 1954 ha fondato e diretto ad Alba la rivista d'arte "I 4 Soli" con
Emanuele Micheli e con la redazione composta da Ugo Giannattasio, Emilio Vedova e Enrico Prampolini.
Questa rivista, edita fino al 1969, ebbe importante funzione di ponte e di confronto con la cultura francese e
europea contemporanea. A Torino ha diretto nel 1958-60 la Galleria Il Grifo e organizzato mostre di pittori
spaziali e nucleari; nel 1966-68 la Galleria Luna 2. Renato Guttuso (Bagheria, 1911-Roma, 1987) è presente
con un lavoro di alta qualità, noto per la sua arte sociale, per la denuncia vibrante che si mescola al colore
acceso, alle tonalità decise, al segno graffiante della sua pittura. Il percorso prosegue nell’ambiente torinese,
con opere di maestri storici della città, che seppero imporsi all’attenzione nazionale e internazionale con il
Gruppo dei Sei Pittori di Torino, a cui Villa Gualino ha appena dedicato una mostra: ecco allora opere di
Enrico Paulucci (Genova, 1901-Torino, 1999), molto originale la sua “Lancia Delta” studiata per la campagna
promozionale della Fiat, Carlo Levi (Torino, 1902-Roma, 1975), Felice Casorati ((Novara, 1883-Torino,
1963) e Francesco Menzio (Tempio Pausania, 1899-Torino, 1979). Molto interessante anche l’opera di
Pietro Morando (Alessandria, 1889-1980), incentrata sul tema della guerra, tra i soggetti più tipici del maestro,
“La resa”. In mostra anche autori contemporanei molto conosciuti, come Francesco Tabusso e
Francesco Casorati.
e dall’Associazione Culturale Galleria Folco, con il patrocinio del Consorzio Villa Gualino, di Regione
Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino. Dal 9 al 30 luglio 2009 si terrà l’esposizione “Da
Calandri a Guttuso. Arte grafica del ‘900”, con inaugurazione giovedì 9 luglio dalle ore 17.30, in contemporanea
alla mostra “CosmoGrafìe”, allestita in occasione del quarantesimo anniversario della missione
lunare dell’Apollo 11 che portò l’uomo sulla Luna nel luglio del ‘49.
LA MOSTRA
Nella Sala dedicata alle mostre dei Maestri storicizzati, il curatore Guido Folco ha selezionato una serie
di opere provenienti da collezioni private di grande risalto. La mostra parte da un nucleo di incisioni storiche
di Mario Calandri (Torino, 1914-1993), considerato uno dei massimi incisori del XX secolo, collocato
di diritto nell’olimpo degli autori specializzati nella grafica. Calandri ha saputo coniugare la pittura
e l’incisione con raffinato gusto estetico e tecnica sopraffina, modulandone atmosfere, toni, chiaroscuri
con sapiente maestrìa. Ha partecipato, con le incisioni, alle maggiori esposizioni nazionali e internazionali
del genere. Nel 1932 ha frequentato l' Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, seguendo gli
insegnamenti di Cesare Maggi. altro grande autore della tradizione pittorica torinese del Novecento, divenendone
poi assistente. Sono gli anni delle esposizioni a Roma e a Venezia, che culminano nella presenza
alla Biennale della città lagunare nell’edizione del 1940. Nel dopoguerra Calandri diventa assistente
di Marcello Boglione, titolare della Cattedra di tecniche dell'Incisione presso l'Accademia Albertina di
Torino, per succedergli come incaricato dal 1957 al 1960. Dal 1963 al 1977 insegna presso l'accademia
Albertina torinese. Ad affiancare questo nucleo di opere, altri lavori di Maestri conclamati a livello internazionale.
ITALIA ARTE - COMUNICAZIONE INTEGRATA
C.so Cairoli, 4 - 10123 Torino - Tel. / Fax: 011.8129776
Guido Folco - Tel. 011.8129776 - 334.3135903 Elisa Bergamino - Tel. 347.5429535
Ufficio Traduzioni, Interpretariato, Rapporti con l’Estero: Emma Gozzano
Relazioni Esterne, Organizzazione: Eva Czerkl - Tel. 348.4929415
email: italia.arte@libero.it - info@italiaarte.it - www.italiaarte.it
ITALIA ARTE - COMUNICAZIONE INTEGRATA
C.so Cairoli, 4 - 10123 Torino - Tel. / Fax: 011.8129776
Guido Folco - Tel. 011.8129776 - 334.3135903 Elisa Bergamino - Tel. 347.5429535
Ufficio Traduzioni, Interpretariato, Rapporti con l’Estero: Emma Gozzano
Relazioni Esterne, Organizzazione: Eva Czerkl - Tel. 348.4929415
email: italia.arte@libero.it - info@italiaarte.it - www.italiaarte.it
Tra questi, Renzo Vespignani (Roma, 1924-2001), pittore, illustratore, scenografo e incisore italiano.Gli inizi
artistici di Vespignani nascono durante l'occupazione nazista, nascosto presso l'incisore Lino Bianchi
Barriviera, suo primo maestro. Altri importanti punti di riferimento, che influirono sui suoi esordi artistici,
furono Alberto Ziveri e Luigi Bartolini. Fin dagli esordi, la sua pittura e il suo stile si rifanno agli
Espressionisti come George Grosz e Otto Dix, mantenendo comunque una cifra stilistica di gusto molto personale.
Nel 1945 presenta la sua prima personale e comincia a collaborare a varie riviste politico-letterarie
(Domenica, Folla, Mercurio, La Fiera Letteraria) con scritti, illustrazioni e disegni satirici. Il suo lavoro, tra
il '44 e il '48 cerca di descrivere il volonteroso e maldestro tentativo di resurrezione di un'Italia umiliata, affamata
e distrutta dalla guerra. Nel 1956 fonda, con altri intellettuali, la rivista Città Aperta, incentrata sui problemi
della cultura urbana. Francesco Messina (Linguaglossa, 1900-Milano, 1995) nasce da famiglia povera,
ma subito il suo talento emerge prepotente. Dal 1922 inizia ad esporre regolarmente le sue opere alla
Biennale Internazionale d'Arte di Venezia e tra il 1926 e il 1929 partecipa alle esposizioni del gruppo artistico
Il Novecento Italiano a Milano. Nel 1932 si trasferisce a Milano, dove ottiene dopo un concorso nazionale,
nel 1934 la cattedra di scultura presso l'Accademia Brera di cui diventa, dopo soli due anni, il direttore. È
considerato dalla critica tra i più grandi scultori figurativi del Novecento, insieme a Giacomo Manzù, Arturo
Martini, Marino Marini. È l'autore di alcuni dei maggiori monumenti del Novecento italiano: Santa Caterina
da Siena, collocata sul lungotevere di Castel Sant'Angelo; la Via Crucis di San Giovanni Rotondo; il Cavallo
morente della RAI; il Monumento a Pio XII nella Basilica di S. Pietro. Emilio Vedova (Venezia, 1919-2006)
interpreta il gusto nuovo dell’arte del secondo Novecento. Entra a far parte del Gruppo degli Otto, nato nel
1952 in seguito alla scissione del Fronte Nuovo delle Arti. Creato dal critico Lionello Venturi, il gruppo degli
Otto accoglie artisti particolarmente legati all'informale, quali Birolli, Corpora, Morlotti, Santomaso, Turcato,
Afro, Moreni e, appunto, Vedova. In mostra una piccola e intensissima opera grafica che ne testimonia
l’afflato esistenziale. Si prosegue con un lavoro di Adriano Parisot (Totino, 1912-2004), esponente di punta
del MAC, Movimento Arte Concreta. Nel 1954 ha fondato e diretto ad Alba la rivista d'arte "I 4 Soli" con
Emanuele Micheli e con la redazione composta da Ugo Giannattasio, Emilio Vedova e Enrico Prampolini.
Questa rivista, edita fino al 1969, ebbe importante funzione di ponte e di confronto con la cultura francese e
europea contemporanea. A Torino ha diretto nel 1958-60 la Galleria Il Grifo e organizzato mostre di pittori
spaziali e nucleari; nel 1966-68 la Galleria Luna 2. Renato Guttuso (Bagheria, 1911-Roma, 1987) è presente
con un lavoro di alta qualità, noto per la sua arte sociale, per la denuncia vibrante che si mescola al colore
acceso, alle tonalità decise, al segno graffiante della sua pittura. Il percorso prosegue nell’ambiente torinese,
con opere di maestri storici della città, che seppero imporsi all’attenzione nazionale e internazionale con il
Gruppo dei Sei Pittori di Torino, a cui Villa Gualino ha appena dedicato una mostra: ecco allora opere di
Enrico Paulucci (Genova, 1901-Torino, 1999), molto originale la sua “Lancia Delta” studiata per la campagna
promozionale della Fiat, Carlo Levi (Torino, 1902-Roma, 1975), Felice Casorati ((Novara, 1883-Torino,
1963) e Francesco Menzio (Tempio Pausania, 1899-Torino, 1979). Molto interessante anche l’opera di
Pietro Morando (Alessandria, 1889-1980), incentrata sul tema della guerra, tra i soggetti più tipici del maestro,
“La resa”. In mostra anche autori contemporanei molto conosciuti, come Francesco Tabusso e
Francesco Casorati.
09
luglio 2009
Da Calandri a Guttuso. Arte grafica del ‘900
Dal 09 al 30 luglio 2009
disegno e grafica
Location
VILLA GUALINO
Torino, Viale Settimio Severo, 63, (Torino)
Torino, Viale Settimio Severo, 63, (Torino)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10:30 alle 22:30
Vernissage
9 Luglio 2009, ore 17.30
Sito web
www.italiaarte.it
Autore
Curatore